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Mediaset: raccolta a -2,4% nel primo semestre 2019 a perimetro omogeneo, luglio e agosto positivi

Autore: Redazione

Stefano Sala


L’amministratore delegato di Publitalia Stefano Sala analizza l’andamento del mercato al netto delle discontinuità tra calcio pay, Champions League e Mondiali di Calcio 2018

L’andamento negativo degli investimenti pubblicitari nei primi sei mesi di quest’anno, in calo del 6,3% sul primo semestre 2018, risente, in particolare, della performance del leader di mercato, Mediaset, che chiude il periodo con una contrazione del 10,9%. Il dato del Biscione, però, paga la mancanza dei Mondiali di calcio che l’anno scorso hanno influito in maniera decisamente positiva sulla raccolta pubblicitaria del giugno 2018. Al netto dei Mondiali, il decremento registrato nel semestre si riduce al 5,7%; ma Mediaset sconta anche la dismissione delle attività pay legate al calcio, e della Champions League in chiaro e a perimetro omogeneo contiene il calo al -2,4%. Complessivamente, il mercato pubblicitario perde il 5,8% dei ricavi, confermando lo scenario difficile manifestatosi già nei cinque mesi precedenti per via dell’incertezza economica e politica. In un contesto così impegnativo, “se guardiamo in modo corretto al nostro nuovo perimetro di business Mediaset possiamo trovare una conferma della solidità, della resilienza e della correttezza delle scelte strategiche operate dal nostro gruppo” commenta in una nota Stefano Sala, Amministratore Delegato di Publitalia.

Il secondo semestre è iniziato positivamente

Il secondo semestre 2019 parte, invece, in positivo. Luglio, sempre al netto dei Mondiali che l’anno scorso, in questo mese, erano in fase di conclusione, a perimetro omogeneo fa registrare un dato positivo e agosto prefigura già una chiusura in crescita tra il 4% e il 5%. “In conclusione - continua Sala -, i primi due mesi del secondo semestre sono positivi e questi, rimanendo comunque la bassa visibilità sull’andamento di mercato, sono dati oggettivi che ci permettono di guardare alla seconda parte del 2019 in modo fiducioso, considerato che non avremo più discontinuità negative da scontare e che presentiamo un’offerta di prodotto in autunno solida, un modello incentrato sull’autoprodotto corroborato dagli ottimi risultati di ascolti dei primi sette mesi e ulteriormente arricchito dall’offerta della Champions League su Canale 5. Esattamente l’implementazione del modello di business che abbiamo scelto: autoprodotto e diritti sport in chiaro”.

L’analisi degli andamenti

A fronte di un mercato che nei primi cinque mesi del 2019 perde complessivamente il 4% dei fatturati pubblicitari, nello stesso periodo Mediaset chiude in sostanziale pareggio a perimetro omogeneo, conservando la quota di mercato e aumentato di 0,7 punti la quota detenuta nel mercato della tv. “Il nostro andamento è quindi decisamente positivo - commenta ancora Sala -, considerato il fatto che le discontinuità del perimetro, pay calcio e Champions League free sono ricavi potenziali lasciati ad altri operatori di mercato e non completamente monetizzati”. Nel semestre, come detto, si aggiunge l’ulteriore discontinuità dei Mondiali di calcio: pertanto, il calo del 10,9% dei ricavi pubblicitari totali registrato da Mediaset riguarda un perimetro non omogeneo, ed è “in linea con l’andamento progressivo stimato all’inizio dell’anno”. L’analisi della concessionaria Mediaset rileva che includendo nel periodo i dati radio e digital, il dato migliora a -10,5%, mentre la quota di mercato totale in capo a Mediaset si attesta nel semestre al 39,2%, stabile rispetto alla chiusura 2018.

A perimetro omogeneo, l’andamento nei sei mesi è pari al -2,4 %, “un dato migliore dell’andamento del mercato che registra -5,8%. Questo confronto rimane positivo in termini relativi anche se togliessimo, per rendere il confronto omogeneo, la discontinuità del Mondiale anche dal mercato. Stimiamo che il trend andrebbe corretto di circa un paio di punti percentuali”. Il dato dei ricavi pubblicitari a perimetro omogeneo va collocato nel contesto positivo dei dati economici preliminari di Mediaset relativi al primo semestre 2019: risultato operativo di 192 milioni di euro in crescita del 55% e utile netto di Gruppo pari a 109 milioni, in crescita del 155%..


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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