Sulla scia dell’alto gradimento certificato nel 2018 anche da Ipsos, il brand di Condé Nast presenta per la sua decima edizione un fitto programma e vede passare da 32 a 38 i partner. L’adv è attesa in aumento anche per il numero di giugno
Anche quest’anno torna il Wired Next Fest, a Milano dal 24 al 26 maggio presso i Giardini Indro Montanelli, Corso Venezia 55. Un evento a ingresso libero e gratuito promosso da Condé Nast e organizzato da Wired Italia, che proprio nel 2019 festeggia il decimo anno di vita. Come per le scorse edizioni, Audi conferma il supporto all’evento con il quale condivide la spinta all’innovazione continua e l’impegno per migliorare il futuro. Il futuro sarà il tema e il focus delle tre giornate dell’edizione milanese della prossima settimana, la decima in assoluto e settima nel capoluogo lombardo. Immaginare il domani non è più compito solo degli scrittori di fantascienza o dei futurologi. Oggi possiamo osservare enormi cambiamenti resi possibili dall’avvento delle nuove tecnologie, che hanno imposto ai media e alla società una serie di nuove sfide a cui dare moderne risposte e soluzioni. Tantissimi gli ospiti in programma: oltre a Jimmy Wales, imprenditore e fondatore di Wikipedia, l’altra grande star internazionale sarà Edward Snowden, informatico e attivista statunitense noto per essere l’ex tecnico della CIA che con le sue rivelazioni ha dato il via al “Datagate”, lo scandalo sulla sorveglianza di massa messa in atto da alcuni governi all'insaputa dei cittadini.
Dream Gap
In questa edizione il WNF ha voluto dare anche ampio spazio al progetto “Dream Gap” promosso da Barbie (Mattel), un segnale concreto per supportare bambine e ragazze a perseguire i propri sogni e ridurre il gender gap in ambiti in cui le donne sono attualmente sotto rappresentate, come quelli STEM (acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematic). Perché le bambine fino ai 5 anni giocano con le loro Barbie a fare le astronaute, le scienziate o le chimiche e una volta iniziata la fase di scolarizzazione la maggior parte di loro si indirizza verso percorsi non STEM? La spiegazione è ciò che è stato definito dream gap, quel fenomeno secondo cui le bambine smettono di credere nelle proprie capacità a causa degli stereotipi culturali e sociali che alludono a un'inferiorità intellettuale della donna rispetto all'uomo. Uno stereotipo che Wired Italia cerca di smontare tutti i giorni sui propri canali e che oggi, insieme a Barbie, prende la forma di un manifesto cartaceo, allegato al magazine, in cui verranno celebrate alcune delle donne italiane che eccellono appunto nelle aree STEM. Il tema del ruolo della donna nella società sarà affrontato anche grazie alla proiezione del primo episodio di “What If”, serie tv con protagonista Renée Zellweger e che sarà online su Netflix a partire proprio dal 24 maggio. Successivamente alla proiezione parleranno alcune donne di successo che racconteranno le loro storie: la conduttrice Andrea Delogu, Jennifer Hubber di Ipsos e l’attrice Carolina Crescentini.
Il parterre di incontri
Anche quest’anno sarà ricco il parterre di incontri: l’étoile Roberto Bolle, gli attori e le attrici Benedetta Porcaroli, Carolina Crescentini, Carolina Raspanti, Teresa Mannino, Francesco Montanari, Elio Germano, che porterà in anteprima lo spettacolo “Segnale di allarme - La mia battaglia VR” (Realtà Virtuale) e Alessandro Borghi, che proporrà una masterclass gratuita sul mestiere dell’attore; il cosmonauta Walter Villadei e l’istruttrice della Agenzia Spaziale Europea Laura Winterling; gli economisti e politici Giulio Tremonti, Carlo Cottarelli, Giovanni Buttarelli (Garante europeo della protezione dei dati), Antonio Nicita (Commissario AgCom), Luca Attias (Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale), Stefano Buffagni (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Davide Mattiello; gli artisti Elio, Costantino della Gherardesca e Andrea Delogu; gli imprenditori Andrea Guerra e Cristina Pozzi; gli scienziati e ricercatori Guido Tonelli, Federico Faggin, Giacomo Rizzolatti, Telmo Pievani, Cecilia Laschi, Dino Pedreschi, Paolo Benanti, Caroline Lair, Amedeo Balbi, Sara Hejazi; gli autori Alessandro Baricco, James Rollins, Giacomo Papi, Zerocalcare, Paolo Giordano; e i giornalisti Mario Calabresi, Lucia Annunziata e Paul Lewis. Non mancheranno anche i protagonisti del web, theShow, Yotobi, Sofia Viscardi, The Pozzolis Family, Valerio Di Bitetto, Camihawke, Alice Venturi e tanti altri. Ricco anche il programma dei workshop e laboratori (tutti gratuiti con registrazione obbligatoria sul sito nextfest.wired.it) che occuperanno gli spazi della Wired School, del Wired Lab e dell’Aula Magna del Museo di Storia Naturale.
La musica
Anche nel 2019, il programma ricco di incontri e attività dedicati a tecnologia, politica, scienza, arte e Rete sarà completato da un’eccezionale line up musicale: Manuel Agnelli e Rodrigo d’Erasmo, Daniele Silvestri, Ghemon, Beba, Martux_M, Ofenbach, Ivreatronic djset feat Cosmo/Enea Pascal/Foresta/Splendore, Hot Chip djset, Berkcan Demir, Priestess e Merk&Kremont.
I numeri
Negli anni il Wired Next Fest è diventato un appuntamento di riferimento imperdibile per pubblico e partecipanti, al punto da far quintuplicare le presenze solamente negli ultimi 5 anni: nel 2018 l’edizione milanese ha contato oltre 150 mila partecipanti, più di 850 mila utenti hanno preso parte al WNF via streaming e migliaia di studenti hanno seguito gli oltre 200 relatori intervenuti. Per non parlare delle interazioni social che hanno visto il WNF in trend topic durante tutte le giornate del Festival, le oltre 200k visualizzazioni su Instagram stories e le migliaia di contatti quotidiani sul profilo Facebook ufficiale del Festival, dati che confermano l’interesse da parte degli italiani a voler approfondire nuovi temi confrontandosi su passato, presente e futuro. Un’apposita ricerca Ipsos ha certificato l’alto gradimento per la manifestazione e l’incremento di avocacy e fidelizzazione al brand. Quest’anno, ci saranno 150 speaker di 11 nazioni, 130 approfnodimenti, 17 live musicali, 51 workshop e 17 exibit.
I partner
Il Wired Next Fest è realizzato con il patrocinio del Comune di Milano, in collaborazione con Audi e grazie al supporto di Huawei come Mobile partner; Main partner: Barbie, E-Distribuzione, Nexi, Reale Mutua e Vodafone; Partner: Adecco, Amaro Montenegro, Autogrill, ASI (Agenzia Spaziale Italiana), Gruppo Cap, Deloitte, Istituto Marangoni, Mastercard, Modis, Nastro Azzurro, Nescafé, Phyd e Roche; Partner scientifico: Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro; Event supporter: Fuzetea, Homepal, Lago, MIND Milano Innovation District, Moleskine, Gruppo Remedia e Wavemaker; Official Hotel: NH Hotel Group; Official Radio: RDS 100% Grandi Successi; Media partner: Urban Vision; Thanks to: Papillon Milano 1990 e Vini Pasqua; Partner tecnico: ATM e Verso; Exhibit & design production: Piano B.
La raccolta
Annalisa Procopio, Advertising Manager di Wired, sottolinea come i partner siano cresciuti dai 32 della scorsa edizione ai 38 di questa, con nuovi ingressi del calibro di ASI, Deloitte, Nexi, Barbie, MIND, Moleskine e Gruppo Remedia. Le entrate del brand Wired, come ha spiegato a DailyMedia, sono state ripartite nel 2018 tra il 40% del digital, il 30% degli eventi, il 20% del magazine e il 10% delle attività di consulenza. L’area eventi è cresciuta del 50% l’anno scorso e quasi della stessa percentuale, +47%, nel primo trimestre 2019, con un +40% per l’imminente edizione del WNF. Anche il magazine sta andando decisamente bene, con raccolta in crescita del 66% nel primo trimestre rispetto al pari periodo 2018. Cresce anche, sempre rispetto a quello dell’anno scorso, la raccolta del numero di giugno, che uscirà il 24 maggio in occasione dell’opening del WNF. In quello stesso numero ci sarà anche il secondo business report allegato al magazine ma in formato tabloid, 8 pagine dedicate al futuro del retail, sponsorizzato da Nexi.