Autore: Redazione
17/04/2020

TV2000: con il Covid-19 raddoppia l’ascolto medio giorno; adv in linea nel 2019 e nel primo trimestre 2020

L’emittente televisiva della CEI cresce grazie alla nuova offerta di palinsesto a seguito dell’emergenza tra preghiera, informazione e intrattenimento; ne parla il direttore Vincenzo Morgante

TV2000: con il Covid-19 raddoppia l’ascolto medio giorno; adv in linea nel 2019 e nel primo trimestre 2020

Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000

La messa celebrata ogni giorno da Papa Francesco in diretta da Casa Santa Marta, in onda alle 7 del mattino su Tv2000, genera un ascolto medio di 420mila spettatori e uno share dell’8,5%. Anche l’emittente della Conferenza Episcopale Italiana beneficia dell’aumento generalizzato delle audience televisive a cui si assiste dall’inizio della clausura imposta al Paese per via dell’emergenza da coronavirus.

Il momento di preghiera quotidiano con il Pontefice è solo uno degli appuntamenti che hanno fatto da volano agli ascolti dal fatidico 9 marzo 2020 e che si traducono, per Tv2000, nel raddoppio dello share medio giorno, passato dallo 0,8% all’attuale 1,5%.

«Tv2000 è pensata per essere occasione di confronto e dialogo non solo all’interno ma anche al di fuori del mondo cattolico» ricorda il direttore Vincenzo Morgante. L’emittente CEI viene da un periodo piuttosto positivo sul fronte della raccolta pubblicitaria. La concessionaria PRS segnala una chiusura 2019 in linea con il 2018, e un trend nel primo trimestre 2020 sempre in linea con l’anno scorso. 

I dati di ascolto

Il successo dell’appuntamento delle 7 di mattina con Papa Francesco non ha oscurato le performance della messa delle 8:30, appuntamento già presente in palinsesto, che in questi giorni genera una media d’ascolto tra il 5% il 6%. Anche l’appuntamento storico con il Rosario alle 18, in diretta dal Santuario di Lourdes (che apre solo per questo, ndr) passa dal 3,5% del pre-lockdown all’attuale 5% di share.

Tv2000 cresce anche nella fascia 19-21 e si colloca al nono posto tra le tv nazionali dopo le generaliste e TV8. Cresce anche l’intrattenimento in prime time fa ascolti più alti: la fiction in due puntate “Giuseppe Moscati” con Giuseppe Fiorello ha generato l’1,38% e l’1,65% con, rispettivamente, la prima e la seconda puntata, da una media di prime time tra lo 0,6% e lo 0,7% precedente all’emergenza.

La veglia pasquale con il Papa dell’11 aprile ha generato un ascolto di 2 milioni di spettatori con il 2,7% di share, e la Messa di Pasqua celebrata dal Pontefice ha avuto 1 milione di spettatori con il 2,7% di share. 

Il nuovo palinsesto

«Con la pandemia è nata un’emergenza anche spirituale e religiosa. A questo abbiamo risposto attivando l’appuntamento quotidiano con il Pontefice e aumentando i momenti di preghiera durante la giornata» spiega Morgante. E’ aumentata l’offerta informativa, arricchita dalla collaborazione con Ferruccio de Bortoli che conduce la rubrica quotidiana “Tempo sospeso”, in onda con il Tg delle 18:30.

«La nostra linea è raccontare l’emergenza ma sempre con una nota di speranza per il telespettatore. Inoltre stiamo dedicando attenzione al racconto della vita quotidiana e in particolare alle storie di solidarietà che si stanno moltiplicando in questi giorni».

Ampliata anche la rubrica “TgTg” per dare spazio agli aspetti economici, politici e sanitari. «Abbiamo anche avviato una programmazione per bambini che non abbiamo mai avuto: “La cantastorie”, dedicata al racconto delle fiabe, in onda alle 12:30 con Martina Folena e le musiche Mario Incudine; programma nuovo che speriamo che piaccia anche al pubblico adulto. Sta crescendo anche “Rete di speranza” che racconta la chiesa al tempo di internet, la creatività messa in campo da religiosi e laici per continuare a vivere la vita religiosa con l’ausilio della tecnologia». 

Cosa resterà nel fare tv dopo il coronavirus

La Tv2000 dei prossimi mesi e anni confermerà senz’altro la linea editoriale di una tv «che parla a tutti, non con solo preghiere o appuntamenti religiosi, ma anche con l’intrattenimento». L’obbligo di distanziamento sociale «ci ha fatto scoprire che si può fare tv con le modalità di internet».

Grazie alla tecnologia riusciamo a mantenere la qualità a livelli molto alti con costi bassi. Tutto questo ha fatto cadere molti paletti, e le aziende editoriali ne beneficeranno». Senza pubblico in studio «diminuiscono il chiacchiericcio e l’aggressività: la gente ha dimostrato di privilegiare contenuti seri, con un pensiero dietro».