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Trasformazione Social: il nuovo report di Hootsuite

Autore: Redazione


L’ultima relazione del gruppo illustra le potenzialità insite all’interno dei social e le loro ripercussioni favorevoli sulle relazioni, non solo con i clienti, sui benefici di marketing, sulla trasformazione digitale di un’azienda

Rafforzare le relazioni, incrementare il valore e l’efficienza e supportare il cambiamento culturale. Ecco le potenzialità dei social evidenziate da Hootsuite nel Report sulla Trasformazione Social volto a illustrare alle aziende i concreti vantaggi derivanti dalla capacità dei social di agevolare una vera e propria trasformazione digitale e organizzativa della società. Lo studio, redatto in collaborazione con Altimeter Group, ha coinvolto oltre 2.000 rispondenti, tra i quali brand con un’elevata maturità social.

I tre focus

Il software di gestione di profili sociali, creato nel 2008, ha individuato tre punti cardine all’interno del suo report.

1. Il potere dei social di favorire le relazioni oltre i clienti. Se il 75% delle aziende intervistate si focalizza solo sui clienti, riconoscendoli come audience principale sui social, le realtà mature hanno già ampliato i propri confini connettendosi con community, dipendenti e partner. Come testimoniato da Sodexo, la creazione di rapporti interni ed esterni al business è una parte fondamentale della strategia digital. “Il nostro approccio comunicativo è a 360 gradi. Non vi è nessun ostacolo che separa la comunicazione interna da quella esterna”, dichiara Kim Beddard-Fontaine, Senior Vice President della comunicazione interna e digital di Sodexo. Le aziende devono quindi iniziare a puntare sull’engagement a lungo termine, sul social listening e sull’integrazione di dati provenienti da differenti canali.

2. Semplicità, efficienza ed efficacia: i 3 benefici che impattano più del marketing. Le aziende con una maggiore maturità riescono a sfruttare al meglio tutte le potenzialità di questi canali; per esempio con programmi di “Employee Advocacy”, creando valore su tutte le divisioni in termini di engagement interno. Inoltre l’Advocacy può diventare anche un nuovo canale di comunicazione e di “social selling”. Ochsner Health System, un health care provider non profit della Luisiana, ha ideato la serie “I diari degli Eroi del COVID” coinvolgendo 300 ambassador. Un’iniziativa che è diventata un pilastro della strategia comunicativa all’inizio della pandemia e che recentemente è stata lanciata assieme ad un video in cui il CEO annunciava l'assistenza gratuita ai bambini degli operatori sanitari. “Queste sono storie di cui andiamo fieri. - ha affermato Alexandra Gaudin, senior digital content specialist dell’Ochsner Health -I contenuti hanno ottenuto risonanza grazie ai nostri brand ambassador che si sono mostrati estremamente orgogliosi di far parte dell’azienda artefice dell’iniziativa”. Per sfruttare appieno i benefici dei social bisogna però saper integrare l’effort con altri canali, misurare il successo nel contesto e pianificare le incognite per mitigare gli imprevisti.

3. I Social Media come veicolo per la trasformazione digitale aziendale. Se capillare in ogni livello organizzativo, l’adozione dei social media rappresenta la strada corretta verso quella trasformazione digitale richiesta a gran voce dalla società e dal mercato moderni. Un utilizzo dei social che deve raggiungere anche il top management per ottenere un impatto significativo. Alcuni intervistati hanno affermato che i propri executive hanno compreso il potere dei social media solo quando sono stati coinvolti in prima persona. È il caso della Georgia State University.  Dopo aver compreso la rilevanza di queste piattaforme, la dirigenza ha finalmente lasciato al team social la possibilità di partecipare alle riunioni più strategiche. Terry Coniglio, direttore della strategia della Georgia State University, commenta: “Un aspetto intangibile e non misurabile è il senso di fiducia che si è diffusa nel nostro dipartimento”. Ecco le azioni chiavi per il cambiamento culturale: lavorare dall’interno verso l’esterno con programmi di Employee Advocacy, rendere i social accessibili a tutti - dai venditori ai dirigenti – e investire in esperti del settore capaci di rafforzare la posizione dell’organizzazione sui social. Qui è possibile scaricare la versione integrale del Report sulla Trasformazione Social di Hootsuite.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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