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Triboo lancia Radio Nerazzurra, obiettivo 1 milione di ascoltatori entro un anno

Autore: D Sechi

Da sinistra: Giangiacomo Corno, Lapo De Carlo e Domenico Fabbricini


Il primo progetto di emittente dedicato alla Beneamata, affidato alla direzione di Lapo De Carlo, con un ruolo decisivo giocato dalla redazione di FcInterNews. L’app già disponibile, si punta a costruire una realtà inclusiva, una vera e propria community

Sembra che nell’aria circoli un’esigenza, tutt’altro che nuova, eppure più forte, più sentita, addirittura rincorsa: ascoltare, facendo valere uno dei sensi meno tenuti in conto, quasi trattati male, l’udito. Il che implica forse la voglia di mettersi in gioco sul fronte della concentrazione, dell’attenzione, anche della fantasia. Impressione giusta o esagerazione? Piccolo trend o certezza dai mille risvolti commerciali? Un po’ ovunque non si sente che disquisire sull’importanza dei podcast e non appena vengono pubblicati dati di ascolti o di raccolta adv relativi ai media si scopre che la radio è tornata, nessun dubbio.

La Triboo di interisti

La voce, certo corroborata da immagini social, statiche o in movimento, ma quello che conta sembrano essere le parole, che possono accompagnarti ovunque, sostituirsi anche alla musica. Spuntano radio dappertutto, come durante la rivoluzione delle emittenti libere della seconda meta dei 70. Poteva il mondo del calcio, sulla bocca di tutti, sempre e comunque, fare finta di nulla? Certo che no. Dalle parti di Triboo, che di media se ne intendono, il 2019 è iniziato e prosegue nel segno della radio, e del pallone. Dopo l’avvio delle trasmissioni di Radio Bianconera, ecco arrivare, con il caldo estivo, a rendere il tema scottante, Radio Nerazzurra. Proprio così, una webradio dedicata all’Inter, la squadra più pazza dell’universo, un progetto che mira a divenire un centro di aggregazione di tifosi, ma anche curiosi, ma pure passanti, il tutto potendo contare sull’autorevolezza della redazione di FcInterNews («300 milioni di pagine viste, 100 milioni di sessioni e 10,5 milioni di utenti unici, l’80% dei quali da mobile, da giugno 2018 a giugno 2019, secondo i dati Analytics», ha raccontato il Direttore Domenico Fabbricini), testata che da anni anima etere e cuori colorati di nero e azzurro, di cui proprio Triboo cura una parte della raccolta adv, ma anche dei noti esperti, non solo della società in mano a Suning, ma del calcio tutto.

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Nerazzurri ovunque

Una radio che accompagnerà l’utente ovunque ci sia un collegamento web, grazie a un’app resa disponibile proprio in questi giorni scaricabile su radionerazzurra.it, oltre che su FcInterNews e sui social network Facebook e Instagram. Inoltre, i contenuti saranno disponibili sulle principali piattaforme di audio e podcast, Spreaker, Spotify, TuneIN, Apple Podcast e Google Podcast, e sugli smart speaker Alexa e Google Home. Insomma, l’Inter ovunque e comunque, per la “gioia” di milanisti e juventini (i quali possono comunque contare sulle loro “frequenze”). Di certo, i tifosi della Beneamata hanno già cominciato a brindare, in attesa dell’agognato scudetto dell’estate, se è vero come è vero che i giorni del debutto hanno fatto registrare dei risultati tutt’altro che trascurabili, come racconta Giangiacomo Corno, Vice Presidente di Triboo: «Sono 3000 gli utenti che si sono iscritti sulla landing page di radionerazzurra per essere informati sul rilascio della applicazione, e ci sono altri 1000 tifosi che si sono messi in fila, interessati alle varie attività dell’emittente».

Lapo De Carlo

Under costruction, come si diceva un tempo. E mentre Antonio Conte costruisce la squadra che tutto il mondo tremar farà, Radionerazzurra mette giù le prime pietre di un palinsesto che oggi può contare su quattro trasmissioni, in diretta, tutti i giorni, dalle 8 alle 16. Da “Cominciamo Bene” ad “Amala!”, da ”Interisti” a “FcInterNews”, con in più i podcast di “Storie Nerazzurre”. La direzione del progetto è stata affidata Lapo De Carlo, volto e voce nota in ambito interista, sia sul fronte televisivo sia su quello radiofonico. Esperto cronista e anche storico del media: «I progetti radiofonici targati Triboo nascono su ispirazione britannica; sono anni che ad Albione furoreggiano Radio Manchester o Radio Tottenham, realtà che raccontano la vita di una squadra, attraverso aneddoti, notizie e musica. E allora perché non provarci anche qui? Senza dimenticare delle infinite possibilità aperte dal digitale, rispetto a quello che capitava, che so, sulla mitica Radio Milan-Inter. Il nostro obiettivo è realizzare una radio inclusiva, con gli spettatori parte integrante. Un’emittente che possa attirare l’interesse anche di chi non è tifoso dell’Inter, anche di chi non è interessato al pallone. Non vogliamo una radio muscolare, antagonista, ma un ‘esperienza che sia multicolore, che sappia giocare anche sull’ironia. Volgiamo dare qualcosa di più, perché l’Inter non è solo una questione di cuore e pallone, è un progetto culturale. E il punto di partenza è ottimo: la nostra squadra del cuore ha una fan base italiana di circa 7 milioni di tifosi, ma ormai, da dieci anni a questa parte si deve guardare anche oltre confine, ben oltre». De Carlo sarà anche il volto dell’iniziativa “L’Apo Car”, grazie alla quale gli inviati dell’emittente andranno a vivere le partite con i tifosi allo stadio o negli Inter Club.

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Obiettivi

Radio Nerazzurra deve subito difendersi dai tentativi di pressing della stampa, che vuole sapere propositi e obiettivi. Ci pensa Corno: «Iniziamo con un’utenza di 10.000 utenti, al giro di boa di metà campionato puntiamo ai 500.000 e ci piacerebbe che tra un anno a seguirci possano esserci un milione di tifosi. Una comunicazione appropriata promuoverà il progetto: attese campagne sui social e sulle diverse piattaforme di distribuzione. In più, è allo studio una playlist a tema su Spotify, si spera oltre le solite vite da mediani.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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