Autore: Redazione
17/11/2020

Rai festeggia un anno di RaiPlay, nei primi nove mesi del 2020 la raccolta digitale cresce del 34%

L’incremento a fronte di un mercato dell’adv digital a -7% nello stesso periodo; il 13 novembre 2019 Fiorello con lo show “Viva RaiPlay!” debuttava sulla piattaforma che oggi vanta 16 milioni di utenti registrati

Rai festeggia un anno di RaiPlay, nei primi nove mesi del 2020 la raccolta digitale cresce del 34%

Elena Capparelli, direttore RaiPlay

RaiPlay compie un anno e dimostra di essere un importante driver di raccolta pubblicitaria oltre che di nuovi ascolti presso target giovani e molto giovani. Secondo i dati diffusi da Rai Pubblicità, da gennaio a settembre la raccolta digitale ha registrato una crescita del 34% anche grazie alla piattaforma. Un risultato molto significativo, come sottolinea l’amministratore delegato della concessionaria Gian Paolo Tagliavia, perché nello stesso periodo si confronta con un calo complessivo del settore adv digital pari al 7%, inclusi i big di internet.

Al momento, il digital contribuisce ai ricavi pubblicitari della Rai per meno del 10% ma il potenziale è alto soprattutto in vista dello switch off televisivo del 2022 che implicherà il passaggio ad apparecchi tv connessi, e all’utilizzo di modalità strettamente digitali anche per l’erogazione della pubblicità. Anche questa condizione, secondo la concessionaria Rai, sarà motivo di grande crescita per l’advertising televisivo che sempre nei primi sette mesi dell’anno si attesta a 2,1 miliardi di euro in totale, con un calo del 15,3% rispetto ai nove mesi del 2019 (dati Nielsen). La Rai, nello stesso periodo, registra ricavi pubblicitari per 426,2 milioni di euro, in calo del 13,4% sul 2019.

Le audience di RaiPlay

La piattaforma è, secondo la concessionaria, un contesto privilegiato per integrare i valori dei marchi con i contenuti televisivi e quelli originali, come per esempio “Viva RaiPlay!”, il programma di e con Fiorello che proprio lo scorso 13 novembre ha segnato il passaggio della piattaforma da una libreria di contenuti Rai da utilizzare in modalità “on demand” a una vera e propria offerta over the top.

La tecnologia che permette la visione a tutto schermo e l’impaginazione di qualità, favorita dal basso affollamento, garantiscono agli investitori pubblicitari, secondo quanto evidenzia la concessionaria, una viewability del 90% e un view through rate del 73%. Sul fronte della fruizione del servizio, i dati segnalano che da gennaio a ottobre, i download della app sui device mobili è cresciuto del 40% mentre sulle smart tv addirittura del 116%. In totale i download sono 23 milioni, mentre gli utenti registrati sono 16 milioni, cresciuti di 3,1 milioni sempre nei dieci mesi di quest’anno che registrano oltre un miliardo di video visualizzati.

Nel corso del 2020 l’area tecnologica guidata dal chief technology officer Stefano Ciccotti ha operato una serie di interventi per ampliare la capacità della piattaforma e sostenere l’ingente quantità di contenuti prodotti quotidianamente: circa 900 per 28mila al mese, con un archivio mensile di 1,5 milioni. Per quanto riguarda invece le smart tv su cui è scaricabile RaiPlay, sono già effettivi gli accordi di distribuzione con Samsung, LG, Sony, Hisense a cui nel 2021 si aggiungeranno anche Philips, Vestel, oltre alle piattaforme di gioco PlayStation e Xbox.

L’offerta editoriale

Sul fronte editoriale, RaiPlay vanta 3800 titoli, tra cui 600 documentari, 256 titoli di teatro, 300 di musica. Sono alcuni dei numeri della piattaforma diretta da Elena Capparelli, il cui scopo principale è catturare una audience giovane individuata tra i Millennials: obiettivo centrato con una metà del pubblico al di sotto dei 44 anni, e il 34% con meno di 34 anni. I contenuti “Originals” rappresentano l’offerta distintiva di RaiPlay: dopo Fiorello ci sono stati “L’altroFestival” con Nicola Savino, in occasione del Festival di Sanremo, e poi ad aprile il docuviaggio di Lorenzo Jovanotti “Non voglio cambiare pianeta”. Anche i The Jackal sono stati su RaiPlay con “Tanto non uscivo lo stesso”. Altri contenuti disponibili su RaiPlay sono “La mia giungla” con Giovanni Scifoni e “Paese reale” con Edoardo Ferrario, “Into the dark”, “Lo straordinario mondo di Zoey” e “Stalk”. Inoltre, su RaiPlay sono presenti gli esclusivi e preziosi archivi di Rai Teche.

Le novità dallo scorso 14 novembre sono “StarClub”, incontro tra sei celebrità e i loro fan (con Mahmood, Francesco Gabbani, Fabrizio Moro, Gordon, Nek, Piero Pelù); “Ti ho visto negli occhi – Il rapimento Bulgari Calissoni”; le serie “Pure” e “Beforeigners”; i programmi dedicati a Diodato e Giovanni Allevi; “Tu non sai chi sono io” di Alessandro Sortino che parla della Generazione Z. Dal 23 dicembre invece arriverà un’altra serie in otto episodi intitolata “Foodie in love”.

I commenti di Foa e Salini

Il primo anno di RaiPlay è stato celebrato il 13 novembre 2020 in un evento in streaming a cui hanno partecipato anche Fabrizio Salini, amministratore delegato della Rai, e il presidente Marcello Foa. Quest’ultimo ha ribadito che la piattaforma è il primo passo importante di una evoluzione necessaria per dare alla Rai un ruolo di primo piano nel mercato delle piattaforme OTT, un vero e proprio canale digitale che rappresenta un punto d’orgoglio per l’azienda. Salini ha sottolineato l’unicità dell’offerta di RaiPlay, che a livello di contenuti originali ha realizzato delle novità anche a livello internazionale.