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PMI, il digitale non basta più: il nuovo focus è mobile

Autore: Redazione


I trend di accesso alla rete indicano uno shift verso i dispositivi di mobilità, che necessitano portali capaci di restituire un’esperienza interessante. Per aumentare la rintracciabilità del brand, anche in chiave indicizzazione, una piattaforma mobile diventa indispensabile

Le ultime vicende di cronaca relative all’universo digitale raccontano in realtà di un forte legame tra utenti e internet. Il numero delle pagine dei giornali generalisti e dei telegiornali dedicate all’argomento privacy sono lo specchio dell’importanza che oggi rappresenta la dimensione digitale per gli utenti italiani.
Lo smartphone fa parte di noi
Spaccando in due filoni - desktop e mobile - l’utilizzo della rete, si nota che lo smartphone assorbe una fetta sempre maggiore della navigazione online. Il 73% della popolazione italiana ne possiede uno (dati comScore del primo trimestre 2017) e già dal novembre 2016 gli accessi da device mobili supera quella da desktop (51,3% contro 48,7%). Un trend riflesso dal confronto tra utenti mobile-only e desktop-only - con i primi che rappresentano il 25% del totale accessi (9,3 milioni di utenti, dati comScore giugno 2017) e i secondi il 24% (9,1 milioni) - a un anno di distanza dai mercati emergenti, dove si è imposto nel 2016. Il resto dei 37,3 milioni totali di utenti internet utilizzano sia desktop che mobile.
Le app assorbono quasi tutto
L’aumento delle audience mobile only riguarda tutte le principali categorie di contenuti, dalle news (dal 28% del 2016 al 40%), allo sport (dal 41% al 50%). Anche il retail si pone come categoria molto interessante, segnando una crescita di utenti mobile only del +11%, fino a stabilirsi al 33% degli user che naviga su questo tipo di siti. Mobile dunque, ma anche all’interno di questa categoria è importante fare un’analisi più attenta. Più dell’80% del tempo speso online attraverso questi device è assorbito dalle app, e di questo, il 70% dalle app più diffuse, ovvero WhatsApp, Google Play, Google Search, YouTube e Facebook. In USA addirittura le app assorbono il 50% del tempo totale speso online, ancora una volta con le app di Facebook e Google a dominare la top 10.
Mobile punto di riferimento
Non solo. La parabola dell’importanza del fattore mobile viene sospinta anche dalla funzione di Google che ha dapprima affiancato, poi spostato in una posizione fondamentale il valore della versione mobile del sito per l’indicizzazione della pagina web. Il cambiamento da indicizzazione desktop a mobile-first avverrà progressivamente, ma inesorabilmente. La dimensione online di una qualsivoglia azienda è ormai irrinunciabile, ed è impensabile per una company di qualsiasi dimensione non avere un’immagine online. Ma questo non basta più. I consumatori stanno dando un’importanza sempre maggiore al mobile, e se l’ecosistema delle app è estremamente competitivo – a causa della premiata ditta Facebook & Google, con Amazon come terzo enorme contendente – il mobile browsing diventa il punto di riferimento per tutti i business che vogliano raggiungere le sempre più nutrite audience in mobilità. Senza però tralasciare la dimensione desktop, che rimane un touchpoint importante.
Esperienza ad hoc
La rete stessa offre molte possibilità per costruire un portale ottimizzato per entrambe le fruizioni, attraverso template adattabili automaticamente a entrambe le declinazioni utili per restituire un’esperienza ad hoc agli utenti provenienti da entrambi i device o attraverso soluzioni come quella offerta da 1&1 permette di scegliere il layout preferito tra i template a disposizione e dare vita così a un sito responsivo. La scelta a questo punto è tra layout responsivo – quello che si adatta a schermi di qualunque grandezza attraverso un grid layout fluido – e layout adattivo – che si ridimensiona in 4 grandezze standard ed è facile da usare, oltre a fare risparmiare tempo.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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