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Mediaset: raccolta del primo semestre positiva per tv, radio e web

Autore: S Antonini


Presentata ieri l’offerta per Russia 2018, che ha già raggiunto il break even; grazie all’evento Publitalia prevede positività anche nei 7 mesi, bene aprile, giugno e luglio, su maggio pesa la crisi politica

I Mondiali di Russia 2018  fanno bene a Mediaset, che già oggi ha messo in sicurezza l’investimento – si dice di 78 milioni di euro – sostenuto per aggiudicarsi la manifestazione, e potrà cominciare a vedere dei margini. A una settimana dal calcio di inizio del prossimo 14 giugno, la raccolta pubblicitaria «ha superato il break even», ha detto il vice presidente e amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi ieri durante l’incontro di presentazione della programmazione che seguirà Russia 2018. Solo con la vendita delle 64 partite in blocco Publitalia avrebbe generato ricavi per circa 80 milioni di euro; e ora stanno per partire le vendite a pacchetto per i mesi di giugno e luglio. A questi si devono aggiungere i ricavi generati dalla raccolta radio e digital, quest’ultima gestita da Mediamond. «Manca una settimana e noi continueremo a vendere per tutto l’evento – spiega Stefano Sala, amministratore delegato della concessionaria –. Molti degli oltre 60 clienti collezionati fino a oggi sono nuovi a questa manifestazione che non avevamo mai pianificato prima, e hanno scelto di essere presenti su tutte le 64 partite. Da oggi vendiamo i pacchetti; probabilmente questo è il primo evento sportivo che si ripaga da solo».

Gli andamenti di Publitalia

Dopo un primo trimestre più complicato, la raccolta pubblicitaria di aprile è andata bene, maggio ha risentito del clima politico, giugno si preannuncia positivo e anche luglio. Nel primo semestre la televisione chiude in positivo, migliorando ulteriormente nei sette mesi proprio grazie ai Mondiali; la radio registra un trend positivo a doppia cifra migliore del mercato e anche il web cresce, meglio del mercato e con una performance alta a una cifra. «Questo Mondiale avrà gli ascolti più alti di tutti i tempi – continua Sala - perché è il primo interamente trasmesso su canali in chiaro, e quindi dovrebbe generare ascolti quattro volte più alti di quello precedente. Il diverso orario ci dovrebbe garantire un 15% di bacino d’ascolto in più. Abbiamo stimato che la mancanza della nazionale italiana dovrebbe pesare sugli ascolti solo per il 5%, di fatto solo il pubblico femminile delle famiglie, mentre i contatti generati dalla pubblicità dovrebbero ammontare a 17 miliardi a fronte dei 6,5 miliardi generati da Sky e Rai insieme». «Non avremo i picchi generati dalla Nazionale, ma l’esperienza maturata con la Champions ci dice che gli ascolti non soffrono più di tanto la mancanza dell’Italia», commenta il direttore dei programmi Marco Paolini. L’offerta è articolata tra tv (Canale 5, Italia 1, Canale 20, Mediaset Extra), radio (Radio 105) e digital, che include streaming, mobile, app e anche anche il nuovo servizio di “tv aumentata” Play lanciato ieri, fruibile attraverso le tv collegate a internet e controllabile con il telecomando. Il servizio permette l’accesso a contenuti extra e on demand, il recupero di contenuti persi, il restart delle dirette, le funzionalità rewind e forward senza disporre di uno strumento apposito a parte la tv connessa.

Stefano Sala
Mediaset e i diritti sportivi

«Questa è una giornata di festa in cui si è visto il dna di Mediaset – ha detto Berlusconi -, tratteremo i Mondiali come mai si è visto, in modo spettacolare, allegro e brillante. Faremo un buon lavoro e ne approfitto per ringraziare la redazione sport di cui siamo orgogliosissimi e che resterà con noi a prescindere da quello che ci sarà dopo». I Mondiali porteranno un aumento degli ascolti che peraltro sono stati molto soddisfacenti, con una crescita di Mediaset sul target commerciale pari all’1,4% da gennaio a oggi. Parlando della futura offerta di contenuti legati allo sport, il vice presidente e a.d. ha chiarito che l’azienda è pronta a «cogliere tutte le opportunità che siano in equilibrio in termini di costi e ricavi. Siamo in un momento di passaggio e al momento non abbiamo altri eventi pronti». Berlusconi ha sottolineato ancora una volta che «i diritti sportivi non creano margini, per esempio abbiamo stimato che la Coppa Italia frutti ricavi per 10 milioni di euro a fronte di costi annuali per 35,5 milioni, non c’è equilibrio» quindi non ci sono  anticipazioni sulla possibilità di avere di nuovo la Champions dal 2019 - «in effetti risulta anche a noi che la Rai ce l’abbia solo per un anno» - o sulla partecipazione ai bandi per i diritti della Serie A - «attualmente sono in corso delle conversazioni ma non ci pronunciamo prima del bando» -. Il tema sportivo però è molto caldo, soprattutto in relazione al futuro di Mediaset Premium di cui il calcio in particolare è sempre stato il cuore e il motore: «Nel piano al 2020 abbiamo indicato per Premium un futuro all’insegna della trasformazione digitale verso un modello più leggero che tende verso l’over the top alla Netflix o Infinity. Per quanto riguarda il calcio cercheremo di offrire il meglio possibile e vediamo cosa ci inventeremo. Il modello della pay tv è in difficoltà, noi ci orientiamo tra l’OTT e la tv gratuita calda, diretta e nazionale». Sempre a proposito di calcio e di Serie A Berlusconi esclude che ci siano accordi con Mediapro in vista «ma siamo comunque aperti». Quanto all’accordo con Sky «è un accordo solo commerciale, frutto di rapporti più distesi rispetto al passato, abbiamo punti di vista in comune su tv free e pay, c’è la possibilità che Canale 5, Italia 1 e Rete 4 tornino a essere visibili sulla piattaforma satellitare».

L’offerta Mondiali

Russia 2018 si accende il 14 giugno e prevede 64 partite in HD, in diretta e in chiaro su tv, radio, sito e app, e un totale di 1000 ore di programmazione tra dirette (500 ore) e approfondimenti. Le partite andranno in onda su Canale 5, Italia 1, Canale 20 e Mediaset Extra, ma sono previste molte produzioni ad hoc con i giornalisti e i volti di Mediaset, nonché con alcuni talent ingaggiati per l’occasione: Javier Zanetti, Arrigo Sacchi, Ciro Ferrara, Paolo Rossi, Giovanni Galli e Daniele Massaro. Alle 22 su Canale 5 dopo le partite Nicola Savino conduce “Balalaika” con Ilary Blasi, e la presenza di Belen Rodriguez, Diego Abatantuono, il Mago Forrest, la Gialappa’s Band, Alberto Brandi, Ciro Ferrara, Elena Tambini, Giorgia Rossi e Monica Bertini. Sempre alle 22 su Italia 1 dopo i match c’è “Tiki Taka Russia, con Pierluigi Pardo, Andrea Pucci, Cristiano Militello e Ria Antoniou. La mattina parte su Mediaset Extra alle 8 con “Buongiorno Mosca” condotto da Dario Donato; alle 11.15 su Italia 1 Monica Bertini è la padrona di “Casa Russia”, seguita da Mikaela Calcagno alle 13:05 con “Sport Mediaset”. Il daytime delle dirette su Canale 5, Italia 1 o Canale 20 è affidato a Giorgia Rossi mentre su Mediaset Extra la Gialappa’s Band commenterà la partita di apertura Russia-Arabia Saudita, le sfide di prima serata della fase a gironi e di tutti i match della fase a eliminazione diretta.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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