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20 anni di Skuola.net, il fratello maggiore degli studenti

Autore: D Sechi

Marco Sbardella


Per il portale di riferimento degli studenti due decenni volati e ricchi di iniziative, di intuizioni, di successi e gratificazioni, con un’autorevolezza ormai riconosciuta anche da media e istituzioni. Il fondatore Marco Sbardella ci racconta il segreto di un brand divenuto iconico per generazioni di ragazzi

Quelle sortite nei bagni, quei passaggi di carta stropicciata tra i banchi, furtivi cenni di assenso, ma anche tavolate infinite e confuse tra appunti, libri, penne e compagni di scuola spettinati, con enciclopedie aperte a caso, con domande prive di un responso, con il dubbio, che si trasforma in preoccupazione e poi in angoscia, stavolta non ce la facciamo, stavolta non è la solita interrogazione, questa volta si tratta dell’esame di maturità!!!

Quante volte vi siete svegliati di soprassalto, 25-30 anni dopo il temibile appuntamento con il primo esame di Stato, impreparati come quella volta, con il peso schiacciante che in fase onirica diviene inesorabile? Ebbene, pensate che la solfa non è cambiata: nel 21esimo secolo si studia ancora, si fatica, ci si dispera, ma con la fortuna di avere un professore a portata di mano: proprio lui, Internet. Eppure, anche nell’ancora giovane storia della rete non sono state subito rose e fiori, al principio ci volle un’intuizione, ossia trasportare tutti quei foglietti di cui sopra, nonché i famigerati Bignami, strapazzati e sottolineati fino allo sfinimento, nella dimensione online. Creare un portale dove poter rintracciare gli appunti desiderati da studenti di medie, superiori e universitari.

L’idea venne nel 2000 a Marco Sbardella e Daniele Grassucci – al tempo compagni di scuola e vicini di banco - e nacque Skuola.net. Sbardella e Grassucci, all’epoca 16enni, si trovano oggi alla guida di un gruppo che non accenna a rallentare, perché tesoriere di uno dei beni più agognati dai giovani: la preparazione scolastica, perlomeno dignitosa, una fucina di perle inesauribile. E proprio con Marco Sbardella, Co-founder e Head of Marketing & Business Development di Skuola.net, abbiamo provato a fare un bilancio dei tanti obiettivi trasformati in realtà.

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Sorpresi di aver toccato i venti anni?

«Certo al principio, come sempre o spesso accade, non si dava molto credito al progetto, eravamo anche piuttosto giovani, eppure eccoci qui. Come abbiamo fatto ad alimentare il fuoco? Abbiamo ascoltato le richieste e soddisfatto i bisogni degli utenti. Aggiornando, modificando, implementando, sempre concentrati sull’oggi e sul domani. Se oggi guardiamo indietro, ci accorgiamo che i ragazzi del 2000, i nostri primi utenti, non avevano a disposizione Google e neanche Wikipedia. Ma hanno cominciato ad appoggiarsi su Skuola.net e a creare, via via, quella che poi si è trasformata in una community, una famiglia.

E dire che la richiesta iniziale era avere a disposizione qualche appunto in più…

«Skuola.net ha cominciato a raccogliere decine di pagine di appunti corretti e oggi ci ritroviamo con un database di 200.000 appunti, un tesoro creato in due decenni. Nel corso del tempo si è creato un vero e proprio marketplace, con la possibilità per gli studenti di poter vendere i propri».

Nella storia dell’apprendimento scolastico, una delle ultime chance, la più famosa almeno è rappresentata dalla lezione privata, funzione che Skuola.net adempie con profitto

«È sempre stato difficile trovare un tutor, adatto alle singole circostanze, geograficamente vicino e, perché no, conveniente sul fronte dei prezzi. Su Skuola.net abbiamo aperto un marketplace dedicato a questo - Skuola.net | Ripetizioni - una sorta di Deliveroo dei professori di ripetizione: lo cerchi, leggi le valutazioni, lo scegli, vai da lui, lo fai venire, ti confronti via Skype. Skuola.net è un’esperienza maturata sul campo, una creazione progressiva di sovrastrutture che improvvisamente oggi si rivelano fondamentali, nel momento dell’improvvisa emergenza, con il Coronavirus che si impadronisce delle esistenze, con il lockdown che incombe e poi diventa realtà e con le scuole diventano la prime strutture a dover chiudere fino a chissà quando. Nonostante l’attuale difficoltà, possiamo contare su una scuola comunque informatizzata, sempre online. A testimoniarlo proprio la percentuale di chi riceve lezioni in rete, passata dal 25% all’80% in pochissimi giorni, già prima delle restrizioni».

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Altri traguardi raggiunti?

«La creazione di una testata giornalistica dedicata ai giovani – guidata da Daniele Grassucci, Co-founder & Head of Content and Communication - con gli argomenti che poi vengono divulgati sui vari media. Come non citare poi la community, che può contare su 2 milioni di utenti social, su 2,5 milioni di iscritti al portale, su 5,5 milioni di accessi unici al mese al sito (dato medio unique browser mensili rilevata da Google Analytics). E poi, ancora, la web tv che vanta la partecipazione di esperti, influencer ma anche di politici, da Conte a Salvini passando per Di Maio e Renzi, solo per citarne alcuni. I ministri dell’Istruzione sono poi degli habitué: dal 2012 in poi ciascuno di loro è passato nei nostri studi. Per arrivare a quello che è divenuto un autentico format di successo: 'La notte prima degli esami', che nell'ultima edizione ha fatto registrare oltre 200.000 connessioni in streaming in diretta. Si tratta di piccoli-grandi passi avanti, anche di mutamenti di costume all’interno di un sistema che didatticamente purtroppo non è che sia cambiato poi così tanto dai tempi della riforma Gentile».

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In retrospettiva, la vostra fu una vera e propria scommessa?

«Oggi pubblichiamo libri che provano a raccontare i lavori del domani, perché conosciamo l’argomento, l’abbiamo provato sulla nostra pelle. Partivamo da contesti famigliari legate comunque alla scuola, eppure non c’era questa grande fiducia. Oggi magari potrebbe essere più facile trovarsi, capire la propria indole, il talento e assecondarlo. Le famiglie sono cambiate, diverse: ora i genitori sono meno presenti, lavorano tutti, educano meno, ci sono anche più separati, tutte situazioni che incidono».

Intanto i numeri vi danno ragione

«Dopo venti anni cresciamo sempre a due cifre, nel 2019 abbiamo chiuso con un +30%. Siamo ormai in 25, distribuiti tra Milano e Roma. Recentemente, abbiamo acquisito 2 portali: Matematicamente.it, che aggiunge un milione di utenti al nostro traffico, e Sostudenti.it, un lifestyle universitario acquisito da Scuolazoo. Abbiamo creato un’agenzia che si muove anche offline, che va fisicamente dentro le scuole e le università. Le aziende, grazie all’azione congiunta con la nostra concessionaria Mediamond, si affidano sempre più spesso al nostro operato, si pensi ai recenti casi di Durex, Ferrero, Facebook, ecc. Annualmente realizziamo un diario scolastico, pubblicato assieme a Panini, con una tiratura di 50mila copie. E poi ci sono le l'App, scaricate da oltre 1 milione di utenti».

Cosa si cerca di più all’interno di Skuola.net?

«Senza dubbio matematica e latino per lo studio e informazioni su tematiche giovanili e orientamento. Ogni disciplina ha comunque il suo spazio. Ma Skuola.net è importante anche per quel che concerne l’edutainment, tra education e entertainment, siamo come un fratello maggiore. Si viene da noi per cercare appoggio, autorevolezza, anche i politici sono disponibili al confronto con i giovani sulla nostra piattaforma il che non è banale. Un ambiente tra l’altro safety, molto controllato».

Chi investe su di voi?

«Un po’ tutti. Negli anni abbiamo visto aumentare il portafoglio clienti in termini di industry rappresentate e di esigenze soddisfatte. Skuola.net oggi infatti rappresenta una realtà del tutto peculiare per chi ha bisogno di comunicare ai giovani e nel contempo non limitarsi solo alla pianificazione media, al branded content o l'influencer marketing, magari gestite con soggetti diversi e senza organicità. Da noi possono fare tutto questo e anche di più, ovvero conoscere meglio il target attraverso le survey, sviluppare progetti di pubbliche relazioni e, più in generale, di posizionamento strategico. E la soddisfazione dei clienti si misura con la fedeltà di rapporti di partnership che in alcuni casi durano da anni. Chi stabilisce un rapporto diretto con Skuola.net tende a mantenerlo, perché ci riconosce serietà, credibilità ed esperienza per dialogare con le nuove generazioni. C'è solo un settore che ancora ci resiste: l'automotive. Eppure oggi più che mai occorre fare breccia su questa generazione, altrimenti destinata a vivere l'automobile sempre più come una commodity e quindi a non legarsi a un brand specifico».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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