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YouTube Analytics, i veri numeri che contano: le views negli ultimi 90 giorni

Autore: Redazione


Una fotografia dell'attualità della piattaforma video più celebre

Quanti canali YouTube in italiano sono in questo momento attivi? Restringo il campo, quanti sono attivi, quindi pubblicano video più o meno regolarmente, e hanno più di 1.000 iscritti (la soglia minima per poter accedere alla monetizzazione, purchè accoppiati a 4.000 ore di Watch Time negli ultimi 365 giorni)? La cifra esatta la conoscono solo in Google, ma in base alle statistiche che Greater Fool attinge e rielabora dalle API di YouTube al momento ne monitoriamo di più di 22.600.

Come facile intuire, un esercito di grandi e mini YouTuber tricolore. Per agenzie e brand che stanno dall’altra parte della barricata, e devono decidere dove e come investire il loro budget dedicato all’Influencer Marketing, un bel rebus. Quali scegliere? La risposta più sensata sarebbe: quelli che garantiscono la migliore combinazione di reach & engagement nelle rispettive categorie. Ma nella pratica il più delle volte si opta per i canali con più iscritti, magari all’interno della comoda rosa proposta dai loro manager e/o network. Obiettivamente è più facile: il contatore degli iscritti è in bella vista accanto all’avatar di ogni YouTuber, mentre capire quante views sono state fatte, ad esempio nell’ultimo trimestre, richiede calcoli complessi impossibili a occhio con una veloce strisciata all’ingiù della sezione sugli Ultimi Video Caricati. E ancora più complesso è stabilire in che modo quelle views si parametrano rispetto a quelle dei canali top di argomento simile. 

Morale della favola: puntiamo sugli iscritti, a senso dovremmo andare sul sicuro. Ma non è affatto la stessa cosa…

Un canale YouTube può infatti aver accumulato legioni di iscritti negli anni – alcuni sono sulla piattaforma ormai da quasi un decennio – e tuttavia questo non significa che sia ancora in cima alle preferenze della community. Non mancano i motivi tecnici. Da tempo i subscribers ricevono nel proprio feed le notifiche sui nuovi upload solo quando cliccano la cosiddetta “campanella”. Si può avere 1 milione di subs e macinare a malapena 10.000 views per clip perché banalmente agli iscritti non arriva più nessun invito alla visione. Oppure perchè l’algoritmo non trova sufficiente supporto nelle ultime consuetudini di navigazione dell’utente per suggerirgli in home proprio quel canale quando apre l’applicazione di YouTube. Capita. Anche di frequente. Le mode cambiano. Gli interessi dei giovani cambiano (velocemente). E persino i canali cambiano, non necessariamente per aderire al 100% ai gusti della massa; si pensi all’ex bimbo prodigio che a 12 anni caricava gameplay sparando battute su Minecraft, ma a 19 sente il bisogno di vloggare la sua sul clima o la politica. O all’universitaria ventenne guru degli outfit low cost per il rimorchio, che dopo 7-8 anni su YouTube si è sposata, è diventata mamma e i vestiti da acchiappo in discoteca non li tira fuori dall’armadio se non per video sempre meno convincenti e sinceri.

Proviamo allora a indagare nei numeri meno noti di YouTube Italia, ma decisamente più pesanti tanto per una campagna di Influencer Marketing quanto per una pianificazione media mirata: quelli del traffico generato nel 2019.

Lifestyle Femminile

L’indiscussa numero uno per iscritti è la celebre Clio, quasi a quota 1,3 milioni. Eppure nella classifica di views degli ultimi 90 giorni Clio arriva solo in posizione 496 tra gli italiani, con 5 milioni di views su 260 accumulati in carriera. Lo scettro in termini di visualizzazioni effettive nel segmento va invece a Chiara Facchetti, che ha meno della metà delle iscritte (560.000) ma oltre il triplo del traffico trimestrale (18 milioni). La sua è da parecchio un’alternanza in vetta con Nicole Husel, a sua volta poco più della metà di iscritte di Clio (705.000) ma decisamente più views. Da segnalare tra le YouTuber donne adulte, sebbene con profili diciamo così assai meno “patinati e fashion”, anche Follettina, di recente protagonista del salotto di Barbara D’Urso e Nadia Tempest, entrambe a 9 milioni di views.

News

Il canale ufficiale di La7 Attualità è nettamente in testa, con 40 milioni di views tra Aprile e Giugno. Al secondo posto Rep con 30 milioni di views. Al terzo posto, ma primo degli “indipendenti” e digitali puri, Agenzia Vista, con 10 milioni di views. A inseguire il gruppetto di testa troviamo a debita distanza un paio di opinionisti contro corrente, significativi proprio perché privi di una redazione a supporto: ByoBlu e Breaking Italy (8 e 7 milioni di views nel periodo considerato). Il Fatto Quotidiano, secondo quotidiano in graduatoria, è lontanissimo con solo 3,5 milioni di views. A differenza dei Creators YouTube standard, i canali di ultime notizie e politica tendono a caricare quantità smodate di video (900 ogni mese solo Agenzia Vista), per cui i loro volumi si devono intendere parcellizzati sull’intera library del canale, più che legati agli exploit del fresco e singolo upload della settimana.

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Automotive

Campione di views del trimestre sarebbe in teoria GommeBlog con 45 milioni, ma poiché le sue sono clip in inglese, anche dando una rapida occhiata ai commenti è ragionevole ipotizzare che nella stragrande maggioranza si tratti di spettatori non italiani. Di conseguenza, sull’Italia la vera “gara” per arrivare primi al traguardo è tra lo YouTuber Alberto Naska con 16 milioni di views e la storica testata Motor1 con 14 milioni. Sul podio di bronzo Automoto.it con 11,5 milioni di views. Molto distante di contro Marchettino, che per iscritti sarebbe il primatista nazionale con 550.000 ma per visualizzazioni non raggiunge neppure il 50% di Motor1. Staccato anche Quattroruote sui 6 milioni di views. Infine, parentesi sui test drive di supercar sportive. Qui il nome di punta è Davide Cironi, che complice anche il successo del suo primo web reality Dal pollaio alla pista tocca il record nella nicchia di 5,5 milioni di views.

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Cinema

Il punto di riferimento per chi segue le nuove uscite cinematografiche attraverso YouTube è FilmIsNow Italia, che negli ultimi 90 giorni sfiora i 25 milioni di views con il suo palinsesto di recensioni, anteprime e curiosità. Dal secondo posto in giù quattro canali ufficiali dei distributori: Warner Bros Italia (19 milioni di views), 20th Century Fox Italia (13 milioni), 01 Distribution (10 milioni) e Notorious Pictures (9,5 milioni). Solo sesto il primo critico YouTuber, Yotobi, con 7,5 milioni di views, a pari merito con FilmIsNow Kids. Un classico esempio di distanza assoluta tra iscritti e traffico: Yotobi ha 1,4 milioni di iscritti, eppure viene visto quanto l’edizione per famiglie di FilmIsNow, che di iscritti ne ha 82.000 ma evidentemente tutti super in target.

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Pre-scolare

È una sfida a tre, che si perpetua ormai da un paio d’anni, tra canali di canzoni animate in 2D e 3D. In testa il 3D di CanzoniPerBimbi.it con 61 milioni di views tra Aprile e Giugno. L’elefantino rosa di CanzoniPerBimbi è talmente popolare nel segmento 2-5 anni che il 90% e passa dell’inventory di pre-roll skip del canale viene regolarmente venduta. Da record. Lo seguono a strettissima distanza, appaiati su 50 milioni di views, i ritornelli 2D di Dolci Melodie e Studio Lead. Sempre solido ma staccato l’ex primatista Coccole Sonore (40 milioni di views). Tra i canali ufficiali delle serie TV, svetta invece Masha e Orso con 118 milioni di views, l’unico in grado di battere tutti i karaoke musicali. Molto dietro Peppa Pig in italiano, sotto anche al livello di Dolci Melodie e Studio Lead. Le new entry di quest’anno sono i 44 Gatti, che potrebbero a breve sorpassare la famigliola Pig, e l’educativo Curioso come George: rispettivamente 40 e 36 milioni di views nell’ultimo trimestre.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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