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Intelligenza Artificiale e SEO: cambia tutto!

Autore: Redazione


L’intelligenza artificiale entra nel search marketing: le modalità per prepararsi alle novità SEO e SEM, spiegate nella nuova puntata della rubrica di Ale Agostini, Partner di Bluce Clay Europe

di Ale Agostini

Capire il SEO è il primo pilastro per ottimizzare il tuo sito e il suo contenuto, in modo da essere trovato dai clienti attuali e dai prospect. Se il tuo SEO è fatto ad arte è probabile che più del 50% delle visite al tuo sito derivi dai motori di ricerca. Tuttavia i tuoi risultati sul SEO dipendono anche dai concorrenti (gioco a somma zero): è necessario quindi, per essere più veloci della concorrenza, comprendere come social network e motori di ricerca usino l’intelligenza artificiale (AI). Questo articolo tratta proprio il tema di come il SEO cambia con l’AI.

Cos’è l’intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale è definita come la capacità, da parte di un sistema hardware e software, di eseguire funzioni cognitive simili alla mente umana, come ragionare, imparare, risolvere problemi e essere creativi. In diversi campi l’applicazione dell’IA consente di risolvere problemi di business: robotica, linguaggio, agenti virtuali, apprendimento automatico e molti altri. Con l’AI posso analizzare grandi quantità di dati e ottenere insight significative, nascoste nella mole di dati che produciamo. In alcuni casi le intuizioni prodotte con l’AI sono più rapide ed efficaci di quelle che sarebbe possibile produrre con decine di cervelli umani messi insieme. Secondo uno studio del McKinsey Global Institute nel 69% dei casi l’AI e le reti neurali profonde possono essere utilizzate per migliorare le prestazioni oltre i limite delle altre tecniche analitiche, in particolare nei settori viaggi, trasporti e retail.

Riguardo al futuro alcuni importanti imprenditori (Elon Musk, per dirne uno) hanno iniziato a domandarsi se l’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambiti delicati come quello militare possa portare a dei rischi per la sopravvivenza della razza umana (chi ha visto l’episodio di Black Mirror “Metalhead” ha chiaro il concetto).

Quello che è sicuro però è che tutti prevedono che l’intelligenza artificiale andrà a supportare le decisioni umane in tanti settori, partendo proprio dal search marketing, dove è già oggi una realtà concreta.

L’AI cambia il SEO e il SEM

Tutte le volte che carichi un’immagine su Facebook o LinkedIn questa viene analizzata attraverso l’intelligenza artificiale, in modo da capire automaticamente se contiene, ad esempio, un nudo o un logo o se è presente altrove nel web. Tratterò questo tema più in profondità nei prossimi articoli.

Anche i principali motori di ricerca utilizzano già la “artificial intelligence” su testo, video e immagini per dare migliori risultati agli utenti. Parlando di AI delle immagini, se diamo un numero sufficiente di foto di un limone siciliano ad una rete neurale, questa può imparare da sola a identificare un limone siciliano e distinguerlo da uno spagnolo. Se diamo all’intelligenza artificiale migliaia di siti, di bassa autorevolezza, che vendono link (il famoso link building che può aiutare o più spesso penalizzare un sito web), questa sarà in grado di individuare altre migliaia di siti che fanno la stessa cosa, senza bisogno di algoritmi definiti da ingegneri o di interventi umani manuali.

Ale Agostini

In altre parole l’intelligenza artificiale impara nel tempo, grazie ad una pluralità di dati su cui lavorare (i famosi big data). Google RankBrain è il sistema di intelligenza artificiale integrato nelle regole di Big G e utilizzato per capire come le persone cercano e che cosa apprezzano di più dei risultati cliccati. Alla sua base c’è il deep learning che, grazie al volume di ricerche registrati ogni giorno, è in grado di identificare difetti e aree di miglioramento nei risultati di ranking, aggiustandoli automaticamente. Google RankBrain non è un normale update algoritmico fatto da umani, ma un nuovo e potente elemento di intelligenza artificiale inserito (da ormai 2 anni) nell’algoritmo che decide il ranking.

Inoltre, con l’aumento delle ricerche vocali (voice search), gli utenti faranno domande invece di digitare parole chiave. In preparazione a questo cambiamento i motori di ricerca stanno introducendo sistemi di apprendimento che, partendo dalla singola query dell’utente e basandosi sull’AI, riformuleranno diverse query correlate, scegliendo poi le risposte migliori dalle molteplici serie di risultati.

Questo cambia completamente il modo di fare SEO e SEM in quanto richiede alle agenzie SEO e Digital di integrare al loro interno una serie di tecnologie di intelligenza artificiale, big data e reti neurali. Negli ultimi anni ho investito tempo e risorse per preparare la mia agenzia a questo cambiamento epocale che presto si materializzerà. Se volete saperne di più seguite il mio blog.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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