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I giardini di marzo

Autore: D Sechi


Tutto ma proprio tutto sul primo storico mese di lockdown nell’analisi di Audiweb

Che anno è, che giorno è? Sempre il 2020, te lo do per certo, sul giorno invece, confesso ci sto capendo poco. A marzo, due mesi fa, improvvisamente, e anche brutalmente, rinchiusi in casa, ci siamo dovuti riorganizzare, un’esistenza diversa, lontana, immaginata. Proprio nelle settimane in cui si riaffaccia la primavera, sorta di metafora della rinascita, invece ecco il precipitare in un paradosso spazio-temporale, fotografato, raccontato, sperato in rete, ovviamente, sempre di più. Dopo le istantanee settimanali, Audiweb ci consegna il resoconto di un mese epocale, anche perché il primo, sarebbe dovuto rimanere episodico, ricordate? Invece no, sarebbe arrivato anche aprile…

L’inizio di tutto

Era la notte tra il 7 e l'8 marzo, quando fu annunciato il lockdown in tutta Italia, il momento in cui la vita fu trasferita in chiave esclusiva tra le mura di casa e online. A dimostrarlo, ma non ce ne sarebbe neanche bisogno, ci sono i dati, a marzo letteralmente esplosi. Un mese che all'inizio, con la prima parte di isolamento forzato, è stato contraddistinto principalmente dalla ricerca spasmodica di news online per mantenersi informati in tempo reale, cercando anche risposte sui siti di approfondimento sulla salute; la seconda parte del mese in cui ha avuto inizio la rassegnazione e la ricerca di distrazioni. Da quel momento, infatti, si è andati alla ricerca di ricette e guide per la cucina, di siti dedicati ai contenuti video e di tanta TV online, di fitness e di cura della persona. Senza dimenticare i vari spazi virtuali che solitamente ci aiutano nell'adeguamento digitale del quotidiano, da quelli sulle informazioni sui computer, alla didattica a distanza.

Le nostre fonti di consolazione

A chi abbiamo affidato la nostra ricerca di consolazione? I primi tre brand nel giorno medio a marzo sono stati: La Repubblica con 7,1 milioni di utenti unici giorno medio e +56,7%, il Corriere della Sera, con 6.9 milioni e + 58,4% e TGCOM24 con 4 milioni e +28,6%. Tra quelli che invece sono cresciuti di più: La Stampa.it, con 3,2 milioni di utenti giorno medio e +94,2% rispetto a febbraio, l’ANSA con 2,7 milioni e +74,1%; Giallo Zafferano con 2,6 milioni e +85,4%; Il Sole 24 ORE con 2,3 milioni e +145,3%; Huffington Post Italia con 1,6 milioni e +90,5%; Il Giornale con 1,5 milioni e +96,6%; LA7 con 683mila utenti unici nel giorno medio e +114,1%; WeSchool con 560mila utenti unici e +788,9%. Tra le categorie di contenuti cresciute di più nel mese: le news online (+6,7%), al secondo posto delle categorie di siti, Health, Fitness & Nutrition (+11,9%), Broadcast Media (+13,3%), Food & Cooking (10,4%), Financial News & Information (+26,1%), ma anche Government (+20%), Educational Resources (+29,6% di utenti e +219% di tempo speso), No-profit (+16% di utenti) e i contenuti Video degli editori iscritti alla rilevazione Audiweb (+18,9% di utenti).

Computer alla riscossa

È cresciuta del 3,3% l’audience online, con 1,4 milioni di nuovi utenti rispetto a febbraio. La maggior parte di questi sono i più piccoli, online da computer, 2-12 anni in crescita del 44% e i teenager del 33% (e per loro triplica il tempo speso online). Una vita digitale comunque sempre mobile first, visto che da smartphone e tablet si è consumato quasi il 90% del tempo speso online, ma a marzo la novità è stata il computer, il cui utilizzo ha fatto registrare un incremento del 55,2% del tempo e dell'11% di utenti unici che hanno toccato per la prima volta i 30,6 milioni.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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