Concepite per raggiungere gli ascoltatori nei momenti in cui non possono interagire con le inserzioni, ad esempio quando guidano la macchina o in palestra, saranno lanciate in beta - insieme a Instreamatic - nei prossimi mesi
L’ondata del digital audio si sta sedimentando dopo l’iniziale periodo di curiosità ed esperimenti. Insieme ad esso si evolvono le ads, legate ai mood, alle attività di chi ascolta e, ora, anche interattive. All’audio si risponde con la voce. È da qui che Pandora è partita per sviluppare insieme a Instreamatic le prime radio ads a cui è possibile rispondere a voce per ottenere informazioni sul prodotto o per effettuare lo skip, se l’inserzione non è interessante.
Questo tipo di pubblicità, che inizierà la fase di test più avanti nell’anno, aggiungerà alle radio ads anche un nuovo elemento: la misurabilità. L’interazione e l’ascolto sono parametri facilmente rilevabili, e a questi si aggiunge anche la possibilità di capire le intenzioni o l’interesse dell’ascoltatore.
Le ads saranno fornite di artificial intelligence, che fa domande e comprende le risposte, migliorandosi di volta in volta. L’idea di fondo è quella di poter raggiungere gli utenti nei momenti in cui di solito non riescono a interagire, come in palestra, mentre corrono o guidano la macchina. “Pandora sta investendo molto sul voice advertising e sta guidando il mercato facilitando l’ecosistema”, spiega Eric Picard, VP ad product management di Pandora.