Da gennaio a marzo gli investimenti adv, comprese le stime sui big di internet, registrano un trend del -0,2%; male i trend di stampa, televisione e OOH, in linea la radio, crescono web e cinema
Primo trimestre “piatto” per gli investimenti pubblicitari che continuano a stazionare intorno allo zero grazie alle performance del settore digitale e in particolare dei big della rete, per merito dei quali la tendenza si attesta sul -0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Complessivamente sono stati investiti quasi 1,5 miliardi di euro. Senza i cosiddetti over the top, tra search, social e annunci sponsorizzati, il mercato della raccolta perde il 3,5%. L’uscita tecnica dalla recessione con lo 0,1% di crescita tendenziale prevista dall’Istat “è una crescita flebile, dovuta al saldo import-export e non alla dimensione dei consumi, a cui si lega l’andamento del mercato pubblicitario che nel primo trimestre consolidato dell’anno prosegue la sua crescita zero” commenta Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. La crescita zero del mercato pubblicitario “è la risultante di un andamento estremamente polarizzato dei settori, con crescite importanti in valore assoluto di finanza, tempo libero e farmaceutico e una significativa frenata di automobili, telecomunicazioni e abitazione, per citarne altri. Il risultato dei prossimi mesi sarà fortemente influenzato dalle performance di quei mercati che nella prima parte dell’anno non hanno mostrato dinamismo: un primo segno positivo viene dalla crescita delle immatricolazioni delle auto nel mese di aprile (+1,5%) dopo tre mesi in negativo, così come dalle previsioni di crescita del 2% del mercato delle abitazioni. In ogni caso, sarà un anno segnato da crescite flebili, la cui dimensione sarà da valutare anche in funzione dei segnali derivanti dai singoli mercati”.
L’andamento dei mezzi
Si conferma anche nel primo trimestre di quest’anno la forte negatività della stampa. I quotidiani perdono il 10,7% della pubblicità nel mese di marzo, consolidando il calo del 12,2% del periodo cumulato. I periodici registrano una contrazione del 13,1% nei tre mesi e del 18,7% a marzo. Anche la televisione soffre, con un -2,7% nel trimestre e dell’1,2% nel singolo mese. La radio chiude il periodo cumulato con un leggero incremento dello 0,4%, grazie anche al +0,8% registrato a marzo. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nel primo trimestre dell’anno chiude in positivo dell’8,7%, +3% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet. Per quanto riguarda gli altri mezzi, il cinema è in crescita del 20,8%, mentre il segno è leggermente negativo per GoTv (-0,2%) transit (-0,3%). Sempre in negativo l’outdoor, a -7,2%.
Dieci settori merceologici in crescita
Sono dieci i settori merceologici che hanno aumentato gli investimenti nel trimestre, con un apporto di circa 54 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti. Alla buona performance di tempo libero (+18,2%), farmaceutici (+7,5%) e finanza (+25,6%), si contrappongono i cali di distribuzione (-4,3%), automobili (-11,0%) e telecomunicazioni (- 21,7%). Tra gli altri settori che contribuiscono alla crescita si segnala il buon risultato in termini di investimenti pubblicitari di finanza (+25,6%), elettrodomestici (+26,3%) e informatica (+99,2%).
La tv
Primo trimestre 2019 ancora in sofferenza per gli investimenti pubblicitari della televisione, in calo del 2,7% in confronto allo stesso periodo del 2018 con un fatturato complessivo di 945,4 milioni circa. Negativa anche la performance del singolo mese di marzo, che lascia sul terreno l’1,2% della raccolta rispetto al marzo dell’anno scorso. La Rai limita le perdite allo 0,9% e chiude il periodo cumulato con ricavi poco oltre i 209,4 milioni di euro. Positivo invece il saldo del solo mese di marzo, in crescita del 3,6% rispetto al marzo 2018. Mediaset continua a pagare la mancanza di calcio e offerta pay registrando una contrazione del 4,8% nel trimestre, chiuso con ricavi a quota 514,3 milioni di euro. Anche il mese di marco registra un calo, del 5,7%. In controtendenza, La7 raggiunge un fatturato cumulato di oltre 42,5 milioni in crescita del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Va bene anche a marzo, che presenta un delta positivo del 5% sul 2018 ma è ancora più forte la ripresa di Sky, che sempre a marzo cresce del 7,2% riuscendo a chiudere il primo trimestre con un +0,5%. Discovery supera i 59,1 milioni di euro, in calo del 2% sul trimestre del 2018 anche grazie a una crescita del 4,3% a marzo.