Autore: Redazione
13/11/2020

Gruppo Monrif: nei primi nove mesi ricavi editoriali a 63,4 milioni in calo del 7,5%; la pubblicità a -14,9%

Il Gruppo guidato da Andrea Riffeser, nel quale lo scorso giugno è confluita la Poligrafici Editoriale, registra andamenti che risentono della crisi innescata dalla pandemia da Covid-19, ma migliori del mercato

Gruppo Monrif: nei primi nove mesi ricavi editoriali a 63,4 milioni in calo del 7,5%; la pubblicità a -14,9%

Andrea Riffeser, Presidente Gruppo Monrif

Nei primi nove mesi dell’anno, tutto l’andamento del Gruppo Monrif ha risentito negativamente delle misure di contenimento della pandemia Covid-19. Dopo la fusione con la Poligrafici Editoriale, avvenuta lo scorso giugno, alla controllante Monrif sono stati conferiti i rami d’azienda della ex controllata con la conseguente riorganizzazione del business. Le attività editoriali si articolano tra Superprint Editoriale che controlla i mezzi cartacei; la SpeeD a cui è affidata la raccolta pubblicitaria; e Monrif Net che cura il business digitale compreso l’adv (area New Media). La Poligrafici Printing cura le attività di stampa; la EGA gestisce tre alberghi del Gruppo; e infine la Poligrafici Real Estate si occupa delle proprietà immobiliari. Per quanto riguarda l’editoria, è il settore pubblicitario a soffrire particolarmente del lockdown, alla fine del quale ha evidenziato segnali di ripresa, ma le recenti limitazioni imposte per contenere l’aumento dei contagi potrebbero influire negativamente sui tre mesi finali dell’esercizio, notoriamente tra i più significativi sul fronte adv.

I ricavi consolidati

Il Gruppo, guidato da Andrea Riffeser che è Presidente e ha registrato al 30 settembre 2020 ricavi consolidati per 106,5 milioni di euro contro 128,4 milioni dell’analogo periodo del 2019. Nello specifico, i ricavi editoriali ammontano a 63,4 milioni, con un calo del 7,5% (-5,2 milioni), inferiore al calo di mercato del 18,3% (fonte ADS - settembre 2020). Il QN-Quotidiano Nazionale, cui fanno capo il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, si conferma tra i primi quotidiani generalisti in Italia per copie medie giornaliere vendute in edicola (fonte: ADS settembre 2020) e il primo più letto, con 1,8 milioni di lettori (fonte Audipress 2020/I).

Le vendite di copie digitali crescono del 15,8% rispetto al 2019. I prodotti collaterali danno ricavi per 1,2 milioni contro i 1,5 milioni del 2019. I ricavi da servizi alberghieri sono pari a 3,5 milioni di euro, -75% rispetto al 2019 per effetto della pandemia; la stampa conto terzi chiude a 2,8 milioni sostanzialmente in linea con il 2019; gli altri ricavi, sono a quota 5,4 milioni in linea con il 2019.

La raccolta pubblicitaria

I ricavi pubblicitari totali, pari a 30,2 milioni di euro, sono in calo del 14,9% rispetto al 30 settembre 2019 (35,5 milioni). La raccolta nazionale sui quotidiani del Gruppo si contrae del 6,5% mentre la locale diminuisce del 19,8%. Tali dati si confrontano con un mercato pubblicitario che in Italia registra complessivamente un delta negativo 19,8%, con un -22,1% nella nazionale e un -27,9% nella locale (dati FCP settembre 2020). La raccolta digitale ammonta a 3,4 milioni, che rappresentano l’11,5% sul fatturato complessivo, e registra a perimetro omogeneo un incremento del 5,2%, a fronte di un mercato che diminuisce del 7,1% (fonte FCP Assointernet – settembre 2020).

Altri dati di bilancio

I costi operativi sono pari a 59,8 milioni, -12,4 milioni (-17,1%), grazie alla riduzione nel costo di acquisto della carta, per la diminuzione del suo prezzo e per la riduzione della foliazione, per i minori costi industriali, per i minori costi legati alla vendita dei quotidiani e pubblicità (diffusione, promozione, provvigioni, ecc.). Il costo del lavoro, pari a 42,8 milioni, diminuisce di 7,5 milioni (-14,9%) rispetto al 2019, per l’effetto di prepensionamenti e misure temporanee anti Covid. Il mol è pari a 3,9 milioni contro 5,9 milioni registrati al 30 settembre 2019.

L’ebitda è a quota 4,8% dei ricavi consolidati (4,6% al 30 settembre 2019); gli ammortamenti sono pari a 7,6 milioni rispetto 7,9 milioni registrati nel 2019. Gli accantonamenti sono pari a 1,5 milioni, relativi a futuri piani di prepensionamento. La gestione finanziaria evidenzia oneri netti verso banche a breve per 1,3 milioni e in leasing per 1,3 milioni. La gestione delle partecipazioni evidenzia una svalutazione di 0,2 milioni del valore di Rotopress International S.r.l., e una minusvalenza di 0,3 milioni per la cessione della partecipazione in Promoqui. Il risultato netto delle attività in funzionamento evidenzia una perdita di 7,8 milioni rispetto la perdita di 5,2 milioni del 2019. La posizione finanziaria netta è pari a 92,4 milioni contro 93,6 milioni del 31 dicembre 2019

Previsioni per la fine dell’anno

Nel terzo trimestre 2020 si sono verificati timidi segnali di ripresa del mercato editoriale che potrebbero essere vanificati dalla seconda ondata di contagi. Per quanto riguarda il settore alberghiero non c’è visibilità, perciò il Gruppo continuerà a intervenire sui costi a tutela della redditività aziendale. Per il futuro il Gruppo Monrif, storicamente leader dell’informazione su carta, punta a crescere anche sul digitale con un modello di business ibrido tra subscription e raccolta pubblicitaria. Attraverso la gestione dei dati saranno sviluppati contenuti sempre più vicini agli interessi dei vari cluster, per i quali esiste una predisposizione al pagamento, e la raccolta pubblicitaria punterà su branded content e su audience profilate.