Esistono almeno tre tipi di truffa online, ma l’avanguardia tecnologica delle piattaforme pubblicitarie OTT dovrebbe favorire l’integrazione dei sistemi di protezione basati sulla criptografia
Gli OTT hanno fondato un modello profondamente ibridato di televisione e digital, e con il tempo, anche questo ha finito per esporsi alle dinamiche tipiche dell’ad fraud online. “Mi ha sconvolto scoprire che gli stessi modelli fraudolenti del digitale potessero essere replicati anche all’interno degli OTT, ma siccome tutto è consegnato dai tubi digitali, è diventato molto facile per lo stesso tipo di truffatori spostare il mirino su queste realtà”, ha spiegato Gabe Greenberg, founder di Gabbcon e Managing Partner di MadHive, company che sviluppa tecnologie blockchain in ambito media.
I tipi di frode
La prima è la mistificazione, che avviene quando un ente fraudolento dichiara di vendere pubblicità in USA ma invece la consegna in altre country avvantaggiandosi del CPM più basso per ingrassare i margini. La seconda è la frode per device, ovvero la delivery di un numero insensatamente alto di ads sullo stesso dispositivo in un tempo ridottissimo. La terza è la frode sulle app, che si verifica quando la stessa app OTT supportata da pubblicità mostra costantemente un alto tasso di attività. Quando le app hanno lo stesso elevato livello di attività 24 ore su 24, 7 giorni su 7, la frode è il probabile colpevole.
Il futuro delle prevenzione delle frodi
L’avanguardia tecnologica delle piattaforme pubblicitarie OTT dovrebbe favorire l’integrazione dei sistemi di protezione basati sulla criptografia. L’industry dovrà però tenere costantemente la guardia alta perché i truffatori continueranno ad inventare maniere per insinuarsi nel giro dei budget e guadagnare quanto più possono. Riconoscere la ad fraud come un problema - anche tra gli OTT - è fondamentale, e potrebbe evitare che il problema diventi endemico a causa di disattenzioni iniziali. Omettendo la frode sul nascere, le piattaforme OTT potranno garantire di non farsi sorprendere impreparati, come è successo invece al mondo digitale.