Emanuele Nenna, intervenuto ieri a Lisbona, auspica il superamento di contrapposizioni verticali in un contesto in cui, come spiega Andrea Cornelli, Responsabile dell’Hub, le agenzie del settore stanno affrontando una radicale trasformazione dello scenario in cui operano
“Transformation ’19 - Talent and Technology driving the global PR Agenda”: è stato questo il titolo del Global Summit 2019 di ICCO, che si è tenuto a Lisbona il 9 e 10 ottobre. ICCO è l’organismo che riunisce le associazioni delle agenzie di RP, oltre 3.000 di 66 Paesi. UNA è stata presente con il suo Presidente, Emanuele Nenna, che ha svolto il proprio intervento ieri, e Andrea Cornelli, Responsabile del PR Hub. C’è stato anche un intervento di Lorenzo Brufani, CEO e Founder di Competence Communications. «Il titolo del Summit – spiega a DailyMedia Cornelli – è estremamente emblematico perché “talento” e ”tecnologia” sono le parole-chiave del cambiamento in atto nel nostro settore per renderci competitivi nel nuovo panorama della comunicazione. La sfida per le nostre agenzie è quella di mantenere la strategicità delle RP per le aziende che investono in comunicazione in un contesto in cui la disciplina è sempre più chiamata a gestire le relazioni attraverso le tecnologie e confrontandosi con un perimetro che queste ultime stanno profondamente cambiando. Le agenzie devono anche far fronte a un quadro competitivo del tutto rivoluzionato dall’avvento del digitale che ha permesso il rafforzarsi di strutture specializzate, ad esempio nel seo; è un allargamento del mercato e va spiegato alle aziende. Il plus delle agenzie di RP dev’essere quello di attrarre e far crescere talenti digitali “riportandoli” alla logica consulenziale che le caratterizza. In questo senso è decisivo il lavoro che stiamo facendo in UNA per essere motore di coordinamento per l’inserimento di queste nuove figure professionali e contribuire al miglior controllo della filiera della comunicazione attraverso le sinergie con tutti i settori rappresentati dall’associazione. Non a caso per la prima volta siamo stati presenti al Summit con il marchio UNA, con la quale possiamo anche rappresentare con più forza le nostre istanze e il nostro impegno affinchè vengano preservati una deontologia e il rispetto delle regole di base delle relazioni con stakeholder e consumatori nel citato contesto rivoluzionato dal digitale, basti pensare all’avvento di blogger e storyteller».
Il ruolo delle PR
In questo contesto si è inserito l’intervento di Nenna, dal titolo provocatorio “Le PR stanno perdendo la battaglia per il controllo”. «In realtà non è una “battaglia” - spiega sempre al nostro giornale il Presidente di UNA -: in un’era convergente e connessa, ci sono enormi potenzialità per le PR, che hanno un DNA verticale in un contesto di relazione tra marche e clienti sempre più dialogico, ma che possono ancor meglio definire il loro ruolo e affermare la propria leadership anche nella creazione di audience grazie anche alla crescente capacità di gestire i supporti tecnologici. Possono però far tesoro degli insight che vengono da altre discipline della comunicazione, anche creative, per essere trainanti nella gestione della reputazione delle aziende. Il segreto sta quindi nel loro non essere in competizione ma sinergiche con le altre discipline, che è poi la mission di UNA. Mission che, ribadisco, uscirà quindi sicuramente rafforzata da un auspicato accordo anche con Assorel, che permetterà alla industry di mettere a fattor comune ancora più competenze professionali».