Autore: Redazione
14/06/2018

Tensioni all’assemblea annuale di WPP, ma Roberto Quarta e il board sono confermati; nei 4 mesi ricavi a -3,4%, Italia “forte” ad aprile

Tanti i temi affrontati durante l’incontro di ieri, compresi la remunerazione e il premio per l’uscita di Martin Sorrell dalla società. Intanto, nel quadrimestre, i ricavi a perimetro omogeneo appaiono in incremento dell’1,4%. Mentre prosegue la ricerca del nuovo Ceo

Tensioni all’assemblea annuale di WPP, ma Roberto Quarta e il board sono confermati; nei 4 mesi ricavi a -3,4%, Italia “forte” ad aprile

È stata un’assemblea tesa, quella che ha raccolto ieri, a Londra, gli azionisti di WPP, come raccontato dai media stranieri presenti all’incontro. Al centro dei lavori la rielezione del board e del Chairman Roberto Quarta, avvenuta con oltre l’84% dei voti (dal 98% dell’anno scorso), la spinosa “questione Sorrell”, legata, in particolare, al compenso per la sua uscita, e la strategia da seguire nei mesi futuri che lascerà da parte il concetto di orizzontalità.

Nessun aggiornamento di rilievo per quanto riguarda la ricerca del nuovo Ceo, che, come dichiarato nei giorni scorsi dall’attuale Chief Operating Officer, Mark Read, si è ridotta a una rosa di dodici candidati. A tal proposito, è stato detto che il processo sta procedendo rapidamente. Aggiornamenti, invece, sull’andamento del business, con la pubblicazione dei principali indicatori economici nei primi quattro mesi, che vedono una forte prestazione dell’Italia ad aprile.

L’assemblea

Come già anticipato da alcune indiscrezioni, l’assemblea ha optato per la rielezione di Roberto Quarta. La sua conferma era in bilico per la mancata trasparenza nel processo di uscita dall’azienda di Sir Martin Sorrell e sui 20 milioni di sterline della sua buonuscita. Per Quarta, nonostante l’opposizione di alcuni azionisti tra cui Glass Lewis, i voti sono arrivati all’84,5%. Per quanto riguarda il premio da 20 milioni di sterline a Sorrell, il 27% dei presenti ha votato contro la policy di remunerazione. In base alle attuali regole, il nuovo Ceo non potrà guadagnare più di otto volte il salario base.

Quarta, come segnala il Financial Times, ha ribadito di non poter fornire ulteriori informazioni sulle cause che hanno portato alle dimissioni di Sorrell per via di un accordo di segretezza. Secondo il Financial Times e il Wall Street Journal, il fondatore di WPP è stato costretto a lasciare il timone della holding per aver pagato una escort usando la carta aziendale. Ipotesi smentita categoricamente da un portavoce del manager.

Tornando all’assemblea e agli scenari futuri della compagnia, Quarta ha sottolineato che “la relazione con i clienti non è gestita da un Ceo o un Chairman, ma a livello di compagnia operativa”. Quindi, Mark Read è intervenuto sul tema dell’orizzontalità e della volontà della holding di accantonare questa strategia, per lungo tempo sostenuta dallo stesso Sorrell. “Stiamo superando il concetto di orizzontalità perché non era pienamente compreso dalle nostre persone”, ha detto Read.

I risultati dei quattro mesi

Al termine della giornata di contrattazioni in Borsa, il titolo di WPP ha ceduto lo 0,92%, anche se in seguito alla pubblicazione dell’AGM Trading Update, nella mattinata di ieri, il valore delle azioni aveva registrato un modesto guadagno. Nel dettaglio, i ricavi sono calati del 3,4%, a 4,82 miliardi di sterline, ma a cambi costanti sono in crescita del 2,7%, a 6,63 miliardi di dollari. Le revenue like-for-like, ossia i ricavi a perimetro omogeneo, segnano un +1,4%. Le vendite nette, contabilizzate come revenue less pass-through costs, sono in contrazione del 5%, a 3,96 miliardi di sterline.

Nella nota di accompagnamento ai risultati, WPP evidenzia la performance particolarmente positiva ad aprile nell’Europa Occidentale, in America Latina, in Europa Centrale e dell’Est e in APAC. La situazione in Nord America, invece, “rimane difficoltosa”, in particolare nel segmento dell’advertising e in quello dei dati, mentre la parte media ed healthcare registra un progresso. In Gran Bretagna, le revenue like-for-like crescono dello 0,8%, in Europa Occidentale dello 0,9%. Ad aprile, il comunicato sottolinea un andamento “forte” per Italia, Germania, Danimarca, Spagna, Norvegia, Svezia, e Turchia.