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Cairo Communication: nei primi nove mesi i ricavi stabili, La7 ha chiuso il 2018 con la raccolta attestata a +10%

Autore: Redazione


La società presieduta da Urbano Cairo prevede di concludere l’anno con mol positivo per le attività televisive; risultati gestionali in crescita anche per i periodici e per RCS

Cairo Communication chiude i primi nove mesi dell’anno con ricavi consolidati lordi per 957,7 milioni di euro contro gli 882,7 milioni dello stesso periodo del 2017, che su base omogenea e al netto del principio contabile IFRS15 sono sostanzialmente stabili. Cresce il risultato netto del Gruppo presieduto da Urbano Cairo che passa da 17,3 milioni del 2017 agli attuali 31,4 milioni. Bene RCS, che ha realizzato un risultato netto positivo per 52,1 milioni di euro in linea con gli obiettivi dell’anno e in forte crescita rispetto ai 19,8 milioni del 2017. Da gennaio a settembre, La7 cresce negli ascolti con un trend del 29,6% nel giorno medio, e del 41,2% in prime time. Risultati che trovano conferma nei dati di ottobre, in crescita del 40% sul totale giorno dove il canale si colloca al sesto posto nazionale; e del 48% in prima serata, dove è quinta rete. La raccolta televisiva è in crescita e dovrebbe chiudere il 2018 con un incremento superiore al 10%.

Il conto economico

Nei primi nove mesi del 2018, a livello di Gruppo, i ricavi lordi consolidati sono pari a circa 957,7 milioni di euro comprensivi di ricavi operativi lordi per 939,4 milioni e altri ricavi e proventi per 18,3 milioni, contro gli 882,7 milioni di euro nel periodo analogo 2017 (comprensivi di ricavi operativi lordi per 864,4 milioni e altri ricavi e proventi per 18,3 milioni di euro. Escludendo dal confronto con i dati dei primi nove mesi del 2017 gli effetti derivanti dall’adozione del nuovo principio contabile IFRS 15 pari a +78,8 milioni (80,3 milioni gli effetti sui ricavi netti), i ricavi lordi consolidati sarebbero pari a 878,9 milioni complessivi e risultano sostanzialmente stabili. Il margine operativo lordo e il risultato operativo sono pari a rispettivamente 117,7 milioni ed 75,7 milioni contro 104,7 milioni ed 56,8 milioni nel periodo analogo dell’esercizio precedente). Il risultato netto di pertinenza del Gruppo è stato pari a circa 31,4 milioni (17,3 milioni nel 2017). Nei primi nove mesi del 2018 l’effetto netto complessivo degli oneri e proventi non ricorrenti risulta sostanzialmente pari a zero (-0,1 milioni). Al 30 settembre 2017 gli oneri non ricorrenti netti ammontavano a -0,9 milioni. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2018 risulta pari a circa 211,2 milioni (263,1 milioni al 31 dicembre 2017) ed evidenzia una riduzione di 51,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2017, e di 96,5 milioni rispetto al 30 settembre 2017. L’indebitamento finanziario netto riferibile a RCS è di 215,9 milioni (287,4 milioni al 31 dicembre 2017), con un miglioramento di 51,9 milioni principalmente riconducibile ai flussi di cassa generati dalla gestione tipica compensati dalla distribuzione dei dividendi per complessivi 13,4 milioni e dagli esborsi per investimenti e per oneri non ricorrenti netti.

Cairo Editore, ebitda ed ebit positivi

Proseguono i dati positivi per i periodici della della Cairo Editore, che realizzano un margine operativo lordo e un risultato operativo rispettivamente di 6,9 milioni di euro e di 6,1 milioni di euro, che si confrontano con i 10,1 milioni e i 9,3 milioni nei primi nove mesi del 2017, scontando i costi di lancio di Enigmistica Mia pari a circa 500mila euro sostenuti nel terzo trimestre. Con circa 1,6 milioni di copie medie vendute nei nove mesi gennaio-settembre 2018 (dati ADS) la Cairo Editore si conferma leader in edicola nel segmento settimanali, con una quota di mercato di circa il 30%. Considerando anche il venduto medio delle testate non rilevate da ADS, ossia le vendite di Enigmistica Più e di Enigmistica Mia, le copie medie vendute sono circa 1,7 milioni.

Urbano Cairo
I risultati di La7

Nei primi nove mesi dell’anno, il palinsesto di approfondimento che caratterizza La7 ha continuato a crescere. Nello specifico, “Otto e Mezzo” ha registrato il 6,9% di share medio (+21% sul 2017), il TgLa7 diretto da Enrico Mentana (edizione delle 20) ha fatto il 5,8% da lunedì a venerdì (+6,9%), “diMartedì” il 7,8% (+62,9%), “Piazzapulita” il 6% (+50,9%), “Propaganda Live” il 4,4%, “Non è l’Arena” con il 7,2%, “Omnibus Dibattito” il 4,6% (+24,4% sul 2017), “Coffee Break” il 4,9% (+26,3%), “L’Aria che tira” il 6,9% (+31,3%), “Tagadà” il 3,7% (+49,4%), “In Onda” il 5,1% (+ 24,8%), le “Maratone Mentana” (share del 14,27% il 4 marzo) e gli speciali elettorali. Nei primi nove mesi dell’anno La7 è stata la sesta rete nazionale in prime time per ascolti medi e in particolare nei mesi di marzo e aprile la sesta anche sul totale giorno, in maggio la quinta sul totale giorno e la terza in prime time e nella seconda quindicina di settembre, alla ripartenza dei programmi, la quinta in prime time. Nell’area tv, il Gruppo ha conseguito un margine operativo lordo di circa 1,1 milioni di euro contro i 2,5 milioni nei primi nove mesi del 2017 per via dell’incremento dei costi di palinsesto di circa 3 milioni di euro, così come dall’incremento dei costi sostenuti per la trasmissione del segnale televisivo nei confronti della società del Gruppo Cairo Network. I ricavi pubblicitari lordi sui canali La7 e La7d, si attestano a 99,8 milioni di euro in crescita rispetto ai 96,2 milioni del 2017. Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria, nel terzo trimestre 2018 i canali La7 e La7d sono cresciuti complessivamente dell’11% con settembre a oltre il 13%. Sulla base degli ordini al 13 novembre, la raccolta per la pubblicità trasmessa e da trasmettere sui due canali nei mesi di ottobre e novembre 2018, pari a complessivi 31,8 milioni di euro, è già in aumento di oltre il 13% rispetto a quella realizzata nel bimestre analogo del 2017 (28 milioni di euro). Sulla base di questi risultati l’azienda prevede di superare l’obiettivo di crescita del 10% comunicato ad agosto per la pubblicità sui due canali nell’ultimo quadrimestre 2018. Il risultato operativo è negativo per circa 6,1 milioni contro i -4,8 milioni nel 2017.

Enrico Mentana e Urbano Cairo
Le attività di concessionaria

Il settore concessionarie registra un ebitda di 0,9 milioni di euro e un ebit di 0,7 milioni, contro rispettivamente 0,6 milioni di euro e 0,5 milioni nel 2017. I ricavi lordi nel periodo ammontano a 124,4 milioni contro i 121,1 del 2017. Il settore operatore di rete ha registrato un margine operativo lordo e un risultato operativo rispettivamente di 0,8 milioni di euro e negativo per 0,9 milioni, contro 0,4 milioni e -1,3 milioni nel 2017.

I numeri di RCS

Per quanto riguarda RCS, nel bilancio consolidato di Cairo Communication il margine operativo lordo e il risultato operativo sono stati pari a rispettivamente a 108 milioni ed 75,8 milioni, in forte crescita di rispettivamente 17 milioni ed 22,7 milioni in confronto allo stesso periodo del 2017. RCS ha un andamento stagionale delle attività che penalizza normalmente i risultati del primo e terzo trimestre dell’anno. I ricavi operativi netti si attestano a 713,3 milioni. Escludendo dal confronto con i dati dei primi nove mesi del 2017 gli effetti derivanti dall’adozione del nuovo principio contabile IFRS 15 (+61,2 milioni), i ricavi complessivi di RCS sarebbero sostanzialmente stabili. Il risultato netto positivo ammonta a 52,1 milioni, più che raddoppiati rispetto ai 19,8 milioni dei primi nove mesi del 2017. A livello diffusionale si confermano le leadership nei rispettivi segmenti di riferimento dei quotidiani Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Marca ed Expansión. El Mundo conferma la seconda posizione tra i generalisti spagnoli per diffusione edicola. Nei primi nove mesi del 2018, è proseguita la crescita significativa degli indicatori di performance digitali dei siti dei quotidiani di RCS: il sito gazzetta.it ha registrato una crescita del 25,8% dei browser unici medi mensili (35,8 milioni) e corriere.it del 6,7% (49,5 milioni) rispetto al pari periodo 2017 (fonte: Adobe  Analitycs). A settembre la customer base totale attiva per il Corriere è di 133 mila abbonati. Anche in Spagna crescono i browser unici medi mensili di elmundo.es (+16,2% a 55,2 milioni) e marca.com (+31,2% a 58,3 milioni) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (fonte Omniture). In questo contesto, i ricavi da attività digitali di RCS crescono del 15,9% rispetto al pari periodo del 2017, attestandosi a 112,2 milioni, grazie anche all’effetto trainante della crescita dei ricavi pubblicitari digitali che raggiungono nei nove mesi circa 86 milioni (+18,1% rispetto al pari periodo del 2017).

Possibili evoluzioni per fine 2018

Nell’ultimo trimestre 2018 la Cairo Communication continuerà a perseguire lo sviluppo e il consolidamento dell’editoria periodica e raccolta pubblicitaria, e nonostante il contesto economico e competitivo considera realizzabile l’obiettivo di continuare a conseguire risultati gestionali positivi. Per il settore tv prevede il conseguimento anche nell’anno 2018 di un margine operativo lordo positivo, grazie alla crescita a due cifre della raccolta pubblicitaria nel secondo semestre. Con riferimento a RCS, per il mantenimento e lo sviluppo dei ricavi come per il continuo perseguimento dell’efficienza operativa, nonché dei positivi risultati dei primi nove mesi dell’esercizio, in assenza di eventi al momento non prevedibili, si conferma la possibilità di conseguire nel 2018 una crescita del margine operativo lordo e dei flussi di cassa della gestione corrente rispetto all’esercizio 2017, tali da consentire di ridurre l’indebitamento finanziario a fine 2018 al di sotto di 200 milioni di euro.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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