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WPP: secondo gli analisti i dati 2018 sono “rassicuranti”; in Italia risultati in crescita

Autore: Redazione

Mark Read


Il CEO Mark Read ha spiegato di aver registrato i primi progressi della nuova strategia. Calo in Nord America, mentre le stime per il 2019, in particolare per il secondo semestre, sono migliori del previsto

WPP ha rilasciato venerdì i dati di bilancio preliminari per il 2018, un anno caratterizzato da diversi avvicendamenti internazionali, su tutti le dimissioni dello storico fondatore e CEO Sir Martin Sorrell, sostituito il 3 settembre dal candidato interno Mark Read. Quest’ultimo ha presentato il suo piano a dicembre dopo una serie di azioni di consolidamento delle attività di agenzie: in questo caso si sottolineano la fusione tra VML e Y&R, da cui è nata VMLY&R, e la creazione di Wunderman Thompson, che ha raccolto l’expertise di JWT e di Wunderman. E se a livello internazionale i risultati, pur sopra le attese, sono stati lievemente in negativo, in Italia il quarto trimestre ha registrato “una crescita significativa”, mentre per l’anno la crescita organica del nostro Paese è compresa tra lo 0 e il 5%. Non solo: le previsioni complessive per il 2019 sono state riviste al rialzo e il titolo ha guadagnato fino all’8% sui listini azionari.

Sfide e progressi

“Da settembre abbiamo fatto dei progressi importanti nell’attuazione della nuova strategia”, ha precisato Read. In questo contesto, Comvergence ha pubblicato i risultati del New Business Barometer per il 2018, in cui GroupM è la seconda holding in graduatoria con MediaCom in cima alla classifica tra agenzie. Tuttavia, Read ha detto che alcune perdite importanti segnate alla fine dell’anno scorso, come il media di American Express e la creatività di Ford - compensata dalla vittoria di Volkswagen in Nord America - avranno delle ripercussioni sui primi sei mesi di quest’anno. In particolare la struttura del colosso della comunicazione e del marketing britannico ha registrato importanti risparmi in termini di costi, con effetti positivi sulla redditività.

I numeri

Nel quarto trimestre la crescita organica di WPP è stata negativa, segnando un calo dello 0,7% a fronte di previsione fissate a -1,5%. Guardando al 2018 nel suo complesso, WPP ha chiuso l’anno con billing flat a quasi 56 miliardi di dollari e ricavi in contrazione dell’1,3% a 15,6 miliardi di sterline. La crescita organica è stata negativa a -0,4%, mentre il profitto netto è sceso del 42 appena sopra quota 1 miliardo di sterline. La società ha mantenuto invariati i dividendi annuali, a 60 pence per azione. Gli azionisti sono anche stati soddisfatti dalla guidance per il 2019, che prevede una contrazione della crescita organica tra il -1,5 e il -2%, ma per il secondo semestre le stime sono migliorative, con alcuni indicatori riguardanti i margini che potrebbero conoscere numeri superiori alle attese. Alcuni analisti, citati dal Wall Street Journal, hanno definito i risultati rassicuranti. Questo anche perché il numero di gare in difesa è sensibilmente minore in confronto all’inizio dell’anno scorso e quindi il business è più stabile. E nel secondo semestre, ha spiegato Read, si dovrebbero sentire i frutti degli investimenti in creatività e tecnologia, con un aumento della competitività dell’offerta. A livello si struttura dei costi, il debito netto di WPP è migliorato per 466 milioni di sterline grazie a una serie di disinvestimenti, tra cui quello di FullSix nel nostro Paese.

Le aree regionali

Tra le aree regionali che hanno performato meglio ci sono Europa, APAC, America Latina, Africa e Medioriente, mentre a livello organico si registra una decrescita sia in Gran Bretagna sia negli Stati Uniti che ha chiuso l’anno a -4,2%. WPP ha detto di voler porre un particolare focus verso quest’ultimo mercato, in cui i margini sono generalmente più elevati. Il rilancio passerà anche dalla creatività e Read ha specificato che dalla sua formazione, VMLY&R ha ottenuto 25 milioni di new business nei primi tre mesi di attività. Read ha anche trattato il tema dell’in housing, Read ha detto che sono circa 2.000 su 130.000 i professionisti del Gruppo che lavorano a stretto e continuativo contatto con i clienti.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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