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Qualità, risultati e semplificazione: il leitmotiv di 4w MarketPlace per il 2019

Autore:

Roberto Barberis


DailyNet a colloquio con Roberto Barberis, amministratore delegato della società, per delineare le sfide del settore e le mosse intraprese dall’azienda

Il 2019 è iniziato da appena due mesi e il settore pubblicitario si interroga sui cambiamenti in atto, proponendo e sviluppando soluzioni capaci di rispondere alle sfide presenti nell’attuale panorama della comunicazione. È il caso di 4w MarketPlace, società guidata dall’a.d. Roberto Barberis, da sempre a fianco degli editori di cui è partner a tutti i livelli, supportandoli nelle attività di vendita pubblicitaria e di gestione dell’inventory, come testimonia il recente accordo siglato con Ansa.it. DailyNet ha intervistato Barberis per affrontare l’evoluzione del comparto e le strategie intraprese dall’azienda.

L’anno è appena cominciato, cosa c’è scritto nelle agende degli operatori di settore come 4W MarketPlace?

Anche nel 2019 saranno sicuramente numerosi i temi che il mercato dovrà affrontare. D’altra parte, il nostro è un settore complesso, cresciuto molto rapidamente, che ha aperto il mondo della comunicazione a opportunità prima impensabili, ma che il sistema deve imparare ad elaborare, inevitabilmente passando attraverso l’esperienza. Ci saranno sicuramente delle evoluzioni in tema di GDPR, di trasparency e Consent Framework, di Coalition for Better Ads, di AI e di Blockchain nelle loro variegate interpretazioni. Ma ci sono alcuni temi che ricorrono quotidianamente, tra i più dibattuti negli ultimi anni, particolarmente sentiti dagli investitori e per i quali tutti gli operatori del settore si dichiarano particolarmente sensibili. Mi riferisco alla Brand Safety e alla Misurabilità, aspetti che evidenziano in sintesi la necessità di migliorare la qualità del digital advertising e che fino ad oggi hanno trovato solo soluzioni inadeguate o irrealizzate che si rincorrano come su un nastro di Möbius.

Può descrivere meglio gli aspetti della Misurabilità e della Brand Safety?

Il fattore Misurabilità rappresenta senza dubbio uno dei maggiori vantaggi portati dal digital advertising. Ma, se da una parte ne ha favorito lo sviluppo offrendo all’inserzionista un valore aggiunto enorme rispetto ad altri media, il mercato è tutt’oggi in difficoltà nello stabilire quali siano i parametri effettivamente significativi da misurare e quali i criteri da utilizzare.  Per quanto riguarda la Brand Safety, si tratta di una necessità primaria degli inserzionisti che è emersa sempre più prepotentemente e alla quale il mercato ha dato risposte semplicistiche e strabiche, del tutto insoddisfacenti. La tendenza dell’ultimo anno, infatti, ha visto i brand, da una parte, limitare a pochi siti cosiddetti premium la distribuzione delle proprie campagne affidando la selezione dell’audience alla gestione dei dati, dall’altra diffondere la propria comunicazione attraverso piattaforme OTT che hanno dato ampiamente prova di vulnerabilità e di un elevato livello di rischio.

Esiste una ricetta per rispondere a questo tipo di problematiche?

Evidentemente non esiste un’unica ricetta ma credo fermamente che la soluzione a molti aspetti problematici del digital adv sia da ricercare nella semplificazione e nella qualità del risultato. Sono sicuro che questa sia la via d’uscita dal famoso nastro che intrappola il settore ed è infatti la strada che in 4w abbiamo tracciato indelebilmente anche per il 2019, perché vogliamo offrire all’investitore un’alternativa fatta di competenza e di equilibrio, di trasparenza e di affidabilità, in tutti gli ambiti che ci vedono coinvolti: dall’aggregazione dell’inventory, alla tecnologia di gestione, alla scelta dei formati, alla gestione commerciale.

Lato 4w MarketPlace, come vi state muovendo e quali sono le ultime novità?

Il network 4w è costituito sia da siti premium come ad esempio Ansa.it, per il quale ci occupiamo in maniera esclusiva della gestione in programmatico, sia da numerosi siti verticali di medie e piccole dimensioni, specializzati in vari settori, frequentati quindi da lettori interessati a tematiche specifiche, un potenziale estremamente prezioso per tutte quelle azioni di marketing volte a raggiungere e coinvolgere determinati target. Per quanto riguarda la misurazione, molto ci sarebbe da dire sui KPI che non sempre restituiscono le informazioni attese. Ma ci sono comunque aspetti importanti sui quali può intervenire direttamente l’editore oppure chi, come 4w, ne gestisce gli spazi pubblicitari, al fine di ottenere il miglior risultato dall’esposizione delle campagne. Lavoriamo con gli editori affinché riservino un corretto posizionamento ad ogni singolo formato pubblicitario, proponendo la formula migliore che tenga conto della buona fruibilità del sito da parte dell’utente senza compromettere il raggiungimento dei KPI dettati dall’investitore. L’azione di semplificazione di 4w sta nel segmentare perfettamente i bacini sulla tipologia di pianificazione desiderata dall’investitore facendo in modo di creare la minor dispersione possibile. Si tratta di un lavoro corale importante, orchestrato in modo da mettere in comunicazione dinamica i diversi gruppi di lavoro e generare un loop virtuoso tra chi opera con i clienti, chi cura le campagne e chi gestisce gli editori.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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