FCP-Associnema indaga sul potenziale adv del mezzo, la raccolta cresce a doppia cifra nel 2018
Le concessionarie Movie Media, Rai Pubblicità e DCA hanno avviato una serie di iniziative di cui la prima è la ricerca Kantar Millward Brown; l’incremento della pubblicità intorno al 10%
Il 2019 sarà un anno importante per la industry cinematografica italiana, grazie all’accordo stretto dalle associazioni di settore e i principali produttori cinematografici americani per la distribuzione in Italia di titoli di forte impatto anche nei mesi estivi. L’accordo, di durata triennale, mira a destagionalizzare l’andamento delle presenze nelle sale – influenzate dalla presenza o dall’assenza di “blockbuster” come Checco Zalone - , e a rendere omogeneo il flusso dei ricavi. Da fine aprile ad agosto arriveranno titoli quali “The Avengers”, “Toy Story”, “Aladdin”, “Superman”, “Re Leone”, tanto per citarne alcuni; e major come Disney, Universal, Warner, Fox sono coinvolte nell’operazione annunciata alle “Giornate professionali del cinema” di Sorrento lo scorso novembre. Il tam tam pubblicitario rivolto al pubblico del cinema è già partito con lo spot voluto dalle associazioni di distributori ed esercenti che racconta le prossime uscite, in onda nelle sale in questi giorni. «Il 2019 si preannuncia un anno di svolta per il settore cinema in Italia. L’offerta è ricca tra titoli stranieri e produzioni locali che si rivolge a tutti i target» commenta Fabio Poli, presidente di FCP-Associnema, la associazione che riunisce le tre concessionarie di settore: Movie Media, Rai Cinema e DCA. Gli investimenti in pubblicità sul mezzo rappresentano solo lo 0,3% del mercato dell’adv in Italia, nonostante i 93 milioni di presenze totalizzate l’anno scorso secondo le stime Cinetel presentate lo scorso gennaio. La previsione di FCP-Associnema sulla chiusura 2018 si aggira su un fatturato di 20 milioni di euro circa, con una crescita a doppia cifra intorno al 10% rispetto al 2017. Numeri piccoli, legati alla stagionalità poiché circa il 35% dei ricavi sarebbe generato nel periodo delle festività natalizie. L’anno scorso, inoltre, ricavi e presenze sono stati influenzati sia dalle elezioni politiche, sia dai Mondiali, che hanno tenuto le major lontane dalla piazza italiana. «Ora hanno deciso di investire nel nostro Paese con una programmazione di tre anni», dice Poli e in una situazione così promettente le tre concessionarie vogliono rafforzare il posizionamento del mezzo cinema nelle pianificazioni adv. «Il tema è: il pubblico cinematografico quale valore ha? Secondo la nostra opinione il cinema è ancora molto sottostimato. Con questa indagine abbiamo esplorato le potenzialità del mezzo sul fronte adv, con un occhio all’Europa, e fornire al mercato strumenti di pianificazione che ci permettano di colmare il gap con altri Paesi» afferma Poli. La prima delle iniziative rivolte al mercato da FCP-Associnema – che rappresenta la quasi totalità del mercato con 438 strutture, 2.400 sale e l’84% degli spettatori (fonte Audimovie) - in questo senso è la ricerca Kantar Millward Brown presentata ieri a Milano, che indaga sull’impatto esercitato sugli spettatori dalle campagne viste al cinema in termini di ricordo, rilevanza, propensione all’acquisto. «E’ una ricerca confortante – conclude Poli – perché dimostra che il cinema genera un forte impatto, sollecita il ricordo, contribuisce a creare il valore della marca, e fa vendere».
Fabio Poli