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Adglow, i pillar del nuovo social advertising: integrazione, misurazione e scalabilità

Autore: Redazione

Maurizio Boneschi


Il gruppo specialista internazionale in social e digital advertising rinnova l’offerta e propone tre soluzioni in settori chiave: il measurement integrato tra Facebook e Google, la gestione combinata centrale-locale delle campagne Facebook per reti di punti vendita, e un programma dedicato agli inserzionisti ad altro potenziale di crescita. Tre nomi: Adam, HUB e Shine

Se guardiamo l’elenco delle compagnie più grandi e profittevoli al mondo, ci accorgiamo che buona parte di esse ha un elemento in comune: il dato. Chi lo possiede, oggi, ha la chiave per il successo. Non è un caso, quindi, che colossi come Facebook, Apple, Google e Amazon continuino a crescere, innovare e offrire esperienze di valore. In questo panorama diversificato, la vera sfida per le aziende non è solo sfruttare in maniera efficace i dati, ma anche mettere in relazione fonti e tipologie differenti. Integrare, in una parola. È qui che entra in gioco una realtà come Adglow, specialista globale di social e digital advertising presente dal 2014 anche nel nostro paese. Oltre all’affermato servizio consulenziale di pianificazione strategica e gestione campagne, il network offre innovative soluzioni tecnologiche che permettono di misurare con precisione l’efficacia delle attività pubblicitarie, connettendo piattaforme differenti come Facebook e Google; di scalare l’advertising locale con un collegamento tra headquarter e punti vendita; di supportare le PMI che vogliono affacciarsi in modo professionale nell’universo sfidante e mutevole del social advertising. Per capire a fondo i vantaggi offerti da queste soluzioni, abbiamo raggiunto Maurizio Boneschi, Sales Director del gruppo per l’Italia.

Facebook e Google, due realtà fondamentali per marketer e inserzionisti. Avete trovato il modo di connettere le piattaforme e offrire sistemi integrati di measurement?

Piccolo passo indietro: oggi nel mondo ci sono circa 2,7 milioni di persone che utilizzano almeno un prodotto della Facebook Family of Apps, che negli stati uniti detiene più del 30% dello spending adv mobile. Facebook ha insomma raggiunto Google. La necessità a questo punto è stabilire un ponte tra queste due galassie, sempre più centrali nelle strategie di marketing. All’interno della nostra piattaforma proprietaria Adam abbiamo così realizzato due integrazioni che mettono in relazione Facebook con Google Analytics e Google Campaign Manager, noto in precedenza come DoubleClick. La prima permette di tracciare con precisione l’impatto della pubblicità veicolata su Facebook e Instagram sulle metriche di Google Analytics, e quindi su quelle del sito di destinazione. Il vantaggio evidente risiede nella possibilità di ottimizzare l’advertising sulla base del comportamento effettivo degli utenti sul sito. La seconda integrazione sincronizza automaticamente i dati delle campagne Facebook e Instagram su Google Campaign Manager. È così possibile avere una vista completa delle attività social e digital su un’unica piattaforma di tracciamento, un vantaggio decisivo per i big spender.

Altro tema rilevante: la pubblicità locale, un mondo fatto di punti vendita, di franchising. Come connetterli? Come rendere possibile la cooperazione tra diverse sedi? Come collegare il centro con la periferia?

La nostra soluzione si chiama Adglow Hub, una piattaforma che permette alle reti di punti vendita di trarre il massimo dall’advertising su Facebook attraverso la gestione combinata, centrale e locale, delle campagne. È un tool SaaS gestito direttamente dal cliente, uno spazio virtuale di collaborazione tra il team marketing centrale e decine o centinaia di punti vendita. Ad esempio, una casa automobilistica crea dei template di campagna, fissando obiettivi, timing, audience e budget, e caricando le creatività nella library centralizzata. I singoli concessionari, tramite una semplice interfaccia mobile-first, selezionano il template, personalizzano gli elementi locali e attivano la campagna su Facebook. Tutto nel pieno rispetto della brand compliance. Headquarter e punti vendita locali possono poi accedere a dashboard che mostrano in modo chiaro l’andamento delle attività pubblicitarie. Siamo entrati nel campo dell’ultimo miglio, che nel marketing locale rappresenta un elemento fondamentale. Con Adglow Hub abbiamo la possibilità di scalare l’advertising e raccogliere in tempo reale tutte le informazioni grazie a un tool funzionale e trasformativo.

Terzo argomento: le aziende medio-piccole, con grandi potenzialità ma che spesso non sfruttano appieno l’opportunità social…

Abbiamo da poco lanciato Shine, un programma dedicato al mondo B2B, PMI ed ecommerce. Si tratta di realtà che magari si stanno avvicinando oggi al mondo della pubblicità sui social, o che hanno già realizzato campagne e vogliono migliorare i risultati. Con Shine adattiamo la pluriennale esperienza internazionale maturata con aziende leader di settori come Fashion&Luxury. Un piano che prevede non solo la pianificazione e la gestione delle campagne su Facebook e Instagram, ad esempio, ma anche condivisione di know-how, report, focus, e un tech audit che verifica e certifica la corretta implementazione dei tracciamenti su sito e app. Un approccio integrato per ottenere fin da subito risultati concreti.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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