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Repubblica: esordio con un inserito pubblicitario di 31 pagine su 80, in settembre restyling di D

Autore: S Antonini

Carlo Verdelli


La nuova versione del quotidiano firmato da Carlo Verdelli debutta con una foliazione straordinaria, novità nello sfoglio, e torna la firma del direttore sotto la testata; previsto anche un ritocco del Venerdì

La “nuova” Repubblica firmata da Carlo Verdelli ha esordito ieri 14 maggio con una foliazione straordinaria di 80 pagine, di cui 31 piene pubblicitarie. Numeri importanti che dipendono dal lancio, anche se il progetto prevede comunque un sistema piuttosto corposo per numero di pagine: almeno 40 per quattro giorni alla settimana, che salgono a 48 negli altri tre, per la testata “madre”, a cui si aggiungono gli inserti verticali settimanali con una foliazione minima di 16 pagine dal lunedì al venerdì, le 48 pagine di Robinson al sabato, più le eventuali edizioni locali che si trasformano anch’esse in inserti del quotidiano. Un bell’investimento da parte del Gruppo GEDI, nonostante il periodo di contrazione generalizzato sia delle diffusioni, sia della raccolta pubblicitaria, sia all’interno dell’editore stesso che recentemente ha messo in atto un piano di ridimensionamento delle redazioni. Tutto questo, al netto dei magazine allegati al quotidiano come Il Venerdì, per il quale è previsto qualche piccolo ritocco, L’Espresso e il femminile D, che invece sarà oggetto di un restyling più deciso da metà settembre. «L’obiettivo è rendere omogenei al giornale “madre” tutti i prodotti che compongono il sistema per linguaggio, uso delle immagini, modo di comunicare» spiega Verdelli.  

Il nuovo sfoglio

In primo luogo, torna la firma del direttore responsabile sotto la testata, che era stata tolta da Mario Calabresi: «Una tradizione durata 40 anni, introdotta dal fondatore Eugenio Scalfari che mi ha chiesto di metterla di nuovo, anche per sottolineare che la Repubblica è un quotidiano di firme». Il nuovo la Repubblica si apre con una prima parte di foliazione dedicata alle cosiddette hard news, organizzate in maniera fluida nelle tre macro aree politica, cronaca ed esteri senza una griglia fissa. La novità è l’introduzione, alla fine di questa parte, di una doppia pagina dedicata ad articoli più contenuti, una sorta di spigolatura di notizie interessanti ma che non meritavano approfondimenti da mezza o da pagina intera. Segue la sezione economia che si distingue, come quella della cultura, per una sorta di controcopertina di apertura.

«Mi piacerebbe – spiega Verdelli – che si potesse rendere ancora più netta questa apertura affiancando alla controcopertina una pagina pubblicitaria». Anche per questa sezione la foliazione è variabile. Dopo l’economia arrivano le lettere dei lettori, seguite dai commenti, dalla sezione cultura, dagli spettacoli e infine dallo sport. Le pagine locali, che come già detto diventano un inserto a parte posto all’interno del giornale, lasciano il posto a quelle dedicate alla tv dove debutta in qualità di critico televisivo Stefano Balassone, già consigliere di amministrazione Rai e braccio destro di Angelo Guglielmi a Rai3. La pagina una volta dedicata al tempo ora cambia completamente. Il meteo c’è sempre ma è ridimensionato e aggiunge le informazioni sui livelli di co2; arrivano Gabriele Romagnoli che firma un haiku al giorno, Stefano Bartezzaghi che si cimenta con i cruciverba, i “cucù” (italianizzazione di tweet) di Sebastiano Messina e Francesco Merlo, i giochi di parole di Gianni Mura, gli scritti satirici di Luca Bottura. 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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