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Nielsen: nel primo trimestre 2019 raccolta “piatta” grazie agli over the top digitali; senza, il calo è del 3,5%

Autore: S Antonini

Alberto Dal Sasso


Da gennaio a marzo gli investimenti adv, comprese le stime sui big di internet, registrano un trend del -0,2%; male i trend di stampa, televisione e OOH, in linea la radio, crescono web e cinema

Primo trimestre “piatto” per gli investimenti pubblicitari che continuano a stazionare intorno allo zero grazie alle performance del settore digitale e in particolare dei big della rete, per merito dei quali la tendenza si attesta sul -0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Complessivamente sono stati investiti quasi 1,5 miliardi di euro. Senza i cosiddetti over the top, tra search, social e annunci sponsorizzati, il mercato della raccolta perde il 3,5%. L’uscita tecnica dalla recessione con lo 0,1% di crescita tendenziale prevista dall’Istat “è una crescita flebile, dovuta al saldo import-export e non alla dimensione dei consumi, a cui si lega l’andamento del mercato pubblicitario che nel primo trimestre consolidato dell’anno prosegue la sua crescita zero” commenta Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. La crescita zero del mercato pubblicitario “è la risultante di un andamento estremamente polarizzato dei settori, con crescite importanti in valore assoluto di finanza, tempo libero e farmaceutico e una significativa frenata di automobili, telecomunicazioni e abitazione, per citarne altri. Il risultato dei prossimi mesi sarà fortemente influenzato dalle performance di quei mercati che nella prima parte dell’anno non hanno mostrato dinamismo: un primo segno positivo viene dalla crescita delle immatricolazioni delle auto nel mese di aprile (+1,5%) dopo tre mesi in negativo, così come dalle previsioni di crescita del 2% del mercato delle abitazioni. In ogni caso, sarà un anno segnato da crescite flebili, la cui dimensione sarà da valutare anche in funzione dei segnali derivanti dai singoli mercati”. 

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L’andamento dei mezzi 

Si conferma anche nel primo trimestre di quest’anno la forte negatività della stampa. I quotidiani perdono il 10,7% della pubblicità nel mese di marzo, consolidando il calo del 12,2% del periodo cumulato. I periodici registrano una contrazione del 13,1% nei tre mesi e del 18,7% a marzo. Anche la televisione soffre, con un -2,7% nel trimestre e dell’1,2% nel singolo mese. La radio chiude il periodo cumulato con un leggero incremento dello 0,4%, grazie anche al +0,8% registrato a marzo. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nel primo trimestre dell’anno chiude in positivo dell’8,7%, +3% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet. Per quanto riguarda gli altri mezzi, il cinema è in crescita del 20,8%, mentre il segno è leggermente negativo per GoTv (-0,2%) transit (-0,3%). Sempre in negativo l’outdoor, a -7,2%.

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Dieci settori merceologici in crescita

Sono dieci i settori merceologici che hanno aumentato gli investimenti nel trimestre, con un apporto di circa 54 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti. Alla buona performance di tempo libero (+18,2%), farmaceutici (+7,5%) e finanza (+25,6%), si contrappongono i cali di distribuzione (-4,3%), automobili (-11,0%) e telecomunicazioni (- 21,7%). Tra gli altri settori che contribuiscono alla crescita si segnala il buon risultato in termini di investimenti pubblicitari di finanza (+25,6%), elettrodomestici (+26,3%) e informatica (+99,2%). 

La tv

Primo trimestre 2019 ancora in sofferenza per gli investimenti pubblicitari della televisione, in calo del 2,7% in confronto allo stesso periodo del 2018 con un fatturato complessivo di 945,4 milioni circa. Negativa anche la performance del singolo mese di marzo, che lascia sul terreno l’1,2% della raccolta rispetto al marzo dell’anno scorso. La Rai limita le perdite allo 0,9% e chiude il periodo cumulato con ricavi poco oltre i 209,4 milioni di euro. Positivo invece il saldo del solo mese di marzo, in crescita del 3,6% rispetto al marzo 2018. Mediaset continua a pagare la mancanza di calcio e offerta pay registrando una contrazione del 4,8% nel trimestre, chiuso con ricavi a quota 514,3 milioni di euro. Anche il mese di marco registra un calo, del 5,7%. In controtendenza, La7 raggiunge un fatturato cumulato di oltre 42,5 milioni in crescita del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Va bene anche a marzo, che presenta un delta positivo del 5% sul 2018 ma è ancora più forte la ripresa di Sky, che sempre a marzo cresce del 7,2% riuscendo a chiudere il primo trimestre con un +0,5%. Discovery supera i 59,1 milioni di euro, in calo del 2% sul trimestre del 2018 anche grazie a una crescita del 4,3% a marzo.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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