ABBONATI

Sei motivi per cui puntare sull’analisi dei dati nel 2020 secondo Weborama

Autore: Redazione

Roberto Carnazza


Gli advertiser hanno la possibilità di attingere ad un’immensa quantità di dati, ma spesso non hanno in casa gli strumenti tecnologici, le risorse umane e le competenze necessari per analizzarli nel modo più corretto ed efficace

I dati dell'ultimo “Data & Marketing Association Business Report”, condotto dalla società di ricerca americana Winterberry Group, l’80% dei CMO negli Stati Uniti aumenterà gli investimenti in analisi predittive, a conferma di quanto questo approccio strategico sia stato efficace in termini di ROI. In particolare, la società di ricerca non solo ha stimato una crescita nel 2019 di investimenti delle aziende in analisi dei dati a favore di una maggiore personalizzazione, ma ha previsto che i segmenti relativi ai big data e ai data service cresceranno del 6,3% nel 2020, raggiungendo i 23.2 miliardi di dollari grazie ad un maggiore utilizzo delle Customer Data Platform.

Il commento

“Gli advertiser hanno la possibilità di attingere ad un’immensa quantità di dati, ma spesso non hanno in casa gli strumenti tecnologici, le risorse umane e le competenze necessari per analizzarli nel modo più corretto ed efficace, perdendo così infinite possibilità di crescita” commenta Roberto Carnazza, Managing Director di Weborama Italia. “I dati citati confermano ciò che noi viviamo quotidianamente, ovvero che vi è una molteplicità di aziende che, dopo aver testato i reali benefici di questo approccio, continuano ad investire, sviluppando ulteriormente il loro business”. “Inoltre – conclude Roberto Carnazza - un aspetto determinante per il 2020 sarà l’affermazione dell’Intelligenza Artificiale come strumento di elaborazione dei dati, non solo per trarre insight strutturati ma anche e soprattutto per costruire modelli predittivi che possano meglio supportare le azioni di marketing delle aziende. Negli ultimi cinque anni sono stati investiti 11 miliardi di dollari in AI a livello globale. Weborama è stata tra le prime realtà ad implementarla nel processo di analisi dei dati e prevediamo un incremento di utilizzo anche nel nostro Paese”.

customer-data-platform-657944.660x368.jpg

Data science company

In questo contesto Weborama, la data science company con oltre dieci anni di esperienza nel campo del marketing digitale, suggerisce i sei principali motivi per cui i brand dovrebbero implementare una strategia data-driven al fine di ottimizzare gli investimenti e garantire un elevato ROI.

1 – Per arricchire il più possibile il tuo CRM

Il tuo CRM contiene dati importantissimi sulle abitudini di acquisto dei tuoi clienti. Cosa comprano, con che frequenza, quanto spendono. Ma l’orizzonte è limitato al tuo mondo. Arricchire queste informazioni con dati di seconda e di terza parte ti permetterà di conoscere i tuoi clienti a 360°.

2 – Per analizzare i tuoi dati e trovare i consumer insight più interessanti

Attraverso l’analisi dei dati - di prima, seconda e terza parte - potrai avere una fotografia dei tuoi clienti. Chi sono? Come si comportano? Cosa hanno in comune tra loro? Lasciar parlare i dati, senza assunzioni di principio e preconcetti, migliorerà la tua capacità di relazionarti con i tuoi clienti e di offrire loro la migliore esperienza di acquisto possibile.

3 – Per conoscere le tue reali “personas”

Grazie all’analisi dei dati potrai individuare le cosiddette “personas”, ossia profili che descrivano i tuoi clienti-tipo: il compratore d’impulso che acquista spinto dall’ispirazione del momento, il cacciatore di offerte, quello che confronta per settimane il prezzo di uno stesso prodotto su tutti i siti, il fedelissimo che compra sempre e solo da te oppure il cliente casuale.

4 – Per rendere le tue campagne pubblicitarie ancora più efficaci

Le persone possono diventare target per campagne di acquisizione, in programmatic, in reservation oppure tramite email marketing. Ogni canale di contatto online può essere indirizzato tramite i dati. Ma c’è di più, grazie alla riconciliazione dei dati di comportamento online con il CRM potrai anche sfruttare queste informazioni nel mondo fisico con campagne direct estremamente personalizzate. Secondo i dati del “2019 Personalization Development Study” di Monetate condotto su un campione di oltre 600 Senior Marketer di aziende attive in tutto il mondo, il 45.4% degli intervistati ha segnalato un incremento di investimenti nell’implementazione di una strategia data-driven negli ultimi 12 mesi.

5 – Per personalizzare al massimo i contenuti, i prodotti e le offerte

I dati non hanno solo una funzione pubblicitaria. Grazie ai dati potrai rendere il tuo sito in grado di adattarsi ai gusti e agli interessi del tuo cliente, proponendo a ciascuno i prodotti migliori e le offerte più adatte. La personalizzazione dei contenuti è essenziale per creare un legame e instaurare un rapporto di fiducia. A riprova dell’efficacia delle strategie data-driven, secondo i dati del “2019 Personalization Development Study” di Monetate, il 77% delle realtà che hanno attuato strategie di data driven marketing, ha aumentato le proprie revenue. In particolare, l’86% delle aziende intervistate ha addirittura raddoppiato il proprio ROI. Una corretta personalizzazione deriva quindi da una perfetta analisi dei dati.

6 – Per sviluppare il proprio business e diversificare i propri prodotti

Ogni azione, sia essa una campagna pubblicitaria, l’inserimento di un nuovo prodotto o un’offerta speciale, ti permetterà di raccogliere nuove informazioni per arricchire le tue analisi. Il tracciamento ti aiuterà ad avere un’idea sempre più chiara dei tuoi clienti e ti permetterà di riconoscerli a colpo d’occhio nella massa degli utenti del web. Non è tutto, i dati aiutano a prendere anche decisioni di sviluppo del business: quali nuovi prodotti inserire in assortimento? Quali nicchie di interesse potresti sfruttare per differenziarti dai competitor? A quali prodotti o servizi i tuoi clienti più fedeli potrebbero essere interessati, domani, anche se ancora non lo sanno? Le risposte? Si trovano tutte nei dati.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy