Il Gruppo di cui è Presidente Arnaud de Puyfontaine ha approvato ieri il bilancio a settembre: la controllata che opera nella comunicazione, di cui è Presidente e A.D. Yannick Bolloré, ha un trend flat senza le acquisizioni
Vivendi ha approvato ieri la sua terza trimestrale, che ha visto il proprio giro di affari crescere a 3,970 miliardi di euro, in aumento del 16,7% sullo stesso periodo del 2018, grazie ai progressi di Universal Music Group e al consolidamento di Editis dopo l’1 febbraio. A perimetro costante, la cifra d’affari del Gruppo di cui è Presidente Arnaud de Puyfontaine è aumentata del 7,2%, grazie essenzialmente al +15,7% di UMG. Nei 9 mesi, il fatturato diventa di 11,323 miliardi, pari al +14,6% (+6.9% a perimetro costante). Per quanto riguarda Havas Group, di cui è Presidente e A.D. Yannick Bolloré, a fine settembre il giro d’affari è stato di 1,681 miliardi, pari al +3,4% (+0,1% a perimetro costante, sempre sui primi 9 mesi del 2018). I ricavi netti sono cresciuti del 2,9% a 1,590 miliardi: il contributo delle acquisizioni è stato del +1,2%, gli effetti dei cambi positivi per circa il 2,3%. La crescita organica è calata dello 0,6%.
Per zona geografica, la crescita organica delle agenzie nord-americane è soddisfacente soprattutto grazie alla performance della comunicazione salute (Havas Health & You), delle attività media (Havas Media) e delle nuove expertises culturali connesse a Vivendi. In Europa, Inghilterra, Spagna e Portogallo registrano buone performance grazie a salute e creatività, mentre gli altri Paesi evidenziano una contrazione. In America Latina, la crescita continua a essere positiva, spinta soprattutto dal Messico. Nell’area Asia-Pacifico, infine, c’è un calo. Nel terzo trimestre sono state comprate Buzzman e Langoor. Nell’insieme, Havas Group continua a generare risultati finanziari solidi grazie al dispiegamento di un ecosistema creativo unico, a un portafoglio clienti resiliente e alla sua agilità ad adattarsi all’evoluzione del mercato.