ABBONATI

Sator si affida a Ogilvy e Mindshare per il lancio su stampa e in televisione di Tinaba, app per transazioni via smartphone

Autore: V Parazzoli


La società di Matteo Arpe promuove attraverso un suo Fondo il nuovo ecosistema digitale per pagamenti e trasferimenti di denaro, con un investimento di 30 milioni di euro, una parte dei quali sostiene la campagna che, già partita sui quotidiani, dovrebbe approdare anche sul piccolo schermo a novembre

Stampa, già andata on air, prima, e televisione, attesa per novembre, dopo. È questo il piano di lancio di Tinaba, società fintech posseduta (almeno per ora) al 100% da Sator Private Equity Fund, il Fondo promosso da Sator S.p.A., presieduto da Matteo Arpe. Tinaba - che è l’acronimo di “This is not a bank” - e che è stata presentata lo scorso 12 luglio, è un ecosistema digitale pensato con l’obiettivo di mettere in connessione le relazioni umane con le esigenze economiche e le abitudini delle famiglie e dei giovani. Il progetto è nato da un’idea dell’ex numero uno di Capitalia e ora anche editore di News 3.0, su cui ha stanziato 30 milioni di euro, di cui 15 già investiti, e due anni e mezzo di tempo per sviluppare una piattaforma di proprietà attraverso la quale trasferire e gestire il proprio patrimonio. Di questo budget, quindi, una buona parte si può immaginare sia destinata al piano di comunicazione che - secondo quanto risulta a DailyMedia - è stato affidato a Ogilvy per la creatività e Mindshare per il planning. Il progetto Tinaba è stato pensato anche per vincere le resistenze di commercianti e professionisti che non vogliono installare pos per bancomat e carte di credito: “A differenza di tutti gli strumenti tradizionali - ha spiegato Arpe - Tinaba è completamente gratuita. Non ci sono costi d’iscrizione né commissioni per l’utilizzo. Per chi invece già utilizza i pos tradizionali, c’è la possibilità di aumentare il proprio giro d’affari dell’1,5% tagliando i costi delle commissioni che pagano oggi”.

L’intesa con Bana Profilo

Sotto il profilo tecnico, la piattaforma funziona grazie all’intesa con Banca Profilo - sempre del Fondo Sator -, ma per l’utente non è necessario avere un conto corrente o una carta di credito. Il proprio portafoglio digitale funziona come una carta ricaricabile della quale ha ovviamente anche i limiti di spesa. Un tetto aggirabile diventando correntista di Banca Profilo, “ma con una procedura online che per l’utente non ha nulla di diverso rispetto alla registrazione a Tinaba”, ha spiegato sempre Arpe. Le funzionalità della piattaforma sono molteplici, dai singoli pagamenti alla creazione di una cassa comune pensata per amici, ma soprattutto per le famiglie “perché permette di inviare soldi a distanza ai propri figli tracciandone poi l’uso che ne fanno”.

Espansione internazionale

Operazioni che le banche tradizionali forniscono a pagamento, anche perché negli ultimi anni hanno progressivamente ceduto i propri sistemi di pagamento a società esterne con effetti evidenti anche sui titoli di Borsa: dal luglio 2010 le società di pagamenti sono cresciute del 181%, le banche americane del 61%, quelle europee hanno perso il 34% e quelle italiane il 61%. Sator, invece, ha investito forte sulla propria idea registrando il marchio in tutto il mondo pensando già all’espansione internazionale che potrebbe cominciare la prossima primavera, a patto che il debutto in Italia sia soddisfacente come previsto. Tra le funzioni di Tinaba, Arpe ha sottolineato quella dedicata al sociale “che permette di lanciare una raccolta di fondi tra poche persone per la nuova lavagna dell’asilo o tra migliaia di persone come successo per il terremoto dell’Aquila a costo zero, senza quindi dover passare attraverso intermediari che poi trattengono una quota per il servizio”. Gli assi del brand, in definitiva, sono: il trasferimento di denaro, il sistema di pagamenti, la parte bancaria e, appunto, quella di charity e crowfunding. Verrà lanciata anche Tinaba Media, un’app con varie formule di pagamento che darà accesso a un’edicola di testate sfogliabili degli editori che aderiranno.


Tag:

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy