Audiweb legge la prima settimana di riapertura al mondo, la minore ricerca spasmodica di notizie indica un ritorno alla normalità che però appare ancora lontana
Non è stato così semplice lasciarsi dietro le spalle la propria vita, quella maturata in due mesi di chiusura semi-permanente. In barba al paternalismo politico-mediatico, sempre pronto a fantasticare di festini, trenini, folle immani, lo schermo virtuale, sempre pronto ad accoglierci ogni mattina di questa stravagante primavera, da strumento di lavoro si è trasformato in amico per la pelle. È stato insomma difficile voltargli le spalle, un bel pomeriggio, e provare a uscire, mascherati. La riapertura del 4 maggio, oltre la sacrosanta spesa, ha avuto delle ripercussioni sul consumo di internet, che in 70 giorni ha conosciuto punte incredibili? Per voi, indomabili curiosi, visto che si poteva uscire, abbiamo citofonato ad Audiweb: Gigi non c’era, la cremeria nemmeno, ma la pioggia di dati è stata, come sempre, sostanziosa.
Si riparte
Fase 2 quindi, la settimana della riapertura, anche se ancora con cautela e con le famigerate autorizzazioni a portata di mano. Sono i sette giorni nei quali l'interesse degli utenti inizia a spostarsi anche su contenuti più di prossimità. Esempi: Virgilio, con 5,9 milioni di utenti, che rispetto alla settimana 20-26 aprile fa registrare un +10%, e rispetto alla settimana di pre-emergenza fa +9%; Pagine Bianche 2 milioni e 100 mila, +23% rispetto alla settimana di aprile e +29% rispetto alla settimana di pre-emergenza; Pagine Gialle 1,4 milioni di utenti, +18% e +5%.
Incremento, ma più contenuto
C'è poi il caso delle testate online più locali, come alcune dell'area Centro Sud: Il Mattino con 5,5 milioni di utenti e un incremento del 9% rispetto alla settimana 20-26 aprile e del 47% rispetto alla settimana media pre-Coronavirus; Giornale di Sicilia con 1,8 milioni di utenti, +3% e +40; La Gazzetta del Mezzogiorno con 1milione e 100 mila utenti unici, +11% rispetto alla settimana di aprile e +76% rispetto alla settimana pre-emergenza; Gazzetta del Sud Online con 869 mila utenti unici, +8% e +60%; Il Quotidiano del Sud con 187mila utenti unici, +12% e +35%. Nella settimana di rilevazione 4-10 maggio 2020 persiste l'incremento generale dell'audience online rispetto al periodo di pre-chiusura (+26,5%) anche se con un andamento generale più contenuto e un ritorno verso i valori standard se si guarda il confronto con i dati della settimana 20-26 aprile.
Normalità? Forse
La flessione rispetto alla settimana di aprile indica una tendenza a tornare verso valori normali: manca quella ricerca spasmodica di notizie, eppure, come si evince dalle variazioni medie, siamo ancora lontani dalla normalità, come accade nella nostra quotidianità, del resto. Questo andamento in due direzioni si riscontra, per esempio, nell’analisi dei dati delle entità iscritte alla rilevazione e classificate nella categoria News & Information, che in questo lungo periodo di emergenza ha registrato variazioni medie più elevate delle altre categorie e che rispetto al periodo di pre-emergenza presenta ancora un incremento medio del 27%. Così come, più in dettaglio, i siti di informazione (sotto-categoria Current Event & Global News) presentano una variazione media del +33% rispetto al periodo di pre-emergenza, segno di un interesse ancora forte verso questo tipo di contenuti, mentre rispetto alla settimana tra il 20 e il 26 aprile 2020 - che si chiude proprio con l'annuncio della fase 2 - si riscontra una flessione media dei valori rilevati pari al -12%.
I brand
Tra i primi brand della settimana dal 4 al 10 maggio risultano variazioni positive rispetto alla settimana media pre-emergenza, ma più o meno in flessione rispetto ai sette giorni tra il 20-26 aprile quando il lockdown era ancora una certezza, e solo il 26 aprile veniva annunciata una possibile graduale apertura il 4 maggio. E quindi, Corriere della Sera a -14% rispetto alla settimana 20-26 aprile e +13% rispetto alla settimana media di pre-emergenza (15,9 milioni di utenti unici); La Repubblica con un -5%, e +19% (14,6 milioni di utenti); Il Messaggero, -15%, +5% (11,4 milioni di utenti); TGCOM24, -9% rispetto alla settimana di aprile, stabile rispetto al periodo pre-emergenza (10,4 milioni di utenti). A crescere ancora, rispetto alla settimana 20-26 aprile, sono Leggo +51%, Il Mattino +9%, QuiFinanza +7%, DiLei +15%, La7 +2%, TPI +6%, Wired +9%, La Gazzetta del Mezzogiorno +11%
Veni Video Vici
Il ridimensionamento dell'incremento dei dati generali rispetto al periodo pre-emergenza si riflette anche sui dati Video degli editori iscritti alla rilevazione che, rispetto alla settimana tra il 20 e il 26 aprile, registrano una variazione media del -7,6%, ma che rispetto al periodo di pre-emergenza continuano a mantenere livelli superiori, con una variazione media del +42,6%, a dimostrazione di un sostenuto interesse anche per questo tipo di formato, trainato particolarmente dall’interesse per contenuti di intrattenimento e tempo libero. Entrando nel dettaglio, mostrano numeri interessanti i dati video dei brand economico-finanziari QuiFinanza (+4% rispetto alla settimana 20-26 aprile e +509% rispetto al periodo pre coronavirus) e Il Sole24 Ore (che sulla settimana 20-26 aprile registra -26% ma rispetto alla settimana pre-emergenza presenta ancora una crescita del 93%. Rispetto a prima, raccolgono il favore degli utenti i contenuti video dei brand Giallo Zafferano +35%, Cookist +81% e Buonissimo +30%, TGCom 24 +48%.