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La pubblicità non si ferma: le quattro ruote veloci targate Waze

Autore: D Sechi

Dario Mancini


L’anno incerto, tra stasi e riaperture, non ha minato le certezze della social navigation app e della sua nutrita community. Tra continuità, diversivi e nuove strategie, le parole di Dario Mancini, Regional Manager, Italy & EMEA Emerging Markets del gruppo

Colti di sorpresa, senza possibili via d’uscita, almeno nel breve termine, perché solo lo scorrere del tempo potrebbe rivelare qualche scappatoia, anche solo un’idea, un progetto, una possibilità. Sembrerebbe la sinossi di un racconto incentrato sulla claustrofobia, e in effetti la pandemia ha per lunghi tratti creato un clima oppressivo attorno alle nostre radicate certezze. Se poi sei Waze, marchio celebre nelle vesti di social navigation app, utilizzato da oltre 140 milioni di utenti nel mondo, occorrono menti lucide per escogitare diversivi, strategie e immaginare inediti scenari. Il blocco si è poi allentato, l’incertezza permane, ma intanto l’auto privata, con i suoi pro e contro, ha cementato ancora di più il ruolo di seconda casa. Come si è comportata Waze? Cosa ha offerto di differente e cosa si appresta a dare/fare nel corso di questo 2021 che, nonostante tutto, intravede già i tragitti estivi? Scavallata la Pasqua, in attesa dell’1 maggio, con il sole che comincia a farsi sempre più caldo, abbiamo chiesto i classici lumi a Dario Mancini, Regional Manager, Italy & EMEA Emerging Markets del gruppo, tra riassunti, attualità e prossimi passi.

Marzo e aprile 2020, 60 giorni che cambiano tutto. A un anno di distanza, in molti ne soffrono ancora, Waze come ha reagito a questa pandemia?

«Nell’ultimo anno le nostre vite, personali e professionali, sono cambiate inevitabilmente e siamo stati costretti a ridisegnare la nostra quotidianità. Tra queste nuove abitudini, anche la mobilità ha mostrato alcuni cambiamenti. In particolare, come immaginerete, abbiamo registrato un vero boom nell’utilizzo dell’auto privata a discapito dei mezzi pubblici percepiti come meno sicuri dal punto di vista sanitario. Il nostro core business è sempre stato quello di aiutare gli utenti che si trovano in movimento e anche in questo caso abbiamo scelto di fare la nostra parte, nonostante le numerose chiusure, Waze non si è fermata. Anzi, fin dall’inizio della pandemia, l’app si è attivata in diversi modi per supportare lo sforzo delle Istituzioni e della Protezione Civile con l’obiettivo di salvaguardare la collettività. Inizialmente, quando vennero introdotte le prime zone rosse in Lombardia e Veneto, la Community italiana scelse volontariamente di segnalare sulla mappa le zone colpite per aiutare i cittadini ad avere maggiore visibilità su quello che stesse succedendo intorno a loro e in secondo luogo per supportare il grande lavoro dei mezzi autorizzati all’approvvigionamento degli abitanti delle zone poste in isolamento. Inoltre, Waze ha continuato a operare in “prima linea” grazie all’invio di una notifica pop-up a tutti gli utenti, che avvertiva gli automobilisti italiani di mettersi al volante solo se strettamente necessario ed eventualmente munendosi della corretta autocertificazione per giustificare lo spostamento».

 La mobilità è inevitabilmente cambiata. Che tipo di evoluzione avete osservato?

«Come detto, la paura di contrarre il virus, lo smartworking e i vari lockdown hanno ridotto drasticamente i movimenti delle persone e abbiamo osservato un vero boom nell’utilizzo dell’auto privata. Infatti, a oggi, notiamo una leggera seppur costante ripresa durante la settimana lavorativa, entro le ore del coprifuoco. Alcuni dati di Altroconsumo hanno confermato questo trend: prima del coronavirus il 27% degli italiani utilizzava i mezzi pubblici almeno una volta a settimana, a ottobre 2020 questa percentuale è calata al 15%, quasi la metà mentre l’utilizzo dell’automobile privata è aumentato del 25%. L’auto a oggi rappresenta un potente media per raggiungere gli utenti che si trovano in strada».

Pubblicità geo-localizzata: come ha risposto il mercato in questo anno di pandemia? Una nuova normalità o un ritorno pacifico alle origini?

«Secondo un’analisi che abbiamo effettuato nel 2020, l’85% delle persone che deve effettuare uno spostamento, prevede più viaggi. Questo dato conferma come i consumatori siano meno in movimento e per i brand è ancora più cruciale cogliere in termini di tempo ed efficacia l’attenzione dell’audience. Sinceramente penso sia ancora presto per comprendere i reali effetti che questa pandemia avrà su tutta la filiera dell’adv, ma sono fiducioso perché in questi mesi molte realtà hanno saputo trasformare un momento di crisi in una vera e propria opportunità. Durante l’ultimo anno ci siamo resi conto di quanto il digitale sia un potente alleato della nostra quotidianità personale e professionale. L’accelerazione verso un processo di digital transformation che abbiamo avuto nell’ultimo anno offrirà la possibilità a molte realtà italiane di crescere ulteriormente e di riuscire a integrare sempre di più soluzioni digitali nelle proprie strategie di marketing. Per quanto riguarda Waze, nel corso di quest’anno abbiamo supportato i nostri clienti nel modo più efficace possibile compatibilmente con la situazione delicata che stanno ancora vivendo i brand, in particolare quelli del mondo Retail. Nel 2019 abbiamo introdotto nel mercato il concetto di destination marketing. In cosa consiste? L’app aiuta i brand a comprendere il luogo in cui si stanno dirigendo gli utenti per anticiparne i bisogni e influenzare il processo di decision making. Come primo media digitale in-car sul mercato che opera secondo le dinamiche del “nuovo” concetto di destination marketing, Waze offre la possibilità di condizionare l’ultimo miglio e trasformare il punto vendita in una destinazione».

Negli ultimi mesi quali strategie avete approntato per supportare i brand?

«Nel corso di questi mesi di pandemia abbiamo aiutato molte realtà imprenditoriali, soprattutto nel settore del Food & Beverage, ad implementare il “Drive-thru” o il “Click&Collect”, due soluzioni che sicuramente verranno molto utilizzate anche nell’arco di tutto il 2021. Per rispondere a questa particolar esigenza dei brand in questo periodo caratterizzato da lockdown regionali, Waze ha sviluppato i nuovi Location Personality badge. Durante la ricerca sulla mappa dell’app da parte di un utente, i badge consentono ai consumatori di conoscere le realtà che offrono sia servizi da asporto sia quelli per cui è possibile effettuare l’ordine online e ritirare successivamente in negozio. Ad oggi, questa nuova opzione di acquisto ha rilevato un aumento del 35% del tasso di engagement verso i clienti».

Quali saranno gli elementi che caratterizzeranno il business di Waze nel 2021?

«Come avvenuto nel 2020, quest’anno continueremo a supportare i brand per quanto riguarda l’implementazione di soluzioni drive to store come il click & Collect e il Drive-Thru, cercando di cogliere quanto più possibile le necessità dei consumatori finali. Waze Ads ha come obiettivo di supportare non solo i brand nell’attirare consumatori all’interno degli store, ma anche quello di rendere l’esperienza di acquisto rapida e coinvolgente per gli utilizzatori dell’app, aiutandoli ad acquistare in sicurezza e secondo le modalità che preferiscono».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 15/04/2024


Absolut Vodka sceglie CreationDose per la campagna di influencer marketing dedicata al lancio di Absolut Gift

Absolut Vodka, il brand leader di vodka premium, ha lanciato lo scorso mese la nuova bottiglia “Absolut Gift” e, dopo una gara, ha scelto CreationDose per la realizzazione del progetto di influencer marketing su Instagram, con l’obiettivo di promuovere Absolut Gift come il regalo perfetto per ogni occasione e stimolare l’engagement del pubblico. Il brand ha prodotto le bottiglie  in quantità limitate, disponibili per la vendita in esclusiva su Amazon dal 21 marzo. La particolarità della bottiglia risiede nell’offrire una “gift experience” unica attraverso il suo QR code che, una volta scansionato, mostra messaggi personalizzati dai  propri  amici  attraverso  la  realtà  aumentata e  rende speciale ogni evento.  La strategia influencer Il team di CreationDose è stato chiamato a ideare la strategia per il lancio del prodotto e ha individuato profili in linea con i valori del brand legati all’amicizia, al divertimento e all’inclusività. La squadra di influencer selezionata comprende Edoardo Zaggia e Alberto Sacco, conduttori di “Most Ridiculus” su Comedy Central Italia e coppia nella vita, e Lina Galore, la vincitrice della terza edizione di Drag Race Italia. I creator hanno raccontato le caratteristiche tecniche del prodotto Absolut Gift all’interno di uno storytelling in linea con i loro contenuti di intrattenimento, arricchito da un tocco di magia. Lina Galore ha assunto le vesti di una fatina che arriva in aiuto di Edoardo e Alberto, in crisi per un’idea regalo: la bottiglia Absolut Gift risolve il loro dilemma. “Ciascun party è un’occasione per creare ricordi indelebili, e Absolut Gift rappresenta un regalo unico che rende ogni momento ancora più speciale”, afferma Letizia Invernizzi, Brand Manager di Absolut Vodka. “Insieme al team di CreationDose, che abbiamo scelto per la sua capacità di connettere brand e community attraverso i giusti creator, abbiamo dato vita a una campagna originale, capace di dare voce  ai  valori  del  brand  con creatività. Con il lancio, Absolut si conferma un brand che osa innovare e che si impegna a celebrare l’unione e la gioia di stare insieme”.  La campagna a supporto Il team di CreationDose ha coordinato una campagna di seeding che ha amplificato la risonanza del lancio di Absolut Gift e ha inviato a un pool di creator box personalizzate e curate in ogni dettaglio, per un’esperienza di unboxing propensa alla condivisione. Infine, CreationDose ha curato l’ideazione e la distribuzione del comunicato stampa dell’azienda, in collaborazione con Ghost Studio per l’attività di Pr. “Siamo molto contenti di essere stati scelti da Absolut per l’ideazione della campagna - sottolinea Anthony Favitta, Head of Influencer Marketing di CreationDose -. Per il team di CreationDose è motivo di orgoglio essere riusciti a progettare una campagna che sia stata in grado di abbracciare i valori del brand e farli propri; una leva essenziale al fine di raggiungere i risultati migliori”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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