Autore: Redazione
01/02/2019

Rai Pubblicità: la raccolta per il cinema è cresciuta del 10% nel 2018 a circa 6 milioni di euro e, quest’anno, sta ulteriormente migliorando

Massimiliano Langs, Responsabile Commerciale e Marketing del mezzo per conto della concessionaria, ne spiega le strategie di sviluppo, legate a un upgrading dell’offerta e alla destagionalizzazione delle proposte di film

Rai Pubblicità: la raccolta per il cinema è cresciuta del 10% nel 2018 a circa 6 milioni di euro e, quest’anno, sta ulteriormente migliorando

Massimilano Langs

Sul fronte del cinema, per il quale gestisce 580 schermi dislocati soprattutto in sale di qualità delle principali città nazionali, Rai Pubblicità ha chiuso il 2018 con una raccolta intorno al +10%, in linea quindi con quella attesa per tutto il mezzo, così come è emerso ieri in occasione della presentazione di una ricerca sugli effetti della pubblicità sul grande schermo commissionata da  FCP–Associnema a Kantar Millward Brown. Ad anticipare questo risultato che, a valore, significa l’aver raggiunto circa 6 milioni di euro di ricavi, è stato il Responsabile Commerciale e Marketing Massimiliano Langs, che ha anche aggiunto come pure i tre singoli primi mesi di quest’anno stiano performando meglio di quegli stessi del 2018. Il circuito Cinema di Rai Pubblicità realizza 20 milioni di contatti\anno e, sul giro di affari, incidono anche tutte le iniziative che vengono organizzate nelle strutture, a partire dai foyer. «Ma restando nelle sale – spiega Langs – il nostro vantaggio competitivo è anche la qualità del palinsesto pubblicitario che possiamo offrire, direttamente prima della partenza del film, con non più di 8 minuti di affollamento, sempre più spesso occupati da spot di lunga durata, di forte impatto emotivo».
Una crescita iniziata due anni fa
«La crescita dello scorso anno viene dopo quelle del 2016 e, in particolare, del 30% del 2017, generata dal rinnovo della nostra offerta, mentre per quest’anno ci attendiamo un incremento anche maggiore rispetto a quello degli scorsi 12 mesi, sia per il generale “ritorno” al cinema da parte degli spettatori, sia perché, grazie anche alle nuove strategie adottate da major e distributori, si rafforzerà il trend della destagionalizzazione dell’offerta cinematografica. Lavoriamo quindi anche al recupero di clienti che, oggi, per il mezzo in generale, si sono ridotti a circa la metà dei 300 che investivano sino a qualche anno fa. Ovviamente agiamo anche in sinergia con l’offerta sugli altri mezzi della nostra concessionaria, ma sicuramente il grande schermo beneficerà, per la sua immagine, anche di altre ricerche che verranno presentate prossimamente e funzionali a far capire che anche il cinema “rende”».