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Audipress 2019/III: sono 39 milioni i lettori dei titoli stampa, calo dell’1,5% rispetto al periodo precedente

Autore: Redazione


La Gazzetta dello Sport è sempre primo tra i quotidiani per copie cartacee e digitali, Corsera secondo e QN terzo; Sorrisi e cansoni tv leader tra i settimanali, Focus tra i mensili

Sono 39 milioni gli italiani che ogni mese leggono un titolo stampa, che sia in versione cartacea o digitale, vale a dire 7 adulti su 10. Lo dice la rilevazione Audipress 2019/III relativa al periodo 9 settembre – 8 dicembre 2019. Confrontato con il quadrimestre precedente (8 aprile – 14 luglio) il trend è in calo dell’1,5%. Di questi, 1,5 milioni legge la versione digitale delle testate. “Sostanziale stabilità nella lettura della stampa di qualità nel 2019: in Italia 3 persone su 4 scelgono ogni mese un contenuto professionale e certificato su carta o digitale replica”, osserva il Presidente di Audipress Ernesto Mauri. Secondo i dati circolati ieri, i lettori dei quotidiani sono 15,8 milioni, circa il 30% della popolazione, generando un volume che supera i 23,7 milioni di letture al giorno. In prevalenza uomini (63,7%), i lettori di quotidiani superano per la maggior parte i 55 anni (45,1%), ma il 35,6% sta nella fasciaa 35-54 anni e nel 19,3% dei casi sono giovani dai 14 ai 34 anni. Il quotidiano più letto in Italia si conferma la Gazzetta dello Sport con 3,2 milioni di lettori. Segue il Corriere della Sera con 2,039 milioni di lettori tra carta e replica digitale, primo tra i generalisti e seguito a ruota dal QN – Quotidiano Nazionale con 2,024 milioni di lettori che però conserva il primato solo sulla carta con una readership di oltre due milioni. Repubblica è il terzo quotidiano più letto a quota 1,9 milioni circa, Corriere dello Sport ne ha 1,4 milioni, La Stampa 1,1 milioni.

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Settimanali

I lettori dei settimanali sono circa 13 milioni tra carta e replica digitale, il 24,3% della popolazione italiana, per un totale di quasi 22 milioni di letture. Prevalentemente donne (69,6%), per il 48,2% superano i 55 anni, mentre il 32,5% hanno tra i 35 e i 54 anni e il 19,3% ne ha da 14 a 34. Il primo più letto è sempre Sorrisi e canzoni tv a quota 2,3 milioni, seguito da Chi con 2,1 milioni di lettori circa, e da Oggi con 1,8 milioni. Settimanale DiPiù ne ha 1,8 milioni, Gente 1,6 e Donna Moderna 1,4 milioni.

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Mensili

La periodicità mensile coinvolge 11,7 milioni di italiani, pari al 22,1% della popolazione e a 20 milioni di letture. Sono perlopiù donne, ma con un margine sul lettorato maschile minore rispetto ai settimanali: 53,2% contro 46,8%. In questo caso, la prevalenza della readership si colloca nella fascia d’età tra i 35 e 54 anni (39,2%) e anche la fascia più giovane è presente con una buona percentuale: 27,5%. I più letti sono Focus (3,7 milioni), Quattroruote (2,2 milioni) e Al Volante (1,4 milioni).

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Due terzi degli italiani scelgono letture qualificate

“Poco meno di 40 milioni di persone, circa il 74% della popolazione, scelgono, per informarsi, la stampa di qualità, quotidiana e periodica. La scelgono e la leggono perché la considerano uno strumento insostituibile per attendibilità e autorevolezza, il solo argine possibile alla proliferazione delle fake news e di attività di disinformazione”, commenta il Presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti. “L’interesse per l’informazione di qualità cresce, ma la lettura avviene sempre più spesso in maniera non lecita, anche da parte di professionisti e soggetti abbienti e le copie acquistate diminuiscono a fronte di un incremento della lettura di copie prestate, avute da altri, trovate o ottenute in altro modo (bar e locali pubblici, chat e piattaforme social, pirateria) con il rischio di danneggiare la stessa qualità dell’informazione. È perciò necessario sensibilizzare l’opinione pubblica e migliorare gli strumenti di tutela per la difesa della stampa, anche attraverso campagne di comunicazione: i cittadini devono sapere che comprare il giornale e scegliere l’informazione di qualità significa sostenere la libertà di stampa e il pluralismo informativo, pilastri fondamentali della democrazia”.

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La frequenza di lettura

Nel caso dei quotidiani, la frequenza di lettura è molto alta con il 65,3%. Per quanto riguarda i periodici la frequenza è medio-alta, con rispettivamente il 39% e il 40,1%. Nel caso dei mensili è media, con il 47,6%. Audipress 2019/III è stata condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 14 anni e oltre. Per questa edizione sono state eseguite 38.974 interviste, condotte con il sistema CAPI Doppio Schermo, lungo un calendario di rilevazione di 38 settimane complessive, dal 14 gennaio 2019 all’8 dicembre 2019. Gli Istituti esecutori del field sono Doxa ed Ipsos; il disegno del campione e l’elaborazione dei dati sono stati effettuati da Doxa; i controlli sono a cura di Reply. Ulteriori elaborazioni da nastro di pianificazione sono effettuate da Media Consultants, Memis, MediaSoft e Nielsen.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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