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Publicis Media Italy, per la terza serata di Sanremo un picco del 46,7% di share

Autore: Redazione


La serata ha coinvolto 9.4 milioni di spettatori. L’audience assoluta è cresciuta del +3% rispetto alla seconda serata, mentre rispetto all’omologa del 2018 paga un confronto con il record degli ultimi 20 anni: -13% di audience e quasi meno cinque punti di share

La terza puntata del Festival di Sanremo si è svolta con la stessa formula della serata precedente: sul palco 12 artisti, quelli che non hanno cantato martedì, tanto spettacolo e molte emozioni dal passato. Publicis Media Italy ha analizzato gli ascolti tv e la risonanza sociale del fenomeno dal DNA tutto italiano. La terza serata ha coinvolto 9.4 milioni di spettatori raggiungendo il 46.7% di share. L’audience assoluta è cresciuta del +3% rispetto alla seconda serata, mentre rispetto all’omologa del 2018 paga un confronto con il record degli ultimi 20 anni: -13% di audience e quasi meno cinque punti di share. Il dato di share di ieri, comunque tra i peggiori dell’ultimo decennio, sembra molto negativo ma confrontandolo con le altre serate, escludendo sia il picco positivo del 2018 che quelli negativi del biennio 2013-14 targato Fazio, risulta inferiore alla media di 1.7 punti. È quindi più allineato al trend e si può affermare che in generale il Festival continui a ottenere ascolti positivi. La prima parte della terza serata (dalle 21.21 alle 23.53) è stata seguita da oltre 10Mio di telespettatori con il 46.4% di share, mentre la seconda (dalle 23.58 alle 0.51) ha ottenuto il 49% di share con 5Mio di ascoltatori. Entrambe le fasce orarie hanno visto una diminuzione di quasi cinque punti percentuali rispetto all’edizione 2018.
Da Venditti a Raf-Tozzi
Tra gli ospiti tanto attesi della terza serata, il primo a esibirsi all’Ariston è stato Antonello Venditti che cantando la sua Sotto il segno dei pesci, brano storico della musica italiana, ha animato il pubblico in sala. Le emozioni non si sono fermate. Il cantautore romano e Baglioni seduti ai due pianoforti apparsi sul palco, uno bianco e uno nero, hanno interpretato insieme Notte prima degli esami: è stata la prima standing ovation della serata. La comicità della terza serata del Festival di Sanremo ha visto un simpatico siparietto tra Virginia Raffaele e Ornella Vanoni; altra super ospite della puntata. La divertente gag messa in scena dalle due donne ha preso spunto dalle famose parodie dell’imitatrice. Standing ovation nella parte finale della terza serata di Sanremo per il duetto Raf - Umberto Tozzi che con un medley dei loro più grandi successi (Il battito animale, Ti pretendo, Tu, Gloria) hanno infiammato e fatto ballare il pubblico dell’Ariston. Nonostante i grandi ospiti e le performance premiate in teatro, i momenti più seguiti dai telespettatori si collocano entrambi nella prima parte della serata: l’esibizione di Ultimo alle 21:46 per l’audience (13.2Mio di spettatori) e la performance di Paolo Cevoli che con il suo Palmiro Cangini alle 23:43 conquista il picco di share (52.5%). Fabio Rovazzi, definitosi distruttore artistico, apre la seconda parte della serata con un mash-up delle sue canzoni; Tutto molto interessante, Volare e Faccio quello che voglio. L’ex YouTuber nella sua performance coinvolge il pubblico, l’orchestra, Claudio Baglioni e un cameo di Fausto Leali; è subito un successo per il pubblico in sala. Il profilo si conferma quello delle serate precedenti mostrando quindi un aumento della presenza di pubblico maschile con focus 15/24 anni. In generale incrementa la quota di 20-34 (+8% AMR vs 2018) confermando così gli ottimi risultati dell’edizione di Baglioni sui target più giovani. In ambito social i dati1 mostrano come durante la terza serata gli account ufficiali di Twitter e di Instagram del Festival di Sanremo abbiano registrato una performance in calo in termini di interazioni ma, per entrambi i social, ci sia stata una leggera crescita della fanbase.

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Tv

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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