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Mediaset: ebit e risultato netto in grande crescita nei primi nove mesi, ottobre e inizio novembre positivi per l’adv

Autore: S Antonini

Pier Silvio Berlusconi


Il Biscione chiude il bilancio al 30 settembre con ricavi in calo; la raccolta pubblicitaria risente della mancanza di calcio pay e Mondiali di calcio, al netto delle quali è in calo dell’1,3%

Mediaset chiude il bilancio dei primi nove mesi del 2019 con un calo dei ricavi complessivi del 16,6% ma con un risultato netto positivo per 101,5 milioni di euro in grande crescita rispetto ai 27 milioni registrati nello stesso periodo del 2018. L’azienda guidata da Pier Silvio Berlusconi archivia un progressivo al 30 settembre 2019 caratterizzato da una significativa profittabilità: il risultato operativo si attesta a 188,6 milioni di euro, contro i 114,5 milioni di euro del 2018. Entrambi i risultati sono superiori agli obiettivi aziendali indicati a inizio anno. La raccolta pubblicitaria complessiva di 1.332,4 milioni di euro si confronta con i 1.458,7 milioni del 2018, in calo dell’8,7%. L’andamento però risente della mancata raccolta per le attività pay di Premium Calcio e della discontinuità dei Mondiali di Calcio che sono andati in onda in esclusiva su Mediaset nei mesi di giugno e luglio 2018. In termini omogenei, quindi, la variazione negativa dei ricavi pubblicitari sarebbe dell’1,3%, inferiore alla media di mercato che indica invece un calo del 5,7% da gennaio a settembre (dati Nielsen, vedere DailyMedia del 12 novembre 2019, ndr). Per quanto riguarda gli andamenti della raccolta nell’ultimo trimestre, la concessionaria Publitalia segnala una positività nel mese di ottobre e alla partenza di novembre. Per via della scarsa visibilità – con pianificazioni a sette/dieci giorni – non è possibile dare una previsione di chiusura anche perché mancano all’appello due importanti appuntamenti per il mercato, il Black Friday del 29 novembre, una settimana dopo rispetto al 2018, e naturalmente il Natale.

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Stefano Sala

 

Andamenti ascolti e adv

Nei primi nove mesi 2019 le reti del Biscione confermano sia in Italia sia in Spagna una netta leadership sul target commerciale. In Italia, Mediaset è leader sul pubblico 15-64 anni con il 34,6% di share in prima serata e Canale 5 è la rete italiana più vista in tutte le principali fasce orarie. In Spagna, le reti televisive Mediaset España confermano la leadership assoluta nelle 24 ore con il 28,8% di share. Telecinco si conferma rete spagnola più vista nel totale giornata (14,5%). I mercati pubblicitari sono in netto calo sia in Italia sia in Spagna. I ricavi pubblicitari lordi di Mediaset España si sono attestati a 644,0 milioni di euro (rispetto ai 687,1 milioni del 2018). Come già indicato, in Italia i ricavi pubblicitari lordi di Mediaset sono passati dai 1.458,7 milioni di euro dei primi nove mesi 2018 ai 1.332,4 milioni del 2019.

I dati di bilancio nel dettaglio

Il periodo da gennaio a settembre è stato caratterizzato dall’acquisto, in maggio, di una quota del 9,6% di ProSiebenSat. 1 Media che lo scorso lunedì 11 novembre è salita al 15,1%. Inoltre è stata realizzata la fusione transfrontaliera tra Mediaset e Mediaset España per la creazione della holding di diritto olandese MFE – Mediaforeurope NV. Per quanto riguarda i risultati dei primi nove mesi, i ricavi in Italia sono stati pari a 1.371,9 milioni rispetto ai 1.737,9 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. In Spagna i ricavi ammontano a 660,7 milioni rispetto ai 696,4 milioni del 2018. I costi operativi complessivi di Gruppo sono calati a 1.841,8 milioni rispetto ai 2.319 milioni di euro del 2018 (-20,6%). La diminuzione ha riguardato entrambi i mercati di riferimento: in Italia i costi calano a 1.371,7 milioni di euro contro i 1.804,7 milioni del 2018, in Spagna sono diminuiti da 514,8 milioni di euro a 470,5 milioni di euro. L’ebit di Gruppo è positivo per 188,6 milioni, in crescita del 64,7% sull’anno scorso. In Italia l’ebit, pur essendo il terzo trimestre fisiologicamente il più debole dell’anno, è positivo per 0,2 milioni di euro invertendo la tendenza rispetto al dato negativo (-66,8 milioni) del pari periodo 2018. In Spagna il dato è positivo per 190,2 milioni di euro rispetto ai 181,7 milioni di euro dei primi nove mesi 2018. L’indebitamento finanziario netto è passato da 877 milioni del 31 dicembre 2018 (dato inclusivo delle passività pari a 140,6 milioni di euro rilevate in sede di azione dal 2019 dell’IFRS 16 – Leases-) a 1.163,7 milioni di euro del 30 settembre 2019 per effetto degli esborsi sostenuti da Mediaset nel primo semestre a fronte dell’acquisto della quota di partecipazione in ProSiebensat.1 Media (349,1 milioni di euro) e da Mediaset España relativamente sia al piano di riacquisto di azioni proprie (94,6 milioni di euro) sia alla distribuzione di dividendi (46,6 milioni di euro). Va inoltre considerato l’acquisto effettuato da Mediaset - nel corso del terzo trimestre - di 19,3 milioni di euro di azioni della controllata Mediaset España, corrispondenti all’1,0% del capitale in circolazione. Si precisa che al 30 settembre 2019 l’indebitamento finanziario netto rettificato, escludendo le passività rilevate ai sensi dell’IFRS 16 e il debito finanziario derivante dall’acquisizione della partecipazione in ProsiebenSat.1 Media, è pari a 735,8 milioni di euro. La generazione di cassa caratteristica delle attività in Italia e Spagna è in deciso miglioramento, 243,4 milioni di euro, rispetto a quella dei primi nove mesi 2018 pari a 178,6 milioni.

Evoluzione prevista per la fine dell’anno

In Italia, i dati di ascolto tv a settembre e ottobre della nuova stagione televisiva sono in crescita  anche grazie alle rilevazioni del consumo televisivo sui device digitali. Per quanto riguarda i dati economici, nell’ultima parte dell’anno l’andamento della gestione caratteristica dovrebbe consentire di incrementare i risultati positivi conseguiti al termine dei primi nove mesi del 2019. Su base annua, si conferma pertanto la previsione di miglioramento della generazione di cassa caratteristica consolidata, del risultato operativo (ebit) e del risultato netto consolidato (escludendo nel confronto con l’esercizio precedente gli impatti della plusvalenza netta realizzata a seguito del deconsolidamento di EI Towers e delle svalutazioni degli asset pay contabilizzate nell’ultima parte del 2018).


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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