Autore: Redazione
12/02/2021

2WATCH, nasce l’esportainment company che punta alla Gen Z

Una nuova realtà media-tech per gaming e esports che coniuga produzioni webTV, una piattaforma per casual gamer e la gestione dei talenti. Fabrizio Perrone, fondatore di Buzzoole, è il CEO

2WATCH, nasce l’esportainment company che punta alla Gen Z

Intrattenimento, tecnologia, formazione. Queste le principali attività di 2WATCH, media-tech company per  gaming e esports nata a Napoli lo scorso mese di novembre. Con un approccio a 360° che collega produzioni webTV, una piattaforma per casual gamer e la gestione dei talenti, la start-up innovativa intende tracciare un percorso chiaro per i brand che vogliono raggiungere l'audience legata ai videogames in Italia. Il gaming e gli esports da molti anni attirano un gran numero di appassionati ma negli ultimi tempi, complice la pandemia, il fenomeno è cresciuto vertiginosamente arrivando a coinvolgere milioni di utenti. Secondo il rapporto Nielsen-IIDEA, in Italia gli appassionati sono oltre 6 milioni, 466 mila le persone che ogni giorno guardano eventi di esports e il bacino si allarga a 1 milione e 400 mila se si considerano anche coloro che dichiarano di seguire un evento a settimana.

Una nuova audience

Il progetto nasce dalla visione e dall’esperienza dei soci fondatori tra cui Fabrizio Perrone, imprenditore seriale e già fondatore di Buzzoole – azienda italiana che ha contribuito a creare il mercato dell’influencer marketing in Italia e all’estero, Fabrizio Fiorentino, giornalista, innovation manager e fondatore di diverse start-up innovative, Mattia Caltagirone, fondatore di GEC – Giochi Elettronici Competitivi, prima associazione italiana in ambito esports e Gianpiero Miele, fondatore di Gamerwall – azienda specializzata nell’organizzazione di eventi universitari legati ai videogames. “Le nuove generazioni non cercano più contenuti sulla TV e sui canali tradizionali ma preferiscono le webTV, i podcast e altri trasmissioni digitali - afferma Fabrizio Perrone, CEO di 2WATCH -; gli esports e il gaming rappresentano il futuro dell’intrattenimento perchè creano un filo diretto con lo spettatore il quale ha la possibilità di interagire con i suoi beniamini e sentirsi al centro dell’azione. Il nostro progetto intende creare un collegamento bilaterale tra gli spettatori e gli streamer e dare la possibilità ai brand di raggiungere una nuova audience. Le sfide del settore mi ricordano quelle dell’influencer marketing di 7 anni fa - conclude Perrone - ovvero sdoganare la nascita di nuove figure professionali che saranno al centro della scena nei prossimi anni”.

L’intrattenimento interattivo

Il Gaming e gli esports sono l’argomento ideale per coinvolgere l’audience Gen Z che preferisce un intrattenimento interattivo a quello tradizionale, un racconto che permetta loro di vivere un’esperienza diretta e non passiva; a testimoniarlo la frase di Reed Hastings, CEO di Netflix, ai suoi azionisti: “Competiamo con (e perdiamo contro) Fortnite più che con HBO” che fa intendere le dimensioni del cambiamento. Molti brand non endemici tra i quali Mercedes, Gucci, Burger King, Lavazza hanno già iniziato campagne legate al settore sponsorizzando grandi eventi, competizioni online ma anche documentari e programmi tv legati ai videogames.

Le sfide

La start-up partenopea ha allestito degli studi televisivi per realizzare format dedicati al mondo del gaming: talk show, rubriche, telegiornali, podcast, videocorner ed anche un reality show, il tutto scandito da un palinsesto come una vera e propria tv. Le trasmissioni saranno live sulla piattaforma proprietaria e sulla principale piattaforma di streaming in ambito gaming, Twitch, comprata da Amazon per 970 milioni di dollari. Per i gamers, la start-up ha realizzato un’applicazione che permette di organizzare tornei per sfidarsi sui videogiochi più famosi ed è in grado, grazie ad un algoritmo proprietario, di riconoscere gli utenti con maggiore talento e selezionarli per un eventuale percorso di formazione per diventare uno streamer professionista o un player di successo.

University League

A fare da trait d’union, un torneo inter-unviersitario di livello di nazionale. Grazie all’acquisizione di Gamerwall, 2WATCH lancerà nel 2021 una competizione che vedrà la partecipazione di oltre diecimila studenti provenienti da diverse università italiane. La ”University League” – questo il nome della competizione – darà la possibilità di sfidarsi su due videogames e, a seconda della media universitaria, accumulare un punteggio; i vincitori si aggiudicheranno una due borse di studio dal valore massimale di 3.500,00 euro l’una  e la possibilità di entrare nel bacino di giocatori e streamer di 2WATCH.