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Tunemoji: debutta in Italia la prima app che abbina gif e musica

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Verena Papik, CMO di Tunemoji


Già diffusa in USA, in alcune country europee e in America Latina, conta oltre 25 milioni di utenti e permette di creare video di massimo 10 secondi coinvolgenti ed i condividerli attraverso le app di messaggistica. Il lancio, ieri a Milano, è supportato da 2MuchTV e il suo roster di social talent

Dopo il grande successo di musical.ly (ora TikTok), 2MuchTV si cimenta in una nuova avventura e sposa Tunemoji, la prima applicazione che permette di comporre contenuti che abbinano gif e musica grazie al possesso di diritti globali. Già attiva in USA, in alcune country europee e in America Latina, conta oltre 25 milioni di utenti, ed è stata presentata ieri, a Milano, nella sua versione italiana.

Attraverso la app è possibile costruire i propri contenuti a partire da frammenti di video e musica proposti al suo interno, e poi condividere le creazioni su una serie di app di messaggistica (iMessage, Facebook Messenger, Viber e Skype permettono addirittura l’utilizzo dei tool al loro interno, mentre su Snaphat è possibile solo la condivisione di ciò che si è montato sull’app).

La scelta di operare in questo campo, come spiega Verena Papik, CMO di Tunemoji, è seguita a una intuizione: «Gli utenti più introversi fanno fatica a esporsi attraverso i social mettendo in piazza la loro vita privata, quindi gli offriamo gli strumenti e il materiale per esprimere le loro emozioni in modo creativo. Gli utenti più estroversi, invece, avranno la possibilità di aggiungere elementi ai loro racconti».

Alcune considerazioni sono state fatte anche sulla composizione di questi contenuti. L’attention spam di un utente mobile è di 8 secondi, una quantità molto più bassa dei video di Youtube e addirittura dei video di musical.ly, con una media di 15 secondi. I contenuti di Tunemoji quindi «avranno una lunghezza massima di 10 secondi», prosegue.

La pubblicità dovrà aspettare

L’attrattiva pubblicitaria è costituita dalla possibilità di generare content partnerships, con l’obiettivo di generare engagement ed aumentare la brand relevance. Il coinvolgimento degli utenti è ritenuto un elemento fondamentale, tanto da essere eletto come metrica portante del successo dei contenuti: «consideriamo come engagement solo i “send” (quando l’emoji musicale è inviata attraverso le app di messaggistica parnter) e gli “share”. Se un utente invia tante gif diventa iteressante per i brand», continua Papik.

A questo si aggiunge una utenza potenzialmente enorme: solamente su Whatsapp gli utenti si scambiano 60 miliardi di messaggi al giorno, e il 50% contengono video o immagini. In totale sono 3 miliardi le persone nel mondo che utilizzano app di messaging. I dark social, poi, pesano per l’84% sul totale delle attività social, una dimensione molto distante da Facebook (9%) e da tutto il resto delle piattaforme, che sommate valgono il 7% dell’usage generale.

Le attività pubblicitarie ad oggi sono solo progetti, e Papik dice essere concentrata sulla diffusione del prodotto più che sulla monetizzazione al momento, ma alcuni sono stati già realizzati. In Italia ad esempio è stata lanciata una campagna con Perugina, in cui è stato chiesto agli utenti di produrre creatività con dei footage dell’ultimo video di Emma Marrone. «L’obiettivo è costruire una proposta fatta da un alto engagement e da una brand safety assicurata, in quanto le clip e le musiche saranno selezionate», dichiara Papik.

Per ora, i primi esperimenti di collaborazione riguardano musica e video, e si sviluppano attraverso attività come l’inserimento di un link ad Apple Music relativo alla canzone riprodotta nel contenuto. La comunicazione del progetto avverrà attraverso il roster dei talent di 2MuchTV, e da altre personalità social con cui collaborano, attraverso i loro canali social.

 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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