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NielsenIQ cerca soluzioni contro la “Tempesta Perfetta”

Autore: D Sechi

Luca De Nard


In occasione dell’imminente Linkontro, punto della situazione su mercato, consumatore, presente e possibili futuri, con l’Amministratore Delegato Luca De Nard

Le avversità che si trasformano in opportunità. Non c’è da sventolare alcuna bandiera di fronte a sconquassi e tragedie, ma occorre sempre sottolineare il potere dell’ingegno umano, la costruzione che nasce sempre dalla demolizione. In un mercato che cambia, che viene addirittura stravolto dalle ansie e dai bisogni determinati dalla crisi pandemica sono sorte nuove avventure, magari già in fase progettuale ma, come si suol dire da qualche tempo, accelerate in maniera repentina, anche brutale. C’era una volta una grande marchio nel mondo delle ricerche, Nielsen nelle sue varie diramazioni guidate dalla grande Holdings. Nel corso del 2021 ecco giungere la chiacchierata separazione, con NielsenIQ che diventa indipendente, dopo la cessione alla società di private equity Advent International. IQ inizia a camminare da sola e si muove lungo il settore del retail e del manifatturiero. I temi specifici sono quelli della marca e dell’insegna. Una volta era NielsenBuy, oggi come NielsenIQ permette alle aziende di migliorare la comprensione delle vendite al dettaglio, delle pressioni di mercato e del comportamento degli acquirenti a livello mondiale, facendo luce su pratiche commerciali sostenibili e aiutare i consumatori globali a trovare il prodotto giusto al prezzo adeguato. Intanto è partita la stagione calda e con essa sono tornati gli eventi e con essi anche Linkontro, classico meeting sullo sfondo della Sardegna, ormai imminente e in scena dal 19 al 22 maggio. Per l’occasione, abbiamo incontrato l’A.D. Luca De Nard, con il quale abbiamon fatto il punto della situazione.

Un piccolo passo indietro: dopo la separazione e la nascita di NielsenIQ, qual è l’ambito di competenza, quali sono le strategie e gli obiettivi?

«Da un punto di vista di NielsenIQ non cambia nulla. Noi siamo la continuazione di NielsenBuy, una tradizione centenaria (lo speciale anniversario andrà in scena proprio il prossimo anno, ndr). Abbiamo un nuovo nome, un logo rinnovato, ma siamo sempre noi. La vera differenza rispetto al passato più recente è rappresentata da Fox Intelligence, azienda francese recentemente acquisita, un’applicazione attraverso la quale usciamo dagli standard storici, riuscendo a operare un tracciamento diretto del comportamento dei consumatori. Quello che conta è oggi il consumatore online: capire chi sia, come operi, come si comporti. Da qui parte il processo di modernizzazione, che deriva dalla necessità di avere dati veloci, frequenti, profondi, orientati verso gli analytics. Tematiche sulle quali si discute da dieci anni, ma dopo la separazione sono diventate il nostro focus».

Come è cambiato il comportamento dei consumatori?

«È radicalmente mutato nell’ultimo biennio a causa della pandemia, la quale ha dato un accelerazione massima allo sviluppo dell’e-commerce, soprattutto per quel che concerne il largo consumo, con trend di crescita elevatissimi tra il 2020 e il 2021. Consumo e consumatore si sono polarizzati. Magari si rinuncia a certi acquisti, ma poi si soddisfano alcuni bisogni e ci si vizia su alcune categorie specifiche. Non è una polarizzazione tra chi può e chi non può, ma per chi vuole. L’online è diventato un canale elettivo per i prodotti premium perché non esistono barriere fisiche. Lo scontrino media online è più alto rispetto a quello fisico».

Come potrebbe evolvere la situazione?

«Occorrerà attendere gli sviluppi internazionali. È indubbio che vedremo una contrazione, che c’è già. Fare previsioni è però veramente difficile oggi come oggi. Anche se non stiamo parlando di qualcosa di inedito, di mai visto, tutt’altro, ma non siamo di fronte a una crisi energetica oppure inflattiva, ci troviamo in mezzo a un “tempesta perfetta”, in cui tutte le difficoltà possibili e note si muovono insieme».

Ci sono comunque delle evidenze sul nostro mercato?

«Il dato cash & carry appare in grande crescita, il che fa presupporre un rientro delle dinamiche dei consumi fuori casa. Certo, poi può capitare che il consumatore si adatti alla difficoltà, come accaduto nel periodo pandemico e sviluppi nuove tendenze: basti ricordare al ritorno collettivo sui fornelli, al fai da te in cucina, divenuto un’abitudine che, in quanto tale, è difficile da srardicare. Nel frattempo, gli albergatori fanno sapere che c’è un +10% di crescita nelle prenotazioni. La conferma di un consumatore polarizzato, cosciente delle difficoltà, ma intenzionato a uscire, a condividere. Si è creato un nuovo equilibrio».

Quali saranno i focus de Linkontro?

«Partiamo dl presupposto che non poco è cambiato da quando è stata messa giù la prima pietra dell’imminente evento. L’agenda dello scorso ottobre era molto più positiva, poi ecco arrivare quinta ondata del virus, il lievitare dei costi delle materie prime, l’inflazione, infine la guerra. Non poteva che esserci un totale reset che abbiamo voluto intitolare “Il tempo della grande incertezza”, nel quale proporremo soluzioni nuove per crisi già vissute ma, come detto prima, non tutte insieme».

E i focus 2022 di NielsenIQ?

«Luci accese sul cambiamento, a cui siamo da sempre abituati, come testimoniano i quasi 100 anni di attività».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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