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Gli investimenti in adv tradizionale hanno un effetto più alto del 35% rispetto alle promozioni

Autore: Redazione


Lo afferma uno studio di Analytic Partners, che raccomanda di bilanciare i budget dedicati ad entrambe le attività. Se da una parte è importante aumentare l’awareness, dall’altra è necessario fare leva su un tipo di azione che venda nel trimestre di riferimento

È iniziato il periodo dei saldi, e con lui sono sbocciati una serie di cartelli che indicano prezzi ribassati del 20, 30, 40% (e oltre). Ma che rapporto c’è tra le promozioni e la pubblicità? Quale dei due è più efficace? Uno studio di Analytic Partners ha indagato - su un campione di 700 brand in 45 Paesi nel mondo - proprio le performance degli investimenti sui media tradizionali, quelli in couponing, scontistica e di promozioni di vario genere, e il risultato indica che tra il 2004 e il 2017 i budget pubblicitari hanno avuto, in media, un’efficacia del 35% maggiore rispetto alle attività promozionali.

Alla ricerca dell’equilibrio

I brand in realtà stanno cercando un equilibrio tra pubblicità e promozioni, in alcuni casi destabilizzato dalla pressione dei competitor, in altri da quelle interne, legate agli obiettivi di vendita annuali e trimestrali. “Quando viene lanciata una promozione il riscontro sulle vendite è immediato. Per la pubblicità è diverso. Se una campagna parte oggi, non è possibile essere in grado di sapere se avrà effetto subito o nel prossimo trimestre”, spiega Mike Menkes, senior VP di Analytic Partners. Scegliere una sola delle opzioni però è controproducente. Più efficace è invece trovare una combinazione: chi ha abbinato promozioni e media spend tra il 2015 e il 2017 ha registrato un ROI più alto del 12%.

Un media mix vario

L’efficacia della spesa sui media può essere sorprendente se si tiene in considerazione la diffusione sempre maggiore degli ad blockers e le preoccupazioni degli advertiser riguardanti le frodi, la viewability e la brand safety. La ricerca di Analytic Partners ha applicato una visione olistica comprensiva dei media tradizionali – radio, tv, OOH – e ha scoperto che il digital ROI si è eroso nel tempo. “In alcuni casi c’era da aspettarselo. Abbiamo visto brand che all’inizio spendevano un paio di milioni di dollari su Facebook, poi hanno alzato i budget fino a 40 milioni. Quante impression è realisticamente possibile far girare su una piattaforma del genere?”, continua Menkes. L’impegno profuso per entrambe però è molto simile. Lo sviluppo delle promozioni deve, infatti, tenere conto del lato creativo, dello sviluppo del packaging e della presentazione del prodotto. Oltre che impostare la strategia, ossia se scontare il prodotto singolo oppure offrire gratis una seconda confezione. “I consumatori sanno quando l’affare è vantaggioso. Ma la percezione di un affare è più importante dell’affare stesso -  in altre parole deve trasmettere un valore alto. C’è una grande opportunità per migliorare le strategie di go to market relative alle promozioni. È più sfidante e più difficile ma l’impegno genera dividendi”, afferma Menkes.

Prima adv, poi promozioni

Il report di Analytics Partner raccomanda inoltre di partire aumentando l’awareness attraverso la pubblicità per poi proporre promozioni. Le marche devono considerare che il media spending  non ha sempre l’immediata gratificazione delle promozioni. Stando ai dati sui consumatori dell’azienda, per esempio, l’effetto degli investimenti in pubblicità è due o tre volte più alto sul lungo termine.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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