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Nielsen: nel primo quadrimestre, il trend della pubblicità è stabile, la chiusura 2019 attesa sotto l’1%

Autore: S Antonini

Laurent Zeller e Romolo de Camillis


Da gennaio ad aprile il cumulato previsto è negativo vicino allo zero; il convegno LInkontro in Sardegna si è aperto ieri all’insegna del costruire fiducia: i dati sulle vendite dell’alimentare sono in crescita

Si è aperto ieri a Santa Margherita di Pula, in Sardegna, la 35ª edizione de Linkontro, il convegno annuale Nielsen dedicato ai temi della grande distribuzione e dei consumi. Quest’anno, al centro del dibattito c’è la fiducia delle aziende nel sistema-Italia, che continua a essere scarsa a fronte di un maggiore ottimismo da parte degli italiani, testimoniato da consumi in crescita nel settore alimentare. Contemporaneamente, però, la pubblicità è sempre ferma come si è visto dai dati sugli investimenti rilasciati da Nielsen, che anche nel primo trimestre hanno registrato un trend vicino allo zero. Nel quadrimestre la situazione pare essere stabile: «Non vediamo grossi cambiamenti rispetto al -0,2% del cumulato di marzo – commenta Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen – e ci aspettiamo un andamento molto simile, con minime variazioni ma comunque negativo sotto allo zero». Proiettando la visione sul lungo periodo e sulla chiusura dell’anno in corso, Dal Sasso conferma un atteggiamento prudente: «La nostra proiezione si mantiene vicina all’1% ma sempre al di sotto». E comunque, come sempre, gli investimenti media sono trainati dagli over the top del web.

Alberto Dal Sasso.png Alberto Dal Sasso
L’andamento dei consumi nel primo quadrimestre

Generare fiducia nelle imprese prima ancora che nei consumatori è l’obiettivo dichiarato de Linkontro di quest’anno, aperto con la presentazione dei dati sulle vendite a valore dell’alimentare nel largo consumo in Italia che nel primo quadrimestre 2019 sono in crescita del 2,3%. Ne ha parlato Romolo de Camillis, Retailer Services Director di Nielsen Italia: «Scopriamo che da un anno circa c’è un gap tra ciò che pensano le imprese e gli italiani, sono le prime a non avere fiducia e Nielsen vorrebbe restituirgliela». Sebbene non particolarmente positivo, l’indice di fiducia a 68 punti presso gli italiani nel primo quadrimestre è stabile, di due punti superiore allo stesso periodo del 2018 ma di un punto inferiore all’ultimo trimestre dell’anno scorso. «Assistiamo al primo giro di boa relativo alle vendite»: crescono le bevande (3,5%), gelati surgelati (2,7%), carne (3,2%), pane pasticceria (2,8%), pets (3,0%), gastronomia, salumeria e formaggi (1,8%), cura della persona (1%). Dopo due anni in negativo tornano a crescere anche le vendite in promozione (1,7%). Sono aumentate anche le vendite pasquali, in crescita dell’1,46% rispetto alla Pasqua 2018. E’ una crescita generalizzata in tutta Italia ma particolarmente accentuata al Sud e nelle Isole dove si registra il +2,6% a fronte del -0,1% dell’anno scorso, a fronte di un Nord Ovest a +2,2%, il Nord Est a +1,7%, il Centro a +2,5%.

I canali distributivi e l’e-commerce

Tendenzialmente, il formato “supermercato” sta prendendo piede rispetto alle superfici più piccole e agli ipermercati. Il discount, in crescita da cinque anni, diventa un competitor credibile del canale “super” con un peso del 34,2% di utile generato sul totale utili (fonte Mediobanca). «In futuro si assisterà senz’altro a una concentrazione delle sigle, ma più che a una concentrazione di capitali questo fenomeno sarà costituito da partnership tra grandi player e piccoli e medi imprenditori del settore» spiega ancora de Camillis. Per quanto riguarda l’e-commerce, su un fatturato complessivo della gdo superiore ai 100 miliardi di euro, le vendite online rappresentano l’1,6%. Sono circa 830 i punti vendita che nel Paese offrono i servizi di acquisto online e ritiro al negozio, vale a dire il 4% della gdo di tutte le dimensioni. I codici di avviamento postale coperti dall’home delivery (consegna a domicilio) sono invece 1.760, cioè il 38% del totale Paese. Sempre nel primo quadrimestre, l’e-commerce cresce del 28% circa ma contribuisce alla crescita complessiva della gdo solo per lo 0,2%.

L’impatto delle chiusure domenicali e dell’aumento dell’IVA

Dato il dibattito in corso sul tema delle aperture domenicali, Nielsen ha misurato l’incidenza delle vendite delle domeniche, quantificandole nel 10% del totale – in crescita rispetto al passato. Un eventuale provvedimento di chiusura potrebbe incidere non solo sulle vendite complessive, ma anche sulle dinamiche competitive tra le insegne, dato che l’incidenza è significativamente differente a seconda del formato distributivo e delle politiche di apertura adottate dai vari player. Anche un possibile aumento dell’IVA potrebbe avere effetti negativi sulle vendite del largo consumo, con consumatori pronti ad adottare misure contenitive per neutralizzare gli aumenti di prezzo. 

Il discorso di Laurent Zeller

Sul tema della fiducia è tornato anche Laurent Zeller, il nuovo presidente e amministratore delegato di Nielsen Italia, sottolineando il ruolo di quest’ultima nella creazione di rapporti proficui tra gdo e produttori. «"Build Trust" è fondamentale per le nostre industrie, e vedo Nielsen giocare un ruolo importante come facilitatore del dialogo tra la grande distribuzione e tutti i produttori (grandi e piccoli). Nielsen è un brand e un partner fidato che connette il consumatore, il distributore e il produttore». Fiducia e trasparenza sono centrali in questa relazione, «e voglio che Nielsen sia questo attore super partes al centro del tavolo di negoziazione, facilitando la collaborazione, stimolando la discussione, dando un quadro di riferimento e integrità ai flussi di dati, promuovendo pratiche collaborative che aiuteranno il commercio a servire meglio i consumatori».


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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