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Alkemy: nel primo semestre crescono marginalità e cassa

Autore: Redazione

Duccio Vitali


Il CdA ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020. Nominato Direttore Generale Massimo Canturi. Al via anche il progetto di fusione di Biz-Up

Il Consiglio di Amministrazione di Alkemy ha approvato la Relazione Finanziaria semestrale al 30 giugno 2020. Il primo semestre, considerando la complessità e l’incertezza del contesto, ha visto per Alkemy un andamento generale del business positivo, in particolare in termini di crescita della marginalità, grazie al forte presidio sui clienti, alla maggiore efficienza del business e alla nuova strategia di Go-to-Market, focalizzata sullo sviluppo di grandi progetti a maggior valore aggiunto e a maggior profittabilità, proseguendo nel percorso di industrializzazione del proprio modello di business. A fronte di ricavi in contrazione sui mercati esteri rispetto al primo semestre 2019, e quasi costanti in Italia, Alkemy ha registrato un incremento consistente della marginalità, con un EBITDA superiore all’anno precedente di oltre il 7% e una generazione di cassa operativa di 3,40 milioni. Questi risultati, grazie alla capacità di adattamento della struttura operativa del Gruppo ed alla resilienza e consistenza del business, sono stati raggiunti senza ricorrere alla cassa integrazione o ad altri strumenti pubblici di sostegno dei lavoratori, con pieno utilizzo della forza lavoro disponibile. È iniziato anche il progetto di fusione della controllata Biz-Up.

Percorsi obbligati

“Il forte presidio sui nostri clienti principali, fulcro del nostro nuovo modello di business, ha dimostrato la sua resilienza durante il lockdown, anche grazie al nostro essere nativamente digitali”, ha commentato l’Amministratore Delegato Duccio Vitali. “In questi mesi abbiamo proseguito nel percorso di industrializzazione ed efficientamento, che ha portato a una crescita della marginalità. Questo risultato è ancor più degno nota alla luce del fatto che non abbiamo usufruito della cassa integrazione messa a disposizione dal Governo italiano. Abbiamo, infatti, scelto di investire nelle nostre persone, in coerenza con i nostri valori e la nostra cultura, che rappresentano la vera forza di Alkemy”. “La digitalizzazione e la trasformazione dei modelli di business è un percorso obbligato per le aziende, che l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori, accelerata dall’emergenza Covid-19, ha reso più urgente”, ha aggiunto il Presidente del Consiglio di Amministrazione Alessandro Mattiacci. “Il momento che stiamo vivendo può diventare una grande opportunità per l’innovazione del sistema economico nelle geografie in cui operiamo, nelle quali le aziende sono in relativo ritardo nel percorso di digitalizzazione. Per questo motivo, ci aspettiamo un salto nella crescita del mercato della digital transformation, e Alkemy ha la struttura e l’offerta giusta per catturarlo”.

Analisi dei dati

I ricavi del Gruppo per il primo semestre del 2020 ammontano a 37,11 milioni, rispetto a 41,67 milioni del primo semestre del 2019, con un decremento del 10,9%. Tale risultato è prevalentemente imputabile alle società estere, che hanno maggiormente risentito degli effetti pandemici, a causa della preponderante esposizione al settore turistico-alberghiero. I ricavi realizzati in Italia pari a 27,64 milioni, sono stati sostanzialmente allineati a quelli del periodo comparativo, con una contrazione del solo 2%. Questo risultato positivo è stato raggiunto grazie alle buone performance del primo trimestre del 2020 e alla resilienza della nuova strategia di Go-to-Market, focalizzata sul forte presidio dei clienti principali. All’estero i ricavi sono ammontati a 9,47 milioni, rispetto ai 13,47 milioni nel periodo comparativo (-29.7%). Tale decremento è imputabile principalmente alla controllata messicana, la quale, in seguito al Covid-19, ha risentito immediatamente del rallentamento del settore turistico-alberghiero a cui è esposta. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 giugno 2020 è negativa per –14,32 milioni, rispetto alla PFN negativa per -19,21 milioni al 31 dicembre 2019, con un miglioramento nel periodo di 4,89 milioni. Tale variazione è prevalentemente riconducibile:

• per 4,29 milioni, alla maggiore liquidità disponibile sui depositi bancari;
• per 2,27 milioni, alla rideterminazione del valore delle put option;
• per –1,61 milioni, all’iscrizione del factoring pro-solvendo relativi ad una specifica
posizione con un cliente in ambito telecomunicazioni;
• per 0,59 milioni, al decremento delle quote scadenti a medio lungo termine al netto
dell’incremento dei finanziamenti bancari a medio termine contratti nel periodo;
• per –1,07 milioni, all’incremento dei finanziamenti bancari a breve termine, relativi principalmente alla fine dei periodi di preammortamento di alcuni finanziamenti stipulati nel 2019.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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