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Outbrain insieme a Ligatus per creare un polo leader nel native advertising

Autore: Redazione


Nell’ambito di uno scambio azionario Outbrain acquisisce il controllo della società di Gruner + Jahr, che a sua volta entra nel capitale dell’azienda americana con una quota di minoranza. In vista importanti sinergie, anche in territorio europeo

Outbrain ha dichiarato di aver trovato l’accordo per l’acquisizione di Ligatus, attraverso una transazione esclusivamente azionaria i cui termini non sono stati resi noti. Gruner + Jahr, proprietaria di Ligatus, diventerà un’azionista di minoranza di Outbrain e il direttore digitale della società, Arne Wolter, entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di Outbrain. Il Ceo di Ligatus, Klaus Ludemann, invece, continuerà a lavorare in Outbrain, ma non è ancora definito il ruolo che occuperà.

Per Outbrain l’operazione è la più grande di sempre e servirà ad aiutare l’azienda ad allargare il suo territorio d’azione sul native advertising, di cui Ligatus è principale fornitore di soluzioni in Europa. Territorio su cui opera dall’headquarter di Colonia in Germania e dagli uffici in Italia, Francia, Spagna, Belgio ed Olanda. I prodotti di Ligatus offrono agli investitori ed agli editori, attraverso annunci nativi non intrusivi, una soluzione per creare awareness ed engagement con la giusta audience. Con oltre 37 miliardi di impression al mese, Ligatus offre pubblicità personalizzata e contestuale, accanto ai contenuti dei publisher, in un formato multi-device, garantendo al contempo la brand safety.

Outbrain, dunque, aggiungerà ai suoi asset il network della società tedesca, espandendo e rafforzando la propria posizione in Europa con oltre 1.400 editori premium, tra cui STERN, RTL e Femme Actuelle. Uno sforzo coerente con la strategia della company, che punta a lavorare con marketer ed editori di alta qualità, come dichiarato da David Kostman, co-CEO di Outbrain. Il suo principale competitor, Taboola, ha raccolto oltre 150 milioni di dollari di finanziamenti da investitori come Index Ventures, Viola Ventures, Lightspeed Venture Partners e Gemini Israel Ventures, ha dichiarato ancora Kostman, che dunque ha reagito con questa mossa strategica. In passato TechCrunch ha ipotizzato una mega fusione tra Taboola e Outbrain, che non si è effettivamente verificata. Il team di Outbrain è composto da 700 persone, a cui si aggiungeranno le 150 che fanno parte di Ligatus.

“L’acquisizione di Ligatus fa parte della nostra strategia di consolidamento del mercato e ci consentirà di espandere la nostra offerta nativa ai marketer e rafforzare il rapporto con i nostri partner editori - ha affermato Kostman -. Combinando l’offerta pubblicitaria nativa di Ligatus con la tecnologia e la reach di Outbrain, il vantaggio per gli operatori di marketing, per gli editori e per gli utenti sarà una fonte affidabile di soluzioni alimentate attraverso un’importante esperienza pubblicitaria non interruttiva”. “Questa opportunità farà crescere la presenza di Outbrain nei mercati europei chiave ed aprire il gruppo premium di editori di Gruner + Jahr e Bertelsmann ai nostri inserzionisti”, ha aggiunto Kostman.

“Siamo entusiasti di unire le forze con Outbrain al fine di creare un vero leader incontrastato nel Native advertising -  ha dichiarato Klaus Ludemann, CEO di Ligatus - . Questa unione creerà un vantaggio per i nostri editori, clienti e partner pubblicitari sfruttando i punti di forza combinati dei nostri team”, ha aggiunto Ludemann.  “Siamo entusiasti di diventare azionisti di Outbrain, la piattaforma di discovery premium a livello mondiale, e siamo lieti di annunciare che Arne Wolter, Chief Digital Officer di Gruner + Jahr, entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di Outbrain - ha dichiarato Julia Jaekel, CEO di Gruner + Jahr - . Credo che questa sia un’opportunità molto positiva per gli editori di prestigio che cercano di fidelizzare gli utenti, aumentare i ricavi e garantire un’esperienza di navigazione lato utente di alta qualità”, ha aggiunto Jaekel.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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