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Triboo approva il Piano Industriale 2020-2022: ricavi in crescita da 76 milioni di euro del 2019 a 122 milioni previsti per il 2022

Autore: D Bologna

Marco Giapponese


Ieri, all’Hotel Four Seasons di Milano, sono stati svelati obiettivi, strategie e numeri del Gruppo attivo nel settore dell’ecommerce e dell’advertising digitale, quotato sul mercato MTA, sotto la guida dell’Amministratore Delegato, Riccardo Maria Monti

Si può partire dai numeri. Triboo ha approva il Piano Industriale 2020-2022 e ricavi sono in netta crescita, da 76 milioni di euro del 2019 (dato preconsuntivo) ai 122 milioni previsti entro il 2022 (CAGR +17%). Ma anche
la quota di Ebitda adjusted è in progresso, da 8,7 milioni di euro del 2019 (sempre un dato preconsuntivo) ai 18 milioni del 2022 (CAGR +28%). Poi, la posizione finanziaria netta, in miglioramento da 9,6 milioni in negativo al 31 dicembre 2019 (ancora un dato preconsuntivo) a 0,1 milioni in territorio positivo a fine 2022. La strategia del nuovo Piano si basa su quattro principali direttrici: ampliamento dei servizi offerti, innovazione tecnologica, evoluzione del modello organizzativo più efficiente e funzionale al business e ottimizzazione dei costi.

Forte accelerazione

Dunque,
il Consiglio di Amministrazione di Triboo S.p.A., Gruppo attivo nel settore dell’ecommerce e dell’advertising digitale, quotato sul mercato MTA, sotto la guida dell’Amministratore Delegato, Riccardo Maria Monti, ha esaminato e approvato il Piano Industriale per il periodo 2020-2022. E ieri, a Milano, in una sala gremita dell’Hotel Four Seasons, la presentazione ufficiale. Oggi è un giorno importante per noi, nel quale raccontiamo una storia importante - ha esordito il Ceo -. Siamo davvero soddisfatti dei risultati conseguiti nel 2019 e l’esercizio 2020 è iniziato in forte accelerazione, potendo contare su un team manageriale rafforzato e una nuova organizzazione interna, basata su una strategica ridefinizione delle aree di business. Il nuovo Piano prevede una crescita sostenuta e un incremento della marginalità, facendo leva sull’ampliamento dell’offerta di servizi unitamente all’innovazione tecnologica che da sempre caratterizza Triboo” ha proseguito Riccardo Maria Monti.

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Riccardo Maria Monti

 

La strategia

La strategia del nuovo Piano, come detto, si basa su quattro principali direttrici: sviluppo dell’ecommerce, grazie alla crescita organica del portafoglio di store online gestiti e ai nuovi brand partner, maggior impatto del B2B tramite accordi con i principali marketplace in tutto il mondo; piena integrazione delle recenti acquisizioni che contribuiranno alla crescita dei prossimi anni; incremento dei servizi di agenzia sui mercati internazionali, confermando il trend positivo e l’ampliamento dell’offerta sul mercato russo e su quelli asiatici; revisione della strategia in ambito media attraverso un modello organizzativo con una chiara visione industriale e un’ottimizzazione dei processi e dei costi. 
Il Piano riflette una strategica ridefinizione delle aree di business, così suddivise: T-Commerce, T-Agency, T-Mediahouse e T-Lab. 


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T-Commerce

Per quanto riguarda T-Commerce, si tratta di un’ASA focalizzata su nuove partnership e investimenti per ampliare l’offerta di soluzioni tecnologiche. Saranno perseguite una razionalizzazione degli store online gestiti, una crescita organica dei volumi del portafoglio clienti trainati anche dai megatrend di mercato, oltre ad accordi con i principali marketplace e all’applicazione di tecnologie basate sulla blockchain.

T-Agency   

Poi, c’è T-Agency, area di business dedicata ai servizi di agenzia digitale e performance marketing, sempre più al centro delle strategie delle aziende e delle scelte di investimento nelle politiche di omnicanalitа. La crescita sarа legata anche ai Paesi asiatici ed alla Russia, sulla base dei risultati raggiunti nell’ultimo anno. 


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T-Mediahouse

E ancora, T-Mediahouse: l’ASA punta su una nuova strategia basata sulla qualitа dei contenuti editoriali verticali, tramite l’evoluzione della proposizione commerciale e del modello di business, con un focus evolutivo basato sulle esigenze del mercato, all’interno di cinque aree tematiche: green, finance, automotive, food, woman; potendo contare complessivamente su oltre 17 milioni di utenti unici mensili.

T-Lab 


Infine, T-Lab, area dove confluiranno progetti speciali e nuove iniziative del Gruppo. Tutto questo mentre lo scenario di mercato, a livello mondiale, mostra un tasso di crescita medio dell’ecommerce, nel triennio 2020-2022, pari al +17%, con un peso del fatturato generato dall’online rispetto al retail, che passa dal 16,1% al 20%1. 
I principali Paesi in termini di crescita di fatturato sono rappresentati da Cina, Usa, Uk, Giappone e Corea del Sud. Anche in Italia la crescita dell’ecommerce, nel periodo 2020-2023, viene prevista a doppia cifra, con i seguenti settori trainanti: arredamento, fashion e “food & personal care”. 
Lo scenario di mercato a livello mondiale mostra un tasso di crescita medio del digital advertising pari al +13% e in Italia del +9%3. Triboo è giа presente in tali Paesi, pronta a cogliere le opportunità di crescita grazie a investimenti mirati per la costituzione di filiali o operazioni di acquisizione realizzate negli anni precedenti

Gli elementi finanziari

I ricavi 2019 (dato preconsuntivo) sono, dunque, pari a 76 milioni di euro, in crescita rispetto ai 70 milioni registrati nel 2018; l’Ebitda adjusted (dato preconsuntivo) è pari a circa 8,7 milioni rispetto agli 8,6 milioni nel 2018 e l’Indebitamento finanziario netto è pari a 9,6 milioni al 31 dicembre 2019 (dato preconsuntivo) rispetto ai 6,1 milioni al 31 dicembre 2018. 
Intanto, Triboo, nel 2019, ha continuato a investire in operazioni di M&A e a stabilire solide partnership. A marzo dell’anno scorso, Triboo è diventata l’unica realtа italiana a detenere tutte le certificazioni per operare sulle tre principali piattaforme digitali cinesi: WeChat, Alibaba e Baidu. 
Poi, in data 9 aprile 2019 è stato acquisito il rimanente 32% di Triboo Direct e nel luglio 2019 il 100% di Koi Advertising, operante in Uk, Australia, India, Indonesia e Sudafrica, con sede a Londra. 
Ma non finisce certo qui, perché nel mese di aprile 2019 è stata siglata una joint venture in negli Emirati Arabi con International Luxury Group (ILG), player globale nel campo di licensing, progettazione, sviluppo, produzione e distribuzione di accessori moda di brand. Il ruolo di Triboo nella joint venture è quello di valorizzare, tramite l’ecommerce, importanti brand del fashion, del retail e del lusso. Infine, nel mese di dicembre 2019, Triboo ha acquistato una partecipazione pari all’8% del capitale di Bcame, ampliando la propria offerta di soluzioni tecnologiche avanzate.

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Giovanni Marino

 

Gli obiettivi

Il Piano approvato ieri ha come obiettivi ricavi in crescita da 76 milioni del 2019 (dato preconsuntivo) a 122 milioni nel 2022 (CAGR +17%), un Ebitda adjusted in crescita da 8,7 milioni del 2019 (dato preconsuntivo) a 18 milioni nel 2022 (CAGR +28%). L’Indebitamento finanziario netto migliora, dai 9,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019 (dato preconsuntivo), raggiungendo, a fine 2022, una posizione finanziaria netta positiva per 0,1 milioni, come effetto del flusso di cassa della gestione operativa e minori investimenti nel Piano. L’obiettivo dei ricavi per l’esercizio 2022 risulta, dunque, pari a 122 milioni di euro, con un incremento di 46 milioni rispetto ai ricavi del 2019 (dato preconsuntivo), suddivisi fra le diverse ASA. In particolare, come è stato indicato nell’incontro di ieri, 23 milioni saranno derivati da T-Commerce, sia per crescita organica sia per il significativo contributo dei marketplace. Altri
17 milioni dovrebbero provenire da T-Agency, grazie al contributo delle attività di performance marketing in Spagna e Uk, dopo la piena integrazione delle acquisizioni effettuate, l’incremento dei servizi sui mercati asiatici e in Russia e 
delle attività di agenzia legate ai clienti di T-Commerce. 
Ulteriori dovrebbero essere garantiti da T-Mediahouse, grazie ad una nuova strategia commerciale e a un nuovo modello di 
business. Ma l’elenco è lungo, perché altri 
3 milioni dovranno arrivare da T-Lab, grazie a nuove opportunitа di business.

Questione di leadership

“La crescita del Piano Industriale 2020-2022 è mirata a consolidare la nostra leadership, soprattutto tramite investimenti previsti per circa 21 milioni di euro nell’arco dei prossimi tre anni, a supporto della tecnologia e dell’innovazione. Sono certo che Triboo diventerà sempre più, anche a livello internazionale, un punto di riferimento nel mondo digital” ha commenta Marco Giapponese, Direttore Generale del Gruppo.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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