Autore: Redazione
06/09/2021

INTERNI celebra i trent’anni: un sistema all’avanguardia sempre protagonista, multidisciplinare e innovativo

In occasione di “INTERNI Creative Connections”, l’attesa mostra-evento ideata dal brand di interiors e contemporary design del Gruppo Mondadori, inaugurata sabato scorso a Milano, DailyMedia ha intervistato il Direttore Gilda Bojardi, scoprendo novità, obiettivi e strategie di un brand storico e sempre di tendenza

INTERNI celebra i trent’anni: un sistema all’avanguardia sempre protagonista, multidisciplinare e innovativo

Gilda Bojardi, Direttore del magazine

Si intitola “INTERNI Creative Connections” l’attesa mostra-evento ideata dal brand di interiors e contemporary design del Gruppo Mondadori che dopo l’inaugurazione di sabato scorso, e fino al prossimo al 19 settembre - nei Cortili dell’Università degli Studi di Milano, all’Orto Botanico di Brera e, per la prima volta, in via della Spiga 26 - rappresenta anche la prestigiosa occasione di celebrare il 30esimo anniversario del FuoriSalone, nato nel 1990 proprio per iniziativa di Gilda Bojardi, Direttore del magazine, universalmente riconosciuto come evento di riferimento per il design e l’architettura internazionale. «Oggi, INTERNI è un vero e proprio sistema di comunicazione - spiega a DailyOnline il Direttore Gilda Bojardi -. Non è più adeguato parlare solo di una rivista, perché in realtà siamo di fronte a una vera e propria piattaforma multicanale, caratterizzata da molteplici iniziative che scaturiscono dalla testata base. Nel tempo, INTERNI si è affermato come un autentico sistema integrato di comunicazione, che si moltiplica e ribadisce il proprio ruolo di principale fonte di informazione per il variegato e articolato mondo del progetto. La linea produttiva prevede, così, due pubblicazioni cartacee, INTERNI e la Guida FuoriSalone, che si affiancano ad altrettante proposte digitali: INTERNI King Size e di nuovo la Guida FuoriSalone, arricchita da contenuti di carattere multimediale e in grado di recepire al meglio l’ampio ventaglio di novità originate dal fronte aziendale. A tutto questo si aggiunge un grande evento come “INTERNI Creative Connections”, oltre a INTERNI online, con il sito web e la copertura social, e INTERNI Design Journal, ricco di approfondimenti e filmati, veicolato attraverso un sistema di newsletter per offrire strumenti essenziali di aggiornamento in tempo reale su tendenze, novità e anticipazioni legate all’universo del design».

Direttore, la vostra lunga storia è testimone di un ruolo fondamentale per la promozione e l’affermazione di un intero settore: come si sviluppa, oggi, questo aspetto, tenendo anche conto dell’impatto che la pandemia potrebbe avere esercitato nello scenario?

«Parto da una considerazione: anche durante il periodo più delicato di diffusione della pandemia, la nostra Guida, cartecea e digitale, ha saputo interpretare con passione, attenzione e prestigio proprio questo impegnativo ruolo di promozione che ha permesso di coinvolgere le aziende in modo continuo ed efficace. A settembre dell’anno scorso abbiamo proposto l’unico evento a Milano dedicato al design, promuovendone il palinsesto, realizzando la INTERNI Designer’s Week 2020 e mettendo in rete tutti gli appuntamenti, le presentazioni, le conferenze, i dibattiti legati alle nuove collezioni e alle anteprime di prodotto. Ricordo con piacere che dal 28 settembre al 10 ottobre abbiamo strutturato un’iniziativa ispirata alla prima Designer’s Week Milano, organizzata sempre da INTERNI: era il 1990, anno in cui, per ragioni organizzative, il Salone del Mobile non si svolse durante il mese di settembre. Ebbene, in quell'occasione, INTERNI si prese carico di stimolare e coordinare le iniziative di un centinaio di showroom e gallerie del mondo del design, creando, di fatto, le basi per lo sviluppo del FuoriSalone. E trent’anni dopo, durante un anno anomalo e complicato come il 2020, INTERNI ha riacceso lo spirito creativo di Milano, grazie a un palinsesto di comunicazione nuovamente capace di diffondere e amplificare progetti, opinioni, storie, prodotti, idee e, insieme, le persone che le generano. Non ci siamo mai fermati e adesso, proprio in questi giorni, INTERNI rimette al centro la vera vocazione del FuoriSalone, che intende rappresentare un modello culturale, spettacolare e di mercato, tradotto sul territorio in performance, installazioni, mostre e, in modo del tutto naturale, in espressioni sperimentali diventate, nel corso degli anni, parte integrante di uno spontaneo processo di formazione didattica e progettuale».

interni_2021

 

Possiamo, allora, fare un bilancio, pur in sintesi, di questa lunga e ricca esperienza?

«Il bilancio degli ultimi appuntamenti del FuoriSalone ci permette di inquadrarlo storicamente come un’opera corale di cui INTERNI è uno dei protagonisti assoluti. Un fenomeno che si pone in modo complementare alla storica manifestazione del Salone del Mobile, assumendo la città come luogo per la diffusione di una cultura che fa del design un fattore di riflessione, di sviluppo e di incontro. Un modello molto imitato nel mondo, ma ineguagliabile. In particolare, quest'anno festeggiamo la trentesima edizione. Una ricorrenza speciale, tanto che anche Palazzo Niemeyer, sede della Mondadori, si illumina di rosso, verde, giallo e lime, i colori del logo della nostra mostra«.

Ecco, la mostra: possiamo delinearne i contorni?

«Premetto che “INTERNI Creative Connections” nasce con l’intento di attivare e moltiplicare connessioni e relazioni: un sistema virtuoso tra i protagonisti della creatività, progettisti, imprese, reti distributive che hanno, appunto, l’imprescindibile necessità di connettere persone, idee e progetti provenienti da luoghi e culture diversi. In collaborazione con aziende, multinazionali, start-up e istituzioni sono state realizzate quasi trenta installazioni, design islands, micro-architetture e macro-oggetti, tutti “site-specific”, che sviluppano in scia a tre temi importanti: “cura” nella progettazione, nei processi produttivi, nell’utilizzo dei materiali e nella conseguente applicazione dell’economia circolare. Poi “sostenibilità”, intesa come fare consapevole e indicazione di metodo; un atteggiamento creativo e produttivo, fondamentale per chi progetta, fa impresa, inventa e sperimenta. E infine “mobilità/velocità”, in senso reale e metaforico, riferita ai popoli, al pensiero, allo spazio, ai mezzi di trasporto e alle tecnologie».

Volgendo per un attimo lo sguardo al mercato, come lo giudicate? La situazione pre-Covid è già stata recuperata? Potete esprimere una valutazione economica, in generale?

«Posso senz’altro affermare che le quote di fatturato, ad eccezione del primo momento di chiusura e contenimento, quando la pandemia è scoppiata, influenzando le nostre vite, si sono mantenuti stabili. Poi, il settore ha ripreso il suo corso, i fatturati non sono diminuiti e anche l’impatto della pandemia, tenendo anche conto dell’incidenza esercitata dalle modalità di lavoro da casa, ha provocato un rialzo dell’attenzione di cui l’arredamento ha potuto beneficiare. E come ho già detto, i fatturati delle aziende non sono calati. Proprio in questo contesto si è inserito l’evento del settembre di un anno fa, a cui è seguita, nell’aprile di quest’anno, in un momento davvero difficile, con la città precipitata in zona rossa, un’ulteriore edizione della Designer’s Week. Le aziende ci hanno sempre seguito, la volontà di ripresa e la scelta di riaffermare il ruolo centrale di Milano, anche in chiave internazionale, hanno prevalso. Ora, bisogna certamente capire come la situazione si potrà evolvere, ma la ripresa delle iniziative, non solo in formato digitale, sono un chiaro e positivo segnale. Ci sono adesioni significative e in questi giornate si sente circolare energia, si intensificano proposte interessanti, si moltiplicano incontri, nuove aperture, presentazioni, performance; aumenta la presenza di architetti in arrivo da paesi stranieri, si svolgono talk, con l’intervento di di numerosi progettisti. Certo, manca l’Asia, ma dall’Europa e dall’America arrivano davvero tanti protagonisti».

E quale ruolo intende esercitare la vostra Guida?

«Si tratta di un vero e proprio vademecum per tutti coloro che vogliono conoscere e orientarsi nel panorama sempre più ricco di appuntamenti della settimana milanese: la Guida FuoriSalone, cartacea e digitale, fruibile anche su tablet e smartphone, non poteva mancare, proponendo in modo sempre più ampio una lettura “ragionata” degli eventi e un’agenda day by day degli appuntamenti che coinvolgono le aziende, i designer e gli architetti che partecipano al FuoriSalone».

Un’ultima domanda: lei Direttore dal 1994, una carriera davvero lunga e prestigiosa. Se le chiedessi solo tre termini per definire la vostra natura contemporanea, lo spirito che INTERNI alimenta svolgendo la propria funzione editoriale, quali sarebbero?

«Multidiscplinare, come caratteristica peculiare del nostro lavoro. Poi aggiungerei la parola Ricerca, che assume un ruolo sempre di primo piano. E mi lasci dire Divertimento. Perché dobbiamo cercare anche di divertirci mentre lavoriamo. Mai e poi mai annoiarsi…».