Autore: Redazione
02/04/2019

Outbrain ha completato l'acquisizione di Ligatus, Sebastiano Cappa Managing Director per l'Italia

La società rafforza così il suo posizionamento in Europa, dove si riorganizza acquisendo nuove competenze e inventory. L'intervista al responsabile del nostro mercato, incontrato insieme a Ori Lahav, Co-CEO e Alexander Erlmeier, Managing Director International

Outbrain ha completato l'acquisizione di Ligatus, Sebastiano Cappa Managing Director per l'Italia

Alexander Erlmeier, Ori Lahav e Sebastiano Cappa

Sono molto ambiziosi i piani di sviluppo di Outbrain, che oggi annuncia sia la chiusura dell’acquisizione di Ligatus sia la nomina di Sebastiano Cappa in qualità di Managing Director per l’Italia. Incontrato da DailyNet, insieme al fondatore e co-CEO Ori Lahav e al Managing Director International Alexander Erlmeier, Cappa ha disegnato le strategie future di un’azienda che può contare su un organico globale di oltre 850 professionisti e una leadership di mercato a livello di reach.

In base all’operazione, che crea inedite sinergie sul fronte del prodotto, Ligatus viene definitivamente integrata all’interno di Outbrain, che nel nostro Paese svela anche la nomina di Andrea Ceccoli come Publisher Director e di Fabio Grassini in qualità di Sales Director. «Siamo leader in Italia con una posizione dominante, qualità ed innovazione sono le nostre parole d’ordine, le priorità sono le persone, un team unito e focalizzato sul nostro futuro», ha esordito Cappa, sottolineando come il focus sia ora attorno a video e programmatic.

Obiettivo dell’acquisizione, dunque, è rafforzare il posizionamento in Europa, sulla spinta dell’apporto dell’offerta di Ligatus, «che non è un boost in soli termini numerici ma è in grado di arricchire la proposta di Outbrain con elementi innovativi come i formati In-Read ed In-Feed».

Per quanto riguarda l’Italia, Outbrain si trasferisce negli uffici di Ligatus nel cuore di Milano, a due passi dall’Università Statale.

Riorganizzazione strategica

«A febbraio abbiamo avviato il processo di acquisizione di Ligatus e da oggi siamo ufficialmente un’unica company che risponderà al nome di Outbrain. Si tratta della più grande acquisizione che l’azienda abbia mai concluso, un’operazione che naturalmente comporta anche dei cambiamenti strutturali, sia a livello di leadership, sia a livello di team e uffici. In generale, la nostra strategia punta su una forte presenza a livello locale, con team strettamente connessi al proprio mercato di riferimento, approccio che ci differenzia dai nostri competitor - commenta Erlmeier -. Ora,  potremo perseguire questi piani potendo contare su una squadra notevolmente rafforzata, soprattutto in Europa dove possiamo vantare dei veri e propri talenti in ambito digitale. Inoltre, accresciamo la nostra inventory europea di oltre il 70%».

Dominare lo spazio native

Il native advertising sta crescendo in modo esponenziale in tutto il mondo, soprattutto lato mobile. Il motivo del successo di questo formato si gioca sul piano dell’engagment, che rappresenta il KPI fondamentale di tutte le relative strategie. Si tratta, infatti, di un KPI efficace a tutti i livelli del funnel e su tutte le piattaforme, dal CTR alla conversion, fino al post click, ma strettamente connesso alla qualità della user experience e dello spazio di azione, che nel caso di Outbrain è rigorosamente premium. «Ecco perché sta diventando sempre più sofisticato», precisa Erlmeier.

«Obiettivo di questa unione - continua Lahav - è espandere la leadership nello spazio native come leader in Europa e nel mondo, evolvendo i nostri servizi allo scopo di diventare una navite platform olistica e con le funzionalità più avanzate possibile. Adesso, abbiamo a disposizione gli strumenti giusti per ampliare la dimensione della content discovery, offrendo una ricca varietà di posizionamenti ad alto impatto e con alte percentuali di viewability, che ci permetteranno di proporre servizi su misura a tutti i livelli del funnel, e di competere, di conseguenza, anche con giganti come Google e Facebook in termini di ritorno sugli investimenti per gli advertiser. Inoltre, il nostro prodotto di punta, SmartFeed, che permette uno scroll infinito della pagina di un sito web come sui social network, ma in un ambiente altamente premium e safe, sarà presentato anche ai publisher del network di Ligatus. La soluzione sta performando già molto bene in Europa, soprattutto in Germania, dove è stata adottata da oltre il 50% degli editori».

I prossimi passi

A parte quest’acquisizione strategica e il suo consolidamento, le altre aree di maggiore investimento saranno il native video e il native programmatic. La penetrazione di quest’ultimo, infatti, procede più lentamente rispetto a quella del programmatic display e si tratta di un business in grande crescita per Outbrain. Questo, è anche il motivo per cui due anni fa la company ha acquisito Zemanta, l’unica DSP sul mercato interamente focalizzata sul native.

Il contributo dell’Italia

Parlando del contributo dell’Italia al raggiungimento degli obiettivi finora elencati, Sebastiano Cappa ha aggiunto: «Il focus dell’Italia è puntato sull’obiettivo di garantire il più alto livello di qualità possibile, e questo sarà maggiormente possibile oggi, in virtù soprattutto di un team che ha beneficiato di un rafforzamento e di maggiore disponibilità di inventory. Quindi, puntiamo a cogliere l’opportunità di portare un grande valore ai nostri publisher, rafforzare la strategia e le partnership e lavorare su obiettivi a lungo termine. Si tratta della stessa evoluzione del comparto, il native si sta trasformando proprio in termini di qualità dell’offerta e anche in Italia il prossimo step sarà crescere nel comparto video, dove sono ancora troppo usati formati “sticky”, intrusivi e non disegnati per accompagnare la user experience.

Il programmatic è un’altra area strategica per il mercato italiano, perché, sebbene guardando alle percentuali del totale degli investimenti in advertising non occupi il gradino più alto della classifica, a livello di strategia è fondamentale e le agenzie lo stanno utilizzando con grande frequenza. Inoltre, le aziende che operano in questo settore in Italia sono molto avanzate e competitive». In Italia, Outbrain, tenendo conto anche dell’andamento di Ligatus, ha chiuso con ricavi in crescita a doppia cifra in questo primo quadrimestre. Chi ben comincia è a metà dell’opera.

Le nuove nomine

L’operazione ridetermina l’assetto organizzativo di Outbrain nelle seguenti modalità:

  • Klaus Ludemann, CEO di Ligatus, entrerà a far parte dell’executive team di Outbrain come parte del gruppo Strategy and Corporate Development.
  • Julien Mosse, Chief Operating Officer di Ligatus supervisionerà l'Europa del sud ed il Benelux in qualità di Managing Director di Outbrain per questa regione. Mosse apporterà alla compagnia una leadership strategica ed una profonda conoscenza del settore del native advertising in una regione chiave ed in forte crescita. Sotto la sua guida, Outbrain amplierà ulteriormente la sua impronta europea in Belgio e nei Paesi Bassi.
  • Sebastiano Cappa di Ligatus, continuerà nel suo ruolo di Managing Director per l'Italia. Cappa è entrato a far parte di Ligatus nel 2013 come Sales Director, aprendo e dirigendo la filiale italiana e gestendo un team di professionisti focalizzato sull’engagement dei partner nell’ambito del native advertising.
  • François-Xavier Préaut di Outbrain è stato promosso a Managing Director per la Francia. Préaut è entrato in Outbrain nel 2012 per aprire il primo ufficio Outbrain in Francia, ricoprendo inizialmente un ruolo di leadership come Sales Director per la Francia e, dal 2016, di Regional Director per l'Europa del sud.
  • Lutz Emmerich, Country Manager di Outbrain per il mercato spagnolo, continuerà con questo ruolo. Emmerich, esperto di tecnologia e media che ha ricoperto ruoli senior presso aziende come Spotify, ha lanciato le attività di Outbrain in Spagna nel 2012.
  • Ben Doumen, un esperto in media, con oltre 15 anni di esperienza presso agenzie, ha contribuito a lanciare Ligatus in Belgio nel 2011 e continuerà a ricoprire il ruolo di Managing Director di Outbrain. Nei Paesi Bassi, Nick Kalse, che è entrato a far parte di Ligatus nel 2014, contribuendo a lanciare il business del programmatic in questa regione, continuerà nel suo ruolo di Managing Director.
  • Liesbeth Mack-de Boer, Managing Director della regione DACH presso Ligatus, continuerà a ricoprire lo stesso ruolo in Outbrain. Mack-de Boer vanta oltre 20 anni di esperienza nelle vendite e nel settore dei media e, più recentemente in Ligatus, è stata responsabile dell'espansione strategica del core business dell'azienda e del programmatic in Germania, Austria e Svizzera.
  • A guidare questo team di professionisti sarà proprio Alexander Erlmeier, Managing Director internazionale di Outbrain, responsabile dei mercati APAC, EMEA e LATAM.