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Snap sbaraglia le attese e il titolo torna ai livelli dell’IPO. Bene utenti e ARPU di Snapchat

Autore: Redazione


L’applicazione beneficia del recente redesign. Positiva la traiettoria di crescita del business e della pubblicità, ma la perdita è di 350 milioni e la profittabilità rimane lontana. Continua il calo dei prezzi per singoli annunci

Volano di oltre il 25% le azioni di Snap nelle contrattazioni after hour, dopo risultati al di sopra delle attese nell’ambito del rilascio della trimestrale al 31 dicembre. E anche nel day after, ossia nella giornata di ieri, il titolo ha continuato a salire tornando addirittura a ridosso dei livelli dell’IPO, in barba alla crisi che ha colpito i mercati americani lunedì scorso e che tra le sue vittime ha visto anche qualche nome noto del tech. Si tratta di una bella boccata d’ossigeno per la società dietro a Snapchat, in perenne difficoltà, almeno sul fronte finanziario da quando, a marzo dell’anno scorso, è sbarcata a Wall Street.

I numeri della trimestrale

Nel dettaglio i ricavi si sono attestati a 285,7 milioni di dollari (+104%), ben di più dei 252,9 milioni attesi dagli analisti di Thomson Reuters. La perdita è stata di  350 milioni, pari a 13 centesimi di dollari per azione, contro i 16 centesimi inizialmente preventivati. La base utenti giornaliera a livello globale è schizzata a quota 187 milioni di persone, Wall Street scommetteva per 184 milioni. Nel complesso, sono quasi 9 milioni i nuovi utenti dell’app, in rialzo del 5% sul quarter precedente e del 18% nel confronto annuale. L’ARPU - Average Revenue Per User - è stato di 1,53 dollari, anche in questo caso maggiore rispetto alle previsioni.

Evan Spiegel
I benefici del redesign

Nonostante Snap non produca ancora profitti, la sua crescita è inarrestabile: il fatturato, infatti, è incrementato del 72% rispetto a un anno fa. Positiva anche la traiettoria del già citato ARPU, a +46% year over year. Sotto osservazione sono le ultime mosse di Snap per il suo gioiellino, su tutti la recente operazioni di redesign e l’apertura dei contenuti a piattaforme e siti terzi, sulla scia di quanto già fatto da Twitter e Facebook. Segnali che se vuole convincere la Borsa Snapchat deve essere più open.  Sul tema del restyling il ceo e fondatore Evan Spiegel ha sottolineato nella nota di accompagnamento dei risultati trimestrali come l’operazione abbia reso più semplice e intuitiva l’utilizzo della piattaforma, specialmente per gli utenti più anziani. Il nuovo design ha impattato positivamente sull’ARPU. Per quanto riguarda l’affermazione di Snapchat al di fuori dei propri confini, Spiegel ha confermato la volontà di proseguire tale indirizzo strategico.

Lo shift verso il programmatic continua

Snapchat basa il suo business sulla pubblicità e nel 2017 la società ha aggiornato la sua offerta in una logica di automatizzazione. Proprio questa transizione aveva provocato il crollo dei prezzi per singolo annuncio nel terzo trimestre, le cui evidenze erano state comunicate a novembre. Oggi il 90% degli annunci viene veicolato tramite il programmatic e il prezzo per singolo ad è decrementato, in questo quarto trimestre, del 25%. La società ha sottolineato che tutti i grandi big brand che hanno fatto pubblicità sull’app nel 2016 hanno confermato gli investimenti anche nell’anno successivo, e il 90% di questi ha scelto Snapchat per promuoversi in tutti i trimestri del 2017. A trainare la spesa in advertising, aumentata del 39% sui tre mesi precedenti, è stata anche l’adozione di strumenti di misurazione all’avanguardia e, soprattutto, terzi, da parte di Snapchat. Un altro segmento ritenuto molto interessante da Snap è quello delle PMI, che, attraverso la nuova piattaforma di compravendita self-service possono approcciare l’app con più semplicità.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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