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GroupM: sul calo previsto dell’1,3% degli investimenti 2019 pesa la debolezza dei consumi. Norina Buscone: “Emergono però nuove forme di comunicazione come l’influencer marketing”

Autore: V Parazzoli

Norina Buscone


La V.P. Research della media holding di WPP di cui è Ceo e Chairman Massimo Beduschi dettaglia le anticipazioni rilasciate nei giorni scorsi da quest’ultimo, spiegando perché ci sia il rischio che si possa arrivare a toccare addirittura il -2%

GroupM, la media holding del Gruppo WPP, ha ulteriormente dettagliato le previsioni di investimento pubblicitario nel nostro mercato per il 2019 anticipate sabato dal suo CEO e Chairman per l’Italia Massimo Beduschi al Sole 24 Ore di sabato e riportate ieri da DailyMedia, confermando che, rispetto a quella precedente del +1.0%, la stima a oggi si attesta sul -1,3%. E, aggiunge la nota, “considerata la scarsa visibilità di medio periodo, non si esclude che questo dato possa arrivare a toccare il -2%“. Norina Buscone, Vice President Research di GroupM Italia, commenta: “La revisione è il frutto di un andamento della prima parte dell’anno più negativo rispetto alle nostre previsioni iniziali a cui si sommano i cali importanti previsti per i mesi di inizio estate. Questi ultimi infatti subiranno il contraccolpo dell’assenza degli eventi sportivi che avevano sostenuto il palinsesto del 2018, con un impatto che si scaricherà in modo più rilevante sulla televisione. A questo si aggiungerà una seconda parte dell’anno penalizzata dalla restrizione della pubblicità legata al mondo betting. Nel secondo semestre del 2018 questo settore aveva investito in pubblicità tabellare circa 50 milioni di euro, e all’incirca il 90% di queste risorse era stato allocato sulla Tv. Risorse che non verranno totalmente a mancare nel secondo semestre di quest’anno perché, in previsione dell’entrata in vigore della legge, una parte di investimento è stato anticipato, ma solo una parte e non la totalità. A queste dinamiche, che potremo definire endogene, anno dispari ed effetti di una legge di settore, si aggiunge poi una situazione economica “debole”, con i consumi che stentano a riprendersi, e questo contesto sembra avere un impatto particolare su alcuni grandi settori che, nel tempo, hanno sostenuto il mercato pubblicitario; Tlc, Toiletries, Gestione Casa e Abbigliamento fanno tutti registrare dei cali a doppia cifra nel consolidato a maggio, senza dimenticare l’Automotive che, pur non arrivando alla doppia cifra, registra cali significativi. A completamento di questa lettura però è doveroso dare anche dei segnali più ottimistici: se è vero che oggi registriamo una flessione sulla comunicazione classica, lo è altrettanto che questo è in parte dovuto a uno spostamento di budget dei main spender verso forme di comunicazione non ancora monitorate con precisione; parliamo in questo caso di branded content, sponsorizzazioni, eventi e, soprattutto, influencer marketing”.

L’andamento dei mezzi

Analizzando le performance sui singoli mezzi, non stupirà quindi che la Televisione sia prevista in calo (-4,9% vs 2018): risente infatti di un consolidato a maggio negativo, a causa anche di tagli a doppia cifra di alcuni big spender, e dovrà fare i conti nei prossimi mesi con l’impatto degli eventi precedentemente descritti. La Radio è prevista in lieve calo (-1,5%), dopo quattro anni di performance positive: sta mostrando andamenti altalenanti e, benché a oggi positiva, dovrà confrontarsi con una seconda parte del 2018 ancora molto tonica. La Stampa decresce a doppia cifra, con un inizio 2019 in cui ha evidenziato cali importanti, che influenzeranno il risultato finale dell'anno. Internet, insieme al Cinema, sono gli unici mezzi che segnano crescite, il primo continua a essere positivo (+8,0%), supportato dalle prestazioni degli OTT (Google, FB e Amazon), ma non solo. Le buone prestazioni del Web sono sempre più spinte dal video, dai social, dalla maggiore penetrazione di dispositivi mobile e, inoltre, dalla capacità del mezzo di fornire agli inserzionisti una maggior adv addressability e la possibilità di accorciare tutte le attività di misurabilità dell’efficacia delle attività di marketing. Queste caratteristiche sono fruibili in modo assolutamente analogo non solo da grandi player ma anche, e soprattutto, da tutto lo Small Medium Business (ovvero i piccoli inserzionisti locali): Internet ha permesso loro sia di competere nelle proprie aree sia di promuovere la propria offerta a un pubblico più ampio ma selezionato. 

Il duopolio Tv-Web

E questo ha indubbiamente pagato. In Italia il duopolio Tv-Web supera ormai l’80% del media mix, la share della Tv continua a essere importante ma la sua contrazione, a favore del Digital, iniziata nel 2017, accelera nell'anno in corso, anche per effetto dell’anno dispari. Infine, un commento sul calo dell’OOH (- 3,5%). Indubbiamente l’anno è partito in salita, con investimenti in contrazione, ma questo mezzo ha al suo interno realtà molto diversificate. Ci sono prodotti che continuano a far registrare una china calante e sono quelli più legati alla storicità del mezzo affissione, mentre tutte quelle forme di presidio qualitativo delle città, o dei luoghi di transito/aggregazione, e dinamiche (la nuova OOH) stanno reagendo in modo più vivace


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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