Autore: Redazione
24/04/2024

Adasta accelera la crescita e chiude il 2023 con utile a +42,5% e con ricavi pari a 2,37 milioni di euro

Un risultato che rappresenta il traguardo di una capillare strategia di crescita focalizzata sulla monetizzazione in programmatic delle inventory display e video degli editori e la cessione di contenuti degli asset editoriali di proprietà, secondo logiche di syndication

Adasta accelera la crescita e chiude il 2023 con utile a +42,5% e con ricavi pari a 2,37 milioni di euro

Simone Chizzali

Adasta, una tra le principali concessionarie pubblicitarie digitali italiane, controllata da Execus, PMI innovativa a capo dell’omonimo gruppo operante nel settore del social selling - chiude il 2023 con 2,37 milioni di euro di ricavi (+36,8%) e un utile d’esercizio che segna una crescita double digit del +42,5% rispetto al 2022. Un risultato che rappresenta il traguardo di una capillare strategia di crescita focalizzata sulla monetizzazione in programmatic delle inventory display e video degli editori e la cessione di contenuti degli asset editoriali di proprietà (https://www.sportal.it/), secondo logiche di syndication; l’azienda, inoltre, attraverso investimenti in tecnologia, punterà sempre di più verso configurazioni ad tech, per conseguire una monetizzazione ancora più efficiente delle inventory pubblicitarie degli editori con cui lavora in esclusiva o come partecipante (bidder) alle aste via Prebid. L’azienda, guidata da Simone Chizzali e Filippo Marchio, con un roaster di oltre 60 editori, si posiziona come una delle principali realtà nel panorama della pubblicità digitale in Italia. Grazie a una solida esperienza di mercato e un forte orientamento verso le tecnologie pubblicitarie avanzate, offre servizi di gestione pubblicitaria digitale, mirati a massimizzare il rendimento degli editori e garantire campagne efficaci per gli inserzionisti. “Il 2023 è stato un anno di conferme importanti, abbiamo consolidato ulteriormente il nostro posizionamento nel mercato italiano, anche attraverso l’ampliamento del portafoglio editori che ha visto l’ingresso di importanti testate giornalistiche e l’istituzione di partnership strategiche, come quella annunciata nelle ultime settimane relativa all’onboarding dell’Editoriale Domani. Nel 2024-2025 punteremo all’internazionalizzazione delle attività, orientandoci verso mercati più maturi rispetto alle logiche di automazione dell’advertising, attraverso connessioni tecnologiche senza vincoli di esclusiva. Sul mercato italiano punteremo, invece, all’ulteriore efficientamento e consolidamento delle relazioni esclusive esistenti con gli editori attivi in Adasta e a una crescita importante stimata nel corso dell’anno delle properties in concessione”, dichiara il CEO Simone Chizzali.

Rafforzare l’offerta

Adasta investirà anche nell’introduzione di nuove business unit e entità indipendenti che mirano a esplorare segmenti di mercato e prodotti complementari ai suoi attuali. L’obiettivo è rafforzare l’offerta esistente e sfruttare le tecnologie legacy per stimolare una crescita organica, mantenendo una continua innovazione e consolidando la leadership nei settori di riferimento attraverso un’integrazione verticale che ottimizza il controllo della catena di valore. Contestualmente all’espansione, Adasta continuerà a potenziare il suo ruolo editoriale con Sportal.it, trasformatosi ormai in un asset strategico sia per il know-how generato sia per i ricavi derivanti. In quest’ottica Adasta sta anche valutando ulteriori acquisizioni di verticali di mercato per aumentare l’impatto della loro proprietà intellettuale nella generazione di ricavi e nella raccolta di dati; aspetto cruciale alla luce del prossimo “cookie sunset”, che imporrà nuovi standard di privacy e trattamento dati, evidenziando la necessità di adeguarsi tempestivamente.