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Mobile video advertising in grande crescita: necessarie nuove policy per regolamentarlo

Autore: Redazione


Il settore, per evolvere, ha bisogno di linee guida chiare e di opportunità concrete di monetizzazione, a partire dalla conoscenza dei due standard disponibili: il VAST e il VPAID

Mettere a fuoco la situazione quando si tratta di pubblicità video mobile non è mai semplice. Prima di tutto perché ci sono due standard diversi legati al video: VAST e VPAID. Cosa sono VAST è l’acronimo di Video Ad Serving Template. Si tratta di uno standard sviluppato dallo IAB che regola le modalità in cui il video può essere erogato. Il VAST è uno schema XML universale che definisce lo scambio d’informazioni tra il player video e l’ad server. VPAID, o Video Player-Ad Interface Definition, è un’interfaccia che permette di erogare video-adv aggiungendo interattività all’annuncio In-Stream Video. Pro e contro VAST è abbondantemente disponibile attraverso gli exchange programmatici e carica molto più velocemente rispetto alla sua controparte, VPAID, ma fino ad ora, VAST non era in grado di supportare la misura della viewability e i componenti interattivi e dinamici su mobile o in app. In ogni caso, comprenderne appieno le differenze è diventato di vitale importanza per i marketer. Il video mobile, infatti, ha visto i suoi livelli più alti di spesa pubblicitaria durante il primo semestre del 2017, toccando i 2,6 miliardi di dollari e ci si aspetta che viva una ulteriore crescita quest’anno. L’impegno di IAB Nel tentativo di correggere la débâcle delle misurazioni, il Tech Lab dell’Interactive Advertising Bureau (IAB) sta testando nuovi standard per VAST, che potrebbero supportare la verifica da parte di terzi attraverso aziende come Moat o DoubleVerify. Molti si aspettano che i nuovi standard VAST siano annunciati all’incontro annuale dei vertici dello IAB previsto per febbraio. Inoltre, ha già lanciato il Measurement Compliance Program, per la verifica delle conformità agli standard di OpenRTB (real time bidding) VAST, VPAID e MRAID (mobile rich media ad interface definitions). Primi sforzi Intanto, la piattaforma di video marketing Innovid ha già iniziato a offrire ai marketer la possibilità di misurare la visibilità degli annunci con l’inventario VAST. La nuova soluzione coinvolgerà i cosiddetti consumatori “irraggiungibili”: coloro che sono veramente mobile-first e non si impegnano con i media tradizionali o su desktop. “Innovid sta lavorando direttamente con i partner d’inventory mobile per supportare nuove misurazioni in VAST da parte dei principali partner di verifica IAS e MOAT (e presto DoubleVerify, comScore e altri)”, ha dichiarato Michael Tuminello, vp of solutions & partnerships di Innovid. Nuove opportunità Queste nuove soluzioni miglioreranno la scalabilità della viewability del video adv mobile e in-app e forniranno supporto per la personalizzazione e l’interattività del video. Secondo Huascar Peralta, senior vp of global ad operations di IPG Mediabrands, che sta utilizzando il prodotto di Innovid: “storicamente, è stata una sfida raggiungere lo stesso grado di trasparenza e impegno nell’inventory video mobile, in particolare in programmatic. Quello che sta facendo Innovid è dare un nuovo livello di conoscenza ai nostri team e marketer, siamo in grado di vedere cosa è visibile e cosa no. Ci permette di ottimizzare veramente i processi e negoziare con i nostri partner in un modo che era impossibile prima”.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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