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Audioutdoor si rinnova, accordo con Vodafone per rafforzare le misurazioni quotidiane delle campagne

Autore: S Antonini

Giovanna Maggioni


La società presieduta da Giovanna Maggioni ha presentato l’evoluzione della ricerca sulle audience della pubblicità esterna, da oggi possibile la postvalutazione delle pianificazioni su dati reali

Nonostante il 2019 non sia andato benissimo sul fronte dei ricavi pubblicitari, con un calo attestato da Nielsen al 9,2% da gennaio a novembre, il mercato dell’out of home è in fermento per le novità di Audioutdoor, la ricerca sulle audience del mezzo, presentate ieri a Milano nel corso del convegno “Out of home on the move” organizzato dalla società che produce l’indagine con le aziende di pubblicità esterna associate: IGPDecaux, Clear Channel e IPAS. Anzi, la nuova indagine – o meglio la sua versione implementata – sarà lo strumento chiave del rilancio di questo media che come pochi altri ha saputo cogliere le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica. «L’affissione è simbolo di sensualità e di fascino, i grandi luoghi di passaggio sarebbero dei non luoghi senza l’innovazione dell’outdoor come i videowall, fonte di intrattenimento e di decoro e abbellimento per quegli spazi – ha detto il presidente UPA Lorenzo Sassoli de Bianchi in apertura di convegno -. Noi però siamo pubblicitari, dobbiamo rafforzare le nostre marche ottimizzando gli investimenti. Abbiamo bisogno di strumenti di misurazione sofisticati e condivisi, innovativi come questa nuova metrica che aumenta la precisione dei dati e rende più performanti le campagne».

Un mezzo in ripresa

La nuova ricerca arriva in un momento di ripresa del mezzo che, secondo alcuni studi delle agenzie media, nel 2020 dovrebbe crescere del 2,4% in un mercato globale positivo del 3,9%. «Quattro anni fa abbiamo introdotto la misurazione multimediale del multiambiente – spiega Giovanna Maggioni, presidente di Audioutdoor –, una innovazione straordinaria che permette di calcolare le audience nette senza duplicazioni e di fare valutazioni preventive sulla base di dati medi aggiornati periodicamente. Oggi facciamo un grande passo in avanti, con una ricerca misura il reale ritorno di una campagna in termini di audience e di copertura, superando il dato medio e l’utilizzo della modellistica». Inoltre, Audioutdoor affina la reportistica con l’intelligenza artificiale e a partire metà di aprile sarà in grado di fornire con una tempistica anche quotidiana, dati di verifica sulle campagne in modo completo, in qualsiasi ambiente siano sviluppate e con la certezza della georeferenziazione. La ricerca offre una fotografia molto puntuale del territorio, dello spazio fisico concreto ma anche in termini socio-economici, informazione alla base di un «adeguato pensiero strategico» ricorda Maggioni che sottolinea anche come la mobilità muti il contesto in cui si sviluppa la pubblicità esterna. «L’incontro di oggi – chiosa la presidente di Audioutdoor – è anche una base di confronto tra gli operatori che da anni sostengono l’innovazione della ricerca e altre società che oggi mettono sul mercato le loro singole indagini, magari con sforzo economico ma non validate e disomogenee, con il supporto dei centri media».

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Paolo Lorenzoni (country marketing director Italy di Netflix)

 

La rivoluzione digitale

Gli operatori del settore sottolineano il ruolo svolto dal digitale nell’evoluzione del mezzo, ma anche la sua capacità di resistere all’attacco di internet. «L’out of home ha sviluppato una forte resilienza rispetto al web, mantenendo sostanzialmente la propria quota come la radio, mentre la stampa si è ridotta a un terzo e la tv nel 2019 ha cominciato a mostrare segni di cedimento» spiega Giovanni Uboldi, commercial and marketing director di IGPDecaux. In un mercato italiano dominato dalla televisione, «l’out of home ha potenziale di crescita perché nel nostro Paese è sottodimensionato rispetto ad altri mercati europei, e anche grazie all’espansione del digitale che nei prossimi tre anni dovrebbe aumentare del 14%». Il mezzo è sicuro per i brand, non può essere soggetto a frodi ed è sempre in regola con il gdpr; «È anche il più adatto ad attirare l’attenzione, per esempio è il più esposto ai light tv viewer e quindi lo pensiamo anche in funzione complementare agli altri mezzi perché colpisce le persone in movimento». Il mezzo è anche molto sinergico con il web, come dimostrano campagne in cui si utilizzano i qrcode. Per Stefania Di Giacomo, commercial director Italy di Ipas Group, l’out of home si evolve a partire dalla centralità della comunicazione esterna tradizionale, «con il coinvolgimento attraverso la capillarità del mezzo delle masse che si spostano nei contesti urbani, e l’utilizzo dell’innovazione digitale per rendere la pubblicità esterna ancora più accattivante». L’out of home è anche in grado di esprimere grande creatività proprio grazie al digitale: a questo proposito Di Giacomo ha presentato il prodotto MUPI, cartellonistica animata come le gif. «Creatività e innovazione sono le leve da muovere per sviluppare il brand attraverso questo mezzo – afferma Emanuela Cirillo, product director di Clear Channel -. L’out of home è un mezzo potente e capillare che porta le marche in piazza creando un’interazione diretta con il consumatore. L’evoluzione di AudiOutdoor porterà al mercato maggiore qualità e valore».

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Michele Casali (coordinatore del comitato tecnico)

 

Le novità della ricerca

Per garantire il monitoraggio e l’aggiornamento quotidiano delle perfomance delle campagne Audioutdoor ha stretto un accordo con Vodafone al fine di garantire l’approvvigionamento di dati puntuali sugli spostamenti di una ampia fetta di popolazione, circa il 30%. Altri accordi sono allo studio. «La sinergia tra più fonti di dati tra Istat, survey ad hoc, dati aeroportuali e società di trasporto, ha sempre caratterizzato la ricerca» spiega Michele Casali, coordinatore del comitato tecnico. Si tratta di dati censuari e non campionari, elaborati attraverso modelli evoluti che permettono di puntualizzare le pianificazioni anche al singolo giorno e al singolo spazio, come a permettere l’integrazione in ottica multiambiente. Da ieri inoltre la ricerca rende disponibili tre nuove categorie di informazioni: in primo luogo sulla stagionalità non più attraverso dati medi ma grazie a valutazioni reali. Inoltre offre valutazioni su eventi che influenzano lo spostamento e il numero di persone presenti in certi ambiti, e infine permette di effettuare sempre in termini reali la post valutazione delle campagne, che poi è una delle esigenze fondamentali degli investitori come ha sottolineato anche il presidente di UPA. In futuro, Audioutdoor si occuperà anche di misurare la visibility e la viewability, nonché di implementare la misurazione road side e di fornire i numeri relativi alle singole pianificazioni all’interno dei palinsesti digitali.

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Lorenzo Sassoli de Bianchi

 

La creatività concorre alla crescita del mezzo

In un contesto così evoluto e frizzante, la creatività assume una nuova, rilevante importanza per la pubblicità esterna. «Oggi la tecnologia è diventata parte dell’affissione e l’ha potenziata, permettendo nuove creatività che un tempo erano impensabili – commenta Lorenzo Sassoli de Bianchi -. Vedo campagne molto belle che suscitano attenzione, commenti e curiosità. E’ un bel segnale per il mezzo che stiamo utilizzando con più inventiva ravvivando le nostre città». A proposito di questo tema sono intervenuti Paolo Lorenzoni, country marketing director Italy di Netflix, e il direttore creativo esecutivo di Armando Testa Michele Mariani, in rappresentanza di UNA che è presente in Audioutdoor insieme a Upa e AAPI. Lorenzoni ha mostrato le campagne ironiche e provocatorie realizzate in esterna da Netflix per annunciare il proprio arrivo in Italia; Mariani ha parlato di come conquistare l’attenzione di un pubblico molto distratto con una soglia di attenzione troppo bassa.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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