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GfK Italia: tornano i timori per il Covid-19 ma i consumi sono in ripresa, in vista di un Natale “giallo”

Autore: S Antonini

Enzo Frasio, Presidente di GfK


Il Presidente dell’istituto di ricerca Enzo Frasio spiega le tendenze dopo il lockdown secondo le rilevazione che oggi saranno illustrate nel corso del webinar “Signals from the noise”

Non sarà un “bianco” Natale ma un “giallo”, come la luce del semaforo che avverte di rallentare perché sta per scattare lo stop. E’ la definizione data da GfK al sentiment e anche allo scenario rispetto alle prossime festività che emerge dai più recenti studi condotti sulle tendenze dei consumi in era Covid-19 e che sono stati presentati il 20 ottobre 2020 nel corso della web conference “Signals from the noise”, la quinta dall’esplosione dell’emergenza in Italia, che prova a immaginare cosa succederà nelle prossime settimane e mesi.

Le dichiarazioni rilasciate dal premier Giuseppe Conte domenica 18 ottobre a margine della presentazione del nuovo DPCM non hanno dissipato, anzi semmai accentuato, i timori che in Italia dovremo trascorrere il Natale in casa, sicuramente a ranghi ridotti se non proprio confinati in un nuovo lockdown. Del resto i numeri sui contagi, in crescita da agosto, non possono lasciare indifferenti i cittadini, presso i quali sin dal rientro dalle vacanze si registravano forti timori rispetto alla recrudescenza della pandemia, timori che oggi riguardano il 40% dei consumatori.

Contemporaneamente, però, si sono anche manifestati indicatori incoraggianti: «Per esempio sul fronte dei consumi tecnologici e di beni durevoli abbiamo rilevato un recupero importante, trascinato dalla tecnologia della casa – spiega Enzo Frasio, Presidente dell’istituto di ricerca -. Notiamo tendenze non negative anche nell’area del largo consumo. Dopo una fase 1 e le settimane appena successive, durante le quali gli italiani riempivano il carrello, adesso l’acquisto è stato ripensato, con beni a maggior valore aggiunto» con carrelli mediamente più grandi rispetto all’anno scorso e una presenza presso il punto vendita inferiore.

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Preoccupazione, +7%

La preoccupazione per il virus torna a investire la sfera della salute, come a marzo e aprile, dopo aver interessato più che altro l’ambito economico. Secondo i dati GfK, la preoccupazione è cresciuta del 7% negli ultimi tre mesi. Il 63% è convinto che ci saranno altre limitazioni, in crescita del 13%.

I dati emergono da tracking permanenti e altri attivati ad hoc in questo periodo, incrociati con Sinottica. «Permane e crescerà una forte attenzione rispetto al cibo che prima di ogni altra cosa è considerato uno strumento per mantenersi in salute». La logica del “Rethink Spending”, vale a dire il ripensamento delle proprie priorità nei consumi, viene abbracciata dal 59% dei consumatori «e i nuovi comportamenti sono destinati a rimanere, come ad esempio il maggior ricorso agli acquisti online», con ovvie ricadute sulle strategie dei brand, anche in comunicazione.

Il mercato dell’hi-tech

Per quanto riguarda i prodotti tecnologici, «nel terzo trimestre, in presenza di campagne promozionali come ad esempio il  Black Friday, ci aspettiamo una tendenza molto positiva e una crescita a doppia cifra. In vista di altri mesi di smart working o di didattica a distanza, gli italiani si attrezzano per allestire postazioni adeguate».

Crescono anche gli acquisti di piccoli elettrodomestici, e in particolare i dispositivi per la preparazione del cibo e per la bellezza in casa, nonché i dispositivi per vivere al meglio l’entertainment domestico. Per il settore tech sarà particolarmente importante monitorare gli ultimi mesi dell’anno, che vedono la concentrazione di eventi (come Prime Day, Black Friday, Cyber Monday e Natale) che fanno registrare picchi di vendite per questo genere di prodotti. Durante la settimana del Black Friday 2019 le vendite hanno registrato un incremento record del 175% a valore rispetto alla settimana media. Secondo le rilevazioni GfK, quest’anno un consumatore su due intende avvalersi dei vantaggi offerti da iniziative come il Black Friday.

Il largo consumo

Alcuni trend emersi durante il lockdown per il mercato del largo consumo sono ancora molto sostenuti. In questo mercato Gfk identifica cinque tipologie di andamento che hanno caratterizzato i vari settori. Ci sono i propulsori, che non hanno mai smesso di crescere; i revenge, in forte ripresa con la riapertura; le bolle, che dopo il lockdown hanno rallentato la crescita; i penalizzati e i non impattati. Tra le categorie di prodotto che crescono di più in penetrazione anche nella fase post-lockdown ci sono il beverage, l’home care e il personal care. Rispetto ai canali di vendita, continuano ad avere andamenti molto positivi l’online (33% di penetrazione) e le piccole superfici di prossimità (52%).

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Il sentiment degli italiani

Per descrivere il momento attuale, GfK usa tre parole chiave: disruption, acceleration, data overload. Il cambiamento è stato una costante degli ultimi anni ma il COVID-19 ha sicuramente scompigliato le regole del gioco, cambiando le abitudini delle persone in molti ambiti diversi.

In un momento così “disruptive” non c’è tempo per aggiustare il tiro: bisogna adattarsi velocemente al nuovo contesto, trovare le informazioni davvero importanti per la propria azienda e capire quali sono i nuovi bisogni dei consumatori. Significa intercettare i segnali giusti, separandoli dal rumore di fondo. Tra le cose più evidenti c’è la resilienza degli italiani, e la riscoperta di valori e sentimenti condivisi: sempre più persone (73%) si dichiarano orgogliose di essere italiane e c’è stata una rivalutazione della scienza, delle competenze e dei saperi esperti. Questo per esempio si riflette sui consumi dei prodotti italiani, sostenibili ed etici.

Scenari futuri

Tornando al discorso del Natale, sperando che non ci sia un inasprimento delle misure di contenimento, è comunque un dato acquisito che sarà diverso dal solito, almeno secondo l’88% degli italiani. Per la maggior parte delle persone ci saranno meno spostamenti e viaggi (lo pensa il 69%) e meno ritrovi con amici e parenti fuori dalla cerchia più ristretta (51%).

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«Per questo “Yellow Christmas 2020" – conclude Frasio – ci aspettiamo comunque un incremento delle vendite». Poiché la casa sarà il luogo privilegiato potrebbe esserci un rafforzamento delle attività legate al cibo e alla cucina. I regali probabilmente si concentreranno su prodotti utili e sulla tradizione gastronomica, tecnologia, entertainment, libri. Ma quello degli acquisti non è l’unico scenario possibile. Per GfK potebbe anche verificarsi una depressione dei consumi a causa della rassegnazione alla pandemia; oppure una reinvenzione dello stare a casa.

Per il dopo pandemia, si prefigura un nuovo modo di pensare, all’insegna del benessere salutistico, del rispetto per l’ambiente, della ricerca scientifica e degli investimenti per ridurre il digital gap. Il consumatore cercherà interlocutori degni di fiducia, produttori responsabili e impegnati nel cambiamento socioculturale, più qualità.

I relatori 

Alla presentazione hanno partecipato in qualità di relatori Enzo Frasio, presidente GfK Italia, con un intervento su “Disruption, Acceleration, Data Overload. GfK: Independent and Trusteddata”; Daniele Novello, Sub-Lead, Consumer Insight con “Verso il 2021, prospettive dei consumatori. Torna la paura?; Fabrizio Marazzi, Solution Lead, Market Insights con “Mercati Tech positivi in attesa dei grandi eventi promozionali. Smart working, educational e nuove abitudini riconfigurano i trend”; Marco Pellizzoni, Commercial Lead, Consumer Panels con “FMCG: cosa resterà di quest’anno Covid? Nuove direzioni per il Largo Consumo”; Giuseppe Minoia, Insight Advisor con “Brevi e medi scenari di consumo: quali contenuti e quali racconti. Sarà un White Christmas?”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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