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Netweek punta sull’adv digitale, a +63,6% nel primo trimestre 2018; i ricavi edicola crescono del 13%

Autore: S Antonini


Obiettivo di fatturato di 40 milioni di euro nei prossimi cinque anni per la società specializzata nell’informazione iper locale; Daily Media dialoga con l’amministratore delegato, Alessio Laurenzano

Lo sviluppo delle attività digitali è al centro del piano industriale di Netweek, circuito di media specializzati nell’informazione iper locale e di prossimità, quotata al mercato telematico primario di Borsa Italiana. L’azienda ha avviato già due anni fa un processo di rilancio con l’ingresso nell’azionariato della D.Holding S.r.l. di Mario Farina, focalizzando il proprio core business sull’attività editoriale e allineando questo corso nel nuovo sito corporate www.netweek.it appena lanciato. «Siamo alla fine di un lungo percorso che ha portato il nostro Gruppo a una radicale trasformazione - spiega il presidente e amministratore delegato Alessio Laurenzano -, un nuovo logo, un nuovo sito lanciato proprio in questi giorni e un assestamento del nostro management ci permettono oggi di presentarci con un aspetto nuovo, ma con un know how consolidato che fa delle nostre testate il punto di riferimento in molti territori». Netweek si posiziona come primo circuito di media locali grazie al portafoglio di 67 testate che diffondono mediamente 650mila copie in 6 regioni, e oltre 3 milioni di lettori settimanali, oltre a 29 quotidiani online con circa 13 milioni di pagine viste al di mese per un valore pubblicitario complessivo di oltre 16 milioni di euro. «Siamo presenti in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Veneto e Toscana - continua Alessio Laurenzano -, con una capacità di penetrazione territoriale che è straordinaria. Non per nulla, siamo il punto di riferimento per le piccole e medie imprese locali che si affidano ai nostri strumenti, cartacei e digitali, per farsi conoscere e promuovere i loro prodotti o le loro iniziative». L’esercizio 2017 si è chiuso con ricavi per circa 29 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente e l’obiettivo di quest’anno è superare i 30 milioni di fatturato. L’obiettivo di fatturato nel prossimo quinquennio, invece, è fissato a oltre 40 milioni di euro, con una forte componente di ricavi pubblicitari digitali da raggiungere già a partire da quest’anno.

Alessio Laurenzano
Il piano industriale 2018-2020

L’anno scorso, la raccolta pubblicitaria è aumentata del 6,8% rispetto al 2016, in particolare del 36% sui canali digitali, tenuto conto del progressivo lancio dei nuovi portali, contro il +5,8% generato dai mezzi tradizionali. Quindi, l’azienda, oggi, punta al rilancio attraverso lo sviluppo della copertura e dei ricavi digitali. Nel primo trimestre 2018, infatti, la raccolta complessiva di 4 milioni di euro registra un andamento positivo del 23,3% sull’analogo periodo del 2017, principalmente trainato dall’incremento del 63,6% della pubblicità digitale. Nel giro di un anno l’offerta informativa online, che vanta 29 portali, ha raggiunto i 4 milioni di utenti unici al mese, e si avvicina oggi ai 13 milioni di pagine viste con l’obiettivo di raggiungere la soglia di 20 milioni di pagine viste entro fine anno. Va bene anche l’edicola, che pesa per il 30% dei ricavi totali. Sempre nel primo trimestre di quest’anno, i ricavi crescono del 13,2% principalmente grazie al contributo dei nuovi lanci effettuati negli ultimi due anni, complessivamente una decina, in particolare nell’area bresciana e nel Veneto. Con l’acquisizione del Corriere di Novara e dell’Eco di Biella, invece, è cresciuta la presenza in Piemonte: «Nel 2018 - aggiunge Laurenzano - prosegue la copertura sia sul fronte cartaceo sia digitale in Veneto, e stiamo completando i lanci di quattro portali tra Varese e Lodi».

Lo sviluppo dei ricavi

L’espansione territoriale è il primo punto del piano industriale triennale 2018-2020. Tra gli obiettivi c’è anche l’allargamento del mercato dei clienti, non solo con la vendita degli spazi sui propri mezzi, ma anche proponendo nuovi servizi, dalla realizzazione editoriale di prodotti conto terzi all’attività di ufficio stampa, dal supporto come web agency all’organizzazione di eventi. «Abbiamo deciso di estendere la nostra pluriennale esperienza anche ad altri - conclude l’a.d. di Netweek -. Così, abbiamo dato vita a un’agenzia di comunicazione per fornire contenuti, consulenza e servizi, su carta e su web. È un’attività che comporta una risposta a 360 gradi alle esigenze di comunicazione di un singolo, di un ente o di un’azienda». Questa attività collaterale nel 2018 dovrebbe fruttare ricavi per oltre un milione di euro. Ne vale, invece, 5 circa la raccolta dei prodotti cartacei collaterali sviluppati su aree tematiche come casa, cucina, salute, tecnologia, motori, ristorazione ecc., allegati gratuitamente alle testate del Gruppo.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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